LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

martedì, luglio 21, 2009

Gli Artisti, comici involontari del terzo millennio

Se oggi volete concedervi qualche ora di sano divertimento e non riuscite a trovare nulla che vi soddisfi, vi offro una soluzione comodo e a costo zero: intrattenetevi a parlare con qualcuno che si fa chiamare e si ritiene Artista. E' interessante studiare questi individui fuori dal tempo, che si ostinano a rivivere una categoria che è consegnata alla storia da tempo. La cosa più grottesca forse è che costoro parlano di Arte come se fosse qualcosa di chiaro e definibile. Qualcosa di scontato. Nessun dubbio, nessuna ipotesi. Come se un secolo di avanguardia fosse passato senza lasciare tracce. Tutto questo è realmente sconcertante, ma profondamente comico. Gli individui che nel secolo scorso ancora si sarebbero chiamati Artisti, ora dovrebbero essere dei ricercatori estetici, uomini inquieti, brillantissimi e realmente propulsivi, in perenne ricerca di qualcosa di nuovo. Vedere invece questi individui così chiusi e malridotti, così poveri di spunti, così "incastati", è un vero spettacolo a costo zero. Forse ciò che più suscita il riso è quel prendersi sempre sul serio, e prendersi sul serio sulla base del nulla. Perchè ci si può anche prendere sul serio, ma quando in ballo c'è qualcosa di grande. Quando sono lì che con parole vuote girano intorno ad un concetto che non esiste, che non ha peso, allora questi Artisti sono dei comici involontari. Il loro mondo è terminato. Concluso. Affannarsi per avere visibilità non ha senso se l'unica cosa che si vuole rendere visibile è il proprio nome. Occorre affannarsi per rendere visibile un'idea, un mondo, il mondo che abbiamo dentro e che scopriamo giorno dopo giorno. Questa è l'unica prospettiva per cui oggi vale la pena di battersi in nome di una ricerca che parta da quello che era ieri l'Arte per diventare qualcos'altro di molto più evoluto e più profondo. Questa è la prospettiva del Net.Futurismo.
Solo chi non ha capito nulla di arte oggi si può definire Artista.
Antonio Saccoccio

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sabato, luglio 11, 2009

Futurismo e DADA, Marinetti e Tzara: uniti nel NetFuturismo

Quello che rende il Net.Futurismo l'unica avanguardia contemporanea credibile e vitale è l'esser riuscita a portare a maturazione le più raffinate intuizioni delle avanguardie del secolo scorso. Non tutto il Futurismo fu esplosivo, non tutto il DADA fu così illuminante, non tutta la Conceptual Art fu rivoluzionaria. La video-art e la net-art hanno avuto spunti interessanti, ma anche soluzioni decisamente imbarazzanti.

Il Net.Futurismo rende omaggio nel nome al Futurismo, perchè fu il primo movimento d'avanguardia organizzato.


DADA fu ritenuta (e viene ancora ritenuta) da molti l'avanguardia più lontana dal Futurismo. In realtà DADA nasce dalle migliori intuizioni del Futurismo dei primi anni. Di certo, nel momento in cui DADA nacque sviluppando con grande brillantezza queste intuizioni futuriste, il Futurismo era ancora ben vivo ed aveva preso (purtroppo) una strada per molti versi differente.

Ascoltiamo cosa dichiarò Tristan Tzara nel 1957, molti anni dopo l'esperienza dadaista:

"Ridurre le loro frontiere rigide, sbassare le altezze immaginarie, rimetterle sotto la dipendenza dell'uomo, alla sua mercè, umiliare l'arte e la poesia, significava assegnar loro un posto subordinato al supremo movimento che si misura solamente in termini di vita. L'arte, con un'A maiuscola, non tendeva forse a prendere sulla scala dei valori una posizione privilegiata e tirannica, che la portava a rompere tutti i legami con le contingenze umane? E' per questo che DADA si proclamava antiartistico, antiletterario, antipoetico".

Ho evidenziato termini e concetti che furono decisamente anticipati dal Futurismo. Riporto solo una citazione del 1913 di Filippo Tommaso Marinetti, ma molte se ne potrebbero aggiungere :

"Quando io dissi che «bisogna sputare ogni giorno sull'Altare dell’Arte», incitai i futuristi a liberare il lirismo dall'atmosfera solenne piena di compunzione e d'incensi che si usa chiamare l'Arte coll'A maiuscolo. L'arte coll'A maiuscolo costituisce il clericalismo dello spirito creativo. Incitavo per ciò i futuristi a distruggere e a beffeggiare le ghirlande, le palme, e le aureole, le cornici preziose, le stole e i paludamenti, tutto il vestiario storico e il bric-à-brac romantico che formano una gran parte di tutta la poesia fino a noi. Propugnavo invece un lirismo rapidissimo, brutale e immediato, un lirismo che a tutti i nostri predecessori deve apparire come antipoetico, un lirismo telegrafico, che non abbia assolutamente alcun sapore di libro, e, il piú possibile, sapore di vita"

L'identità lessicale e concettuale è sbalorditiva. Il DADA si appropriò delle più radicali intuizioni futuriste sviluppandole al massimo grado.

Ed è per questo che la poetica del Net.Futurismo suona oggi futurista e dada allo stesso tempo. Non c'è alcuna contraddizione. L'ottimismo futurista e il nichilismo dada non sono incompatibili, poichè il Net.Futurismo riprende l'ottimismo dell'uomo futurista e il nichilismo estetico dada (e del primo Futurismo).

Antonio Saccoccio

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