LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

domenica, giugno 19, 2005

Primo Manifesto del Neo-Futurismo e del Neo-Umanesimo

N.B. questo Manifesto non ha attualmente alcun valore, se non in una prospettiva di ricostruzione storica del movimento neofuturista, dal giugno 2007 evolutosi in avanguardia net.futurista.


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19-06-05

A tutti gli uomini che si sentono liberi e liberali

PRIMO MANIFESTO DEL NEO-FUTURISMO E DEL NEO-UMANESIMO


La società attuale è dominata da un comune sentimento: la paura di idee nuove e forti. Sembra che le uniche novità accettabili dall’uomo contemporaneo siano quelle legate alla scienza e alla tecnologia. Ci siamo affidati al Post-moderno. Ma il post-modernismo ha fallito, si è dimostrato senza vie d’uscita, sta morendo vittima del suo esasperato relativismo. Non ha creato nulla di nuovo, non è capace di guardare al futuro, è sfiduciato e arrendevole. Il Neo-Futurismo vuole invece proporre un cambiamento nel modo di pensare, una rivoluzione interiore, ben più significativa delle varie rivoluzioni dell’età moderna e contemporanea (da quella industriale a quella informatica), che hanno sempre posto l’uomo e la sua interiorità in secondo piano. E non vuole arrendersi al caos, come hanno fatto i post-modernisti. Il Neo-futurista vuole liberare l’uomo e renderlo l’unico vero protagonista del suo futuro. Ed è per questo motivo che viene proposto il seguente Manifesto come indirizzo generale per l’uomo libero neo-futurista.

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  1. Noi amiamo l’uomo coraggioso, che parla da solo contro tutti, che non ha paura di passare per matto.
  2. Noi desideriamo il continuo movimento, la continua evoluzione. Noi non vogliamo i pensieri statici e fuori dal tempo. Vogliamo una continua produzione di nuove idee e di nuovi stimoli. Il dinamismo solo esteriore non ci interessa. Vogliamo sentire l’anima che si esalta per la creazione di nuovi pensieri.
  3. Noi siamo per lo spirito e contro la materia. Pensiamo che la grandezza dell’uomo è ancora tutta da scoprire. O almeno è stata scoperta per ora solo da pochi grandi uomini, che non sono riusciti a comunicarla ai restanti se non attraverso l’arte, la filosofia e la religione. La rivoluzione neo-futurista parte da dentro, vuole ricondurre lo spirito e la sua potente facoltà sensibile e creatrice al centro della nostra vita. L’uomo spirituale neo-futurista comanda e modella la materia a suo piacimento. Gli ostacoli materiali sono da stimolo per la sua evoluzione e il suo miglioramento.
  4. Noi guardiamo al passato per imparare da chi ci ha preceduto, ma soprattutto per creare un futuro migliore.
  5. Noi amiamo le idee forti, quelle che esplodono potentemente dalla nostra anima e della nostra mente. Sono queste le idee che hanno sempre portato l’uomo al cambiamento, all’evoluzione.
  6. Noi detestiamo chi non cambia mai idea. Quella che chiamano coerenza è stupida mancanza di auto-critica. E quinidi non approviamo chi si schiera per questa o quella bandiera in ogni caso e in ogni modo. Abbiamo idee precise, e portiamo avanti idee, non bandiere. Siamo quindi contrari a chi si chiude all’interno di un partito politico, se questo significa difendere ad oltranza qualsiasi sua decisione o idea.
  7. Noi non sopportiamo le contrapposizioni e i conflitti sociali, perché sono sterili, non producono miglioramenti, anzi tirano fuori la parte peggiore dell’uomo. Ci si schiera da una parte o dall’altra in maniera acritica, si concepisce rancore e odio verso altri uomini senza conoscerli pienamente.
  8. Siamo quindi contro le contrapposizioni basate sulla razza, sulla nazione o regione di appartenenza, sulla classe sociale. Non siamo né per i bianchi, né per i neri, né per i nordisti, né per i sudisti, né per i ricchi, né per i poveri. Siamo per gli uomini tutti. E vogliamo uomini che pensino e si migliorino continuamente.
  9. Noi siamo anche contro la contrapposizione tra laici e cattolici e non ci schieriamo nè con gli uni e nè con gli altri. Pensiamo che la Chiesa abbia bisogno di un programma di “riforma-conservatrice”. Non apprezziamo le celebrazioni liturgiche, il più delle volte ormai svuotate di ogni senso. Ma non fatichiamo a riconoscere il valore eterno di gran parte dei precetti evangelici; così come celebriamo la grandezza artistica e morale de I Promessi Sposi e le doti intellettuali e spirituali di papa Ratzinger. Siamo invece decisamente contrari ad ogni forma di ateismo.
  10. Noi siamo contro i media tradizionali, che non garantiscono scambio di idee e quindi impediscono il miglioramento e la nuova produzione di pensiero. Siamo favorevoli al web e soprattutto ai blog e crediamo nella possibilità di creare un movimento socio-politico-culturale che muti profondamente l’attuale modo di fare cultura e politica.
  11. Noi ci dichiariamo liberali. Ma siamo e rimarremo sempre liberali liberi da ogni pregiudizio.
  12. Noi siamo contrari ai Manifesti fissati una volta per tutte, perché le idee cambiano e migliorano continuamente. Quindi questo manifesto resta valido fin quando non ce ne sarà una versione migliore che lo sostituirà.

Antonio Saccoccio

50 Comments:

At 25 giugno, 2005 14:09, Anonymous Anonimo said...

ok...sono dei vostri!
almeno fino a che non cambio idea!!
;D

M.

 
At 25 giugno, 2005 19:18, Blogger Antonio Saccoccio said...

sempre se prima non l'avrò cambiata io idea... ;->
A.

 
At 15 luglio, 2005 20:57, Anonymous Anonimo said...

Sono dei punti interessanti. C'è sempre un po' troppa retorica vecchia e stantia, però mi state simpatici.

 
At 15 luglio, 2005 22:42, Blogger Antonio Saccoccio said...

Simpatici? Anche questa è una qualità non da poco! grazie!
Comunque lo stile può piacere o meno. Sta di fatto che proprio questo stile è la cosa riconosciuta come migliore del futurismo novecentesco. Questo stile spinge al cambiamento, al dinamismo, al rinnovamento spirituale.
Io non vedo retorica quando lo stile è sostanziato da contenuti profondi e sentiti.
Ma capisco bene la tua impressione. Ho cercato di depurare lo stile retorico di certo futurismo di facciata, ma qualcosa è rimasto. Sono pur sempre un Neo-futurista. Qualche debito ai miei progenitori devo pur pagarlo! ;->
ciao e grazie del commento

 
At 16 luglio, 2005 15:21, Anonymous Anonimo said...

Ho letto con interesse e devo dire che condivido quasi tutto ma avrei molte domande da farti riguardo soprattutto ai punti 8 e 9 nei quali forse abbiamo qualche differenza.
Ad esmpio dire che non abbiamo nazioni non mi trova d'accordo se con nazione intendi la coscienza artistica, musicale, storica di appartenere a una comunità che è stato faro di civiltà e quindi di miglioramento per l'umanità.

 
At 16 luglio, 2005 17:40, Blogger Antonio Saccoccio said...

Caro metafisico,
tu dici:
"Ad esmpio dire che non abbiamo nazioni non mi trova d'accordo se con nazione intendi la coscienza artistica, musicale, storica di appartenere a una comunità che è stato faro di civiltà e quindi di miglioramento per l'umanità."

Io non ho mai detto nulla del genere. Io sono convinto dell'importanza delle radici culturali di ognuno di noi. E se vuoi saperlo, sono convinto che l'Italia sia per cultura, storia e tradizioni, ambiente e clima il paese più bello del pianeta.
Detto questo il mio Manifesto vuole semplicemente dire: attenzione ad evitare contrapposizioni tra le nazioni, le divisioni basate su regionalismi portano al risveglio di pulsioni primordiali. E quindi ad un oscuramento della coscienza individuale e della spiritualità di ognuno di noi.
Penso che ora è più chiaro il mio pensiero.
Se hai altre domande fai pure.
ciao
Antonio

 
At 21 luglio, 2005 18:40, Anonymous Anonimo said...

"Noi siamo anche contro la contrapposizione tra laici e cattolici e non ci schieriamo nè con gli uni e nè con gli altri. Pensiamo che la Chiesa abbia bisogno di un programma di “riforma-conservatrice”. Non apprezziamo le celebrazioni liturgiche, il più delle volte ormai "svuotate di ogni senso".

Questo è il punto che più mi preme e dove forse abbiamo delle divergenze.
Io sono cattolico quindi ovviamente per me non è giusto togliere il crocefisso dai luoghi come scuole o tribunali.
Il laico è favorevole a toglierlo in nome appunto della laicità dello stato, io da cattolico penso sempre che la religione cattolica sia patrimonio comune storico e culturale della maggior parte degli italiani e quindi favorevole a tenerlo.
CHe male fa quindi un crocefisso esposto?

 
At 21 luglio, 2005 19:38, Blogger Antonio Saccoccio said...

Non mi sembra che ci siano grandi divergenze.
Il problema del crocifisso è molto complesso e comunque non ho mai detto di toglierlo.
Io non critico i laici, ma i "laicisti", ovvero coloro che esasperano le posizioni laiche assumendo toni da crociata contro tutto ciò che è collegato alla religione.
Quindi non penso di essere lontano da quello che tu sostieni.
E sia chiara un'altra cosa: per me il riferimento cristiano nella Costituzione Europea era giusto e doveroso.
ciao
Antonio

 
At 17 gennaio, 2006 17:43, Anonymous Anonimo said...

mi sento di dire che sono dei vostri

giuliano gennaio

 
At 17 gennaio, 2006 17:43, Anonymous Anonimo said...

mi sento di dire che sono dei vostri

giuliano gennaio

 
At 17 gennaio, 2006 18:58, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao Giuliano!
Sono davvero contento della tua adesione. Provvedo subito ad inserirti trai membri del blog.
Poi ti dirò come fare per postare.
Ho appena preparato anche un logo Neo-futurista per diffondere le nostre idee e il nostro multi-blog.
Ciao
Antonio

 
At 04 aprile, 2006 10:17, Blogger textman said...

Grazie del commento che hai lasciato sul mio blog. Per rispondere ai tuoi lusinghieri appunti, il problema del traffico non mi inquieta più di tanto. Molti blog per loro fisionomia, sono molto più letti che commentati.
Ho letto il tuo manifesto, come ti avevo anticipato.
Aderisco!

 
At 04 aprile, 2006 13:10, Blogger Antonio Saccoccio said...

ok Textman. Sei dei nostri!

 
At 24 maggio, 2006 13:48, Anonymous Anonimo said...

il tutto ha sapore di antico, vecchio, inizi '900... anche la forma del manifesto... così programmatica, schematica, sequenziale... brrr... perché neo-? dove sta il nuovo, il diverso, l'aria fresca? nei contenuti, schiavi della forma (manifesto, blog, fotografia)? non so... non mi convince... puzza troppo di puro esercizio accademico...
comunque è giusto che sia così.
miloz

 
At 24 maggio, 2006 14:28, Blogger Antonio Saccoccio said...

Miloz, ti assicuro che non è un esercizio accademico.
Posso capire che non sia nuova la forma del manifesto, ma che non siano nuovi i contenuti mi sembra difficile sostenerlo.
Dovresti farmi degli appunti specifici sui singoli punti, altrimenti non so davvero come risponderti.
Se mi troverai un manifesto analogo degli inizi del Novecento ti darò ragione. ;-)
ciao

 
At 31 maggio, 2006 17:06, Anonymous Anonimo said...

apprezzo molto il punto 6 del manifesto. solo gli idioti non cambiano mai idea.

 
At 09 giugno, 2006 17:44, Anonymous Anonimo said...

Caro Antonio,
mi chiamo Alessio Di Mauro, vignettista e direttore del settimanale di satira Veleno, un media "tradizionale". Da innamorato della poetica futurista sento di dover esprimere un paio di perplessità sulla tua iniziativa sperando siano utili al dibattito, interessante e meritorio, che hai aperto sul tema.
Non trovi che l'esperienza futurista sia difficilmente riproponibile in un contesto storico radicalmente diverso da quello che è stato terreno di coltura e detonatore del movimento? Riproporre oggi toni, linguaggio e addirittura forme di espressione tipo-grafiche che furono rivoluzionarie all'inizio del secolo scorso, mi sembra un tradimento vero e proprio del verbo marinettiano, tutto teso al superamento dell'esistente. Rischia di diventare un'operazione passatista in piena regola che contraddice il pensiero di colui che, rivolgendosi alle generazioni futuriste che sarebbero venute, amava dire: "dovranno distruggere le nostre opere, strappare le nostre tele". Anche il riferimento al liberismo e a quella tendenza neutral-buonista con cui bandisci le contrapposizioni nazionali, razziali e sociali, mi sembra francamente acrobatico rispetto ai principi di un movimento dichiaratemente patriottico, militante, visceralmente antiborghese e teso all'esaltazione quasi nietzeschiana, dionisiaca, di tutte le tensioni umane e degli impulsi vitali. Compresi quelli che attengono alla violenza. A dire il vero credo che l'unica cosa che si possa recuperare di quella straordianaria esperienza sia la portata ideale e il relativo approccio rivoluzionario all'estetica e più in generale all'esistenza. Attraverso, però, forme rigorosamente nuove, avveniristiche o, quanto meno, che non scivolino in un evidente scimmiottamento del passato.
Grazie per l'attenzione. Ti seguirò volentieri perché trovo comunque molto importante uno spazio che a qualsiasi titolo si occupi dell' affascinante stagione delle avanguardie italiane.
Alessio Di Mauro.

 
At 09 giugno, 2006 19:20, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ciao Alessio,
Ti ringrazio molto per l’attenzione. E sono contento della tua passione per il futurismo.
Non so da quanto tempo segui la mia iniziativa (che non è più solo mia visto che ci sono molti altri membri neofuturisti), perché ho già risposto più volte a richieste di chiarimenti simili alle tue.
Ti assicuro che se cerchi nei vari post che ho speso sull’argomento, troverai già tutte le risposte alle tue obiezioni. Comunque provo a sintetizzarle, rispondendo alle tue perplessità.
La tua analisi si può dividere in tre punti:
1. Affermi che l’esperienza futurista è difficilmente riproponibile e che la mia idea è passatista perchè ripropone il futurismo.
2. Affermi che ho tradito i principi del movimento futurista, perchè ho idee diverse riguardo all’aspetto della violenza, della guerra etc.
3. Poi concludi con questa frase: “credo che l'unica cosa che si possa recuperare di quella straordianaria esperienza sia la portata ideale e il relativo approccio rivoluzionario all'estetica e più in generale all'esistenza.”

Ti rispondo punto per punto, così sono più chiaro. Ma per necessità argomentativa collegherò i 3 punti.
1. Io non ripropongo affatto l’esperienza futurista. Infatti
2. ho idee diverse su molti aspetti del futurismo novecentesco (violenza, guerra, culto della macchina, etc.). E questo perchè
3. “credo che l'unica cosa che si possa recuperare di quella straordianaria esperienza sia la portata ideale e il relativo approccio rivoluzionario all'estetica e più in generale all'esistenza.”

Alessio, come vedi, ho risposto al punto 3 con la tua stessa affermazione. Questo punto l’ho chiarito in diverse occasioni sul mio blog Liberidallaforma e nel multiblog Neofuturisti. Il movimento si chiama Neofuturista perchè riprende dal futurismo la forza e il coraggio di portare innovazioni in ogni campo. D’altra parte il Futurismo si chiama così per la tendenza al futuro, non perchè era patriottico o guerrafondaio (che sono concetti stravecchi, se vogliamo). Il Neofuturismo trova legittimità nella sua denominazione perchè non tradisce l’aspetto principale del futurismo: la tensione verso il futuro. Come hai ben detto tu, è questo l’unico aspetto riproponibile oggi. Togliendo patriottismo (e comunque l’esaltazione dell’Italia c’è, anche se non espressa nel Manifesto generale) e glorificazione della guerra, non si tradisce l’idea cardine futurista.
Detto questo, sinceramente le critiche al punto 1 e 2 cadono. Punti 1 e 2 che sono peraltro in contraddizione fra di loro. Perchè prima affermi che voglio riproporre il passato e poi invece affermi che l’ho tradito. Non ti sembra contraddittorio? In realtà io sono fedelissimo, come detto, all’unico punto (punto 3) davvero qualificante del futurismo italiano. Per il resto, come hai ben visto, me ne distacco notevolmente, proprio perchè i tempi sono profondamente mutati e sarebbe ridicolo riproporre gli stessi temi in un contesto diverso.
Riguardo poi alla tendenza neutral-buonista, devo dire che non corrisponde assolutamente alle mie intenzioni. Qui non si è affatto neutrali, e neppure buonisti. Piuttosto qui non si vuole riconoscere le parti che si sfidano. Le parti sfidanti appartengono al passato (ho pronta una sintesi neofuturista che pubblicherò a breve sull’argomento). In questo sono iper-futurista. La battaglia non è tra nord e sud, est e ovest, bianchi e neri, ricchi e poveri. La battaglia è tra chi ha capito che c’è bisogno di cambiare (i neofuturisti) e chi invece vuole continuare a marcire riproponendo all’infinito il modello di vita che ci sta distruggendo. Non sono neutrale in un conflitto già aperto. Io sto dichiarando aperta una nuova guerra: quella tra neofuturisti e passatisti del XXI secolo. Una guerra simile a quella che ha combattuto Marinetti un secolo fa, ma – permettimi– condotta con più intelligenza e umanità, caratteristiche che mancarono in maniera evidente in FTM. Quello che mi manca è la possibilità di potermi dedicare al progetto con più attenzione. Ma purtroppo non ho le possibilità economiche di FTM e sono impegnato ogni giorno con il mio lavoro…
Per quanto riguarda le forme e il linguaggio artistico, ti do ragione. Ma ne siamo consapevoli. E infatti il tema è aperto da qualche tempo sul multiblog neofuturista. Siamo ancora acerbi per individuare la modalità espressiva dell’arte neofuturista. Credimi, non è facile. Anche perchè finora non abbiamo trovato un Boccioni. ;->
Spero che ci seguirai sempre con attenzione. Ti ringrazio del commento. Se non è chiaro qualche punto, ti invito a chiedermi ancora spiegazioni. Sempre ben accetti i suggerimenti e le critiche. Servono a chiarire meglio i miei intenti.
Ti faccio i miei complimenti per Veleno. Sempre acute le vostre vignette! ;-)
Ciao
Antonio

 
At 09 giugno, 2006 20:45, Anonymous Anonimo said...

Quello che stigmatizzavo era il riproporre la forma del futurismo storico. Scelte tipografiche, iconografia, linguaggi che semanticamente sono svuotati di qualsiasi contenuto rivoluzionario. La tendenza a riproporre anacronisticamente il futurismo nella sua componente estetico-espressiva (che voleva essere per definizione novità assoluta, dissacrazione, rivoluzione) implica giocoforza il tradimento sul piano sostanziale, filosofico, del movimento marinettiano. Ecco perché non riesco a cogliere la contraddizione che mi addebitavi. Per quanto riguarda la posizione di equidistanza rispetto alle forze politiche e culturali in campo in questo momento storico, siamo perfettamente sulla stessa lunghezza d'onda. Se posso permettermi, l'iniziativa sarebbe stata più convincente, se si fosse presentata con un altro nome, ed avesse sperimentato e/o promosso nuove forme di espressione. Il recupero, sul piano della sostanza, della componente superomistica del movimento storico sarebbe invece la vera operazione quantomai opportuna. Anche con tutte le sue sfumature di esaltazione romantica dell'irrazionalità, della passione, del conflitto contro il buonismo e l'omologazione dei tempi moderni. Il progresso come continuo superamento dei propri limiti e non come emancipazione materiale dell'uomo è il vero messaggio di Marinetti e i suoi. Una lettura spirituale della modernità. Una modernità che invece ha preso, ahìnoi, la direzione opposta (utilitarismo, edonismo, logica del profitto, omologazione). La sfida dovrebbe essere quella di recuperare quel messaggio originario. Utilizzando nuovi linguaggi sul piano espressivo per non tradirlo. Non so se sei/siete d'accordo. Grazie per l'ospitalità e per i complimenti per il giornale. Facciamo del nostro meglio cercando di raccontare qualche verità che fa incazzare attraverso l'arma del sorriso. Alessio Di Mauro.

 
At 09 giugno, 2006 21:52, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ok, Alessio, benissimo. Mi sembra che ci stiamo capendo.
Come avevo intuito, sosteniamo in pratica le stesse cose.
Ah! se potessi vedere la mia sintesi neofuturista che ho buttato giù qualche giorno fa. Nel week end magari la posto su Neofuturisti. Ti dico questo, perchè lì c'è molto di quello di cui discutiamo. Lotta all'utilitarismo, alla mollezza, all'omologazione. Quello che dici anche tu, in pratica.
Per quanto riguarda i mezzi espressivi, ti ho già detto sopra. Non siamo ancora pronti e abbiamo aperto un dibattito tra i membri. D'altra parte, anche Marinetti e il futurismo non è che nacquero da un momento all'altro. Già il fatto che in molti (anche tu vedo) siamo d'accordo che c'è una stagnazione socioculturale evidente da rimuovere, già questo fatto mi sembra degno di nota. Significa, come dico da qualche mese, che i tempi sono maturi. Si inizia ad aprire un varco. E poi le vere rivoluzioni partono dalla società e poi si trasferiscono alla cultura e all'arte. Questo è il percorso che sto affrontando... non voglio correre troppo, fin quando non mi sentirò maturo. Sarebbe da stupidi, da ignoranti e da avventurieri destinati al rapido fallimento.
Alessio, sono pienamente d'accordo anche sul recupero della componente superomistica (nel senso puro del termine). Se hai letto i miei proclami sul multiblog Neofuturisti, non mi sembra proprio che io possa essere definito un moderato.
Per quanto riguarda il nome, sì, forse un nome diverso avrebbe potuto essere efficace. Il richiamo però al futurismo ci rende subito identificabili, anche se ti dirò che ci crea anche problemi proprio a causa di alcuni giudizi semplicistici ormai consolidati nel senso comune (identificazione col fascismo, militarismo, disprezzo per la donna etc.).
Ad ogni modo sono contento di trovarmi in sintonia con te. Non è facile di questi tempi trovare una critica costruttiva e ben centrata alla modernità, come mi sembra la tua.
Continua a seguirci e ad esprimere la tua opinione, magari anche sul multiblog Neofuturisti.
ciao!

 
At 16 settembre, 2006 12:07, Anonymous Anonimo said...

Sembra interessante, Ladymiss

 
At 17 settembre, 2006 11:30, Blogger Antonio Saccoccio said...

Bene Ladymiss!
Aspettiamo il tuo contributo.
ciao

 
At 25 novembre, 2006 02:08, Anonymous Anonimo said...

Tonì
sono con te. Ed ho anche un'idea forte: vi serve un candidato per le papali. Se proprio vogliamo fare un'opera artistica per il Mondo. Io vorrei candidarmi perché ho delle belle riforme da presentare in Vaticano. Perché io sono un futurissimo. Detto tra noi, abbiamo lo stesso nonno, Filippo Tommaso. O forse lo stesso papà e dunque siamo fratelli?

I futurissimi

 
At 25 novembre, 2006 16:20, Blogger Antonio Saccoccio said...

Certo, futurissimo, siamo fratelli. Ma lasciati identificare. Sono neofuturista, ma non riesco ancora a rintracciare i commentatori senza link. ;-)

 
At 28 novembre, 2006 23:16, Anonymous Anonimo said...

Scusa Tonì
ma per identificazione cosa intendi? Patente e libretto? Nome e cognome? O vuoi sapere che cosa è un futurissimo? A quest'ultima domanda posso facilmente risponderti. E' un'*ARTISTA* (nota bene il maiuscolo) la cui massima aspirazione non è produrre poesia, musica, sedie (io volevo chiamarmi "sedia" non "futurissimo"), quadri, tubi di scarico e martelli pneumatici ma aspira ad ESSERE (nota bene l'altro maiuscolo che è molto più maiuscolo, se ci fai caso) poesia, musica ed anche martello pneumatico.

I futirissimi
(e che il futurissimo sia con te)

Da il Manifesto del Futurissimo, ediz. 2052-53

Mimmo Maiorano, Marco Parigi e Giacomo Arianna. Come da C.I.

 
At 28 novembre, 2006 23:27, Anonymous Anonimo said...

Dai Tonì!
Ma è poi cosi importante questo link?

I futurissimi (scusate per la battitura nel testo precedente...)

 
At 29 novembre, 2006 00:02, Blogger Antonio Saccoccio said...

Carissimo anonimo,
su questo blog c'è spazio per tutte le persone intelligenti e trasparenti. Identificati quindi. E inizia a dire qualcosa di costruttivo.
Altrimenti i tuoi prossimi commenti saranno ignorati e/o cancellati.

 
At 29 novembre, 2006 00:30, Anonymous Anonimo said...

Mimmo Maiorano, Marco Parigi, Giacomo Arianna. Sono nomi veri. I nostri. La differenza non la fa se ci iscriviamo o meno al tuo sito.
Abbiamo qualcosa in comune. Ma ho l'impressione che siete troppo anziani. Non accettate le critiche?

Il futurissimo? un'*ARTISTA* la cui massima aspirazione non è produrre poesia, musica, quadri, sculture, idee ma aspira ad ESSERE ed a diventare poesia, musica. (Va meglio cosi, senza battute?). Non ti sembra poi un po' piatto? Siamo artisti, è questa la nostra identità! E ci piace chiacchierare anche con persone che hanno senso dell'umorismo, estetico, spirituale e/o intellettuale.

 
At 29 novembre, 2006 01:13, Blogger Antonio Saccoccio said...

Bene. Io non voglio che vi iscriviate al mio sito. Anche perchè non ho un MIO sito.
Le battute sono sempre ben accette e ridere intelligentemente è una delle cose che amo di più.
Il problema è che non conoscendovi potete facilmente essere confusi con i vari troll e disturbatori che infestano la rete. Mettetevi nei miei panni. Avreste anche voi lo stesso mio timore.
Non siamo affatto anziani. Secondo te i Neofuturisti possono mai essere anziani?
Ma usiamo i blog come strumenti di comunicazione e per questo cerchiamo di evitare che troll e affini possano destabilizzare queste oasi.
Detto questo, sono aperto a qualsiasi tipo di discorso e critica.
Anche ridendo e scherzando. ;-)
ciao futurissimo!
FTA

p.s. magari bastasse qualche punto sospensivo per essere originali!

 
At 01 dicembre, 2006 00:58, Anonymous Anonimo said...

Scusa Tony,
ma secondo me siete anziani ed accademici. E tentate di fare gli originali. Tony, non perdere di vista l'alfabeto. La parola e la scrittura vanno usaste semplicemente per comunicare.
Ma poi per quanto riguarda quei puntini, quei deliziosi e famosissimi, ormai in tutto il Mondo, puntini lì,proprio quei celeberrimi puntini lì, anche i sassi lo sanno che vanno messi proprio lì, dopo le parole "preti", "politici" perché è necessario il silenzio. Lo spazio vuoto e il silenzio... ... ... .. .... . ... . . . . . ..... .. .. .. ... ...

Ma voi, così Originali, continuate ad utilizzare parole.

Che il futurissimo vi illumini.

 
At 01 dicembre, 2006 01:06, Anonymous Anonimo said...

Errata corrige
usaste = usate

Che il futurissimi vi illumini

 
At 01 dicembre, 2006 22:46, Blogger Antonio Saccoccio said...

Niente da fare. Ti ho dedicato fin troppo tempo. Sono stato educato, comprensivo e ospitale. Ma è stato tutto inutile.
Tu confondi la serietà con l'accademismo. E questo è un grave segno di immaturità.
In questo contesto è del tutto fuori luogo qualsiasi elemento che disturbi o rallenti la comunicazione. Tu stai semplicemente dando luogo ad una comunicazione inefficace. Non c'è nulla di artistico in questo.
E se poi vuoi giocare e divertirti, scegliti un altro blog. Hai l'imbarazzo della scelta.
ciao

 
At 05 aprile, 2007 16:33, Blogger Unknown said...

i punti concordano in linea di massima con lo stile di vita dei miei pensieri, un attimo si sono corrugati qnd ho letto loro al punto 9 qlla cosa sul antiateismo..(Siamo invece decisamente contrari ad ogni forma di ateismo)in qnt proprio nn credo in dio e suoi colleghi, ma provo a credere piuche altro in me..che ci riesca o meno ad intermittenza qllo è un altro problema...ma approfondiremo in una chiacchierata qst punto, è belo confrontarsi. a presto joli3poison di splinder

 
At 05 aprile, 2007 16:35, Blogger Unknown said...

si vabbbe...notare bene la sgrammaticatura del mio comment...se see arte pure qlla vha..ops sorry 8-O !!! sull'* bello* huhuhuhuh

jp

 
At 05 aprile, 2007 17:57, Blogger Antonio Saccoccio said...

Carissima,
contento che tu sia in linea con il manifesto.
Ma ti volevo far notare che questo che hai letto è il primo manifesto, di due anni fa. Nel nuovo manifesto, infatti, non c'è la precisazione sull'ateismo, poichè ora la penso diversamente. ;-)
E questo tuo commento mi ha fatto capire che ho fatto bene.
Poi ne parleremo insieme.
a presto!

 
At 20 giugno, 2007 12:23, Blogger Marcello said...

Affascianto da sempre dal futurismo sono in linea con questo manifesto. Tuttavia colgo una contraddizione tra la condanna a qualsiasi ateismo e la volontà di dichiararsi liberali. Così come mi piacerebbe capire se le doti intellettuali e spirituali di papa Ratzinger sono attribuite all'uomo o alla figura.

In ogni caso, punto 9 a parte, mi pare un buon punto di partenza.

Il Tarlo

 
At 20 giugno, 2007 15:59, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao Tarlo,
sono contento della tua approvazione.
La contraddizione (o meglio la limitazione) di cui tu parli è stata sanata nel Nuovo Manifesto del Neofuturismo (2007), che puoi leggere in alto a destra in questo blog.
Il riferimento alle doti intellettuali di Ratzinger era per fornire un esempio di equilibrata valutazione di un grande pensatore (in controtendenza rispetto ai tanti ignoranti che si permettono di criticare quello che non riescono neppure a sfiorare con la mente). Ad ogni modo simili esempi non appaiono più nel nuovo manifesto, che presenta un'impostazione molto più sistematica del precedente.
I Neofuturisti hanno ormai maturato una visione del mondo talmente chiara che posso tranquillamente fare a meno di fare riferimento a movimenti e individualità del nostro tempo.

ad futurum

 
At 20 ottobre, 2007 12:25, Anonymous Anonimo said...

L'unica parte che non mi piace è quella in cui parlate di Ratzinger e della chiesa, esempi validissimi di integralismo passatista. Un essere umano che porta avanti valori e idee che andavano bene a stento duemila anni fa non è da considerarsi spiritualmente o intellettualmente ammirevole. Un papa non sarà mai degno di stima solo perché fa quel che deve fare (è il suo "lavoro" essere benevolo e istruito, se così non fosse non sarebbe stato papabile), vi ricordo inoltre che neanche un secolo fa la chiesa aveva anche il potere temporale, e oggi è divenuto mediatico. Esempi terribili si trovano in torme di giovinastri orripilanti e patetici che si fanno chiamare "papaboys" e idolatrano il santo padre neanche fosse davvero Dio in terra, e si lasciano preda di facili fanatismi ( la maggior parte frutto di equivoci o esagerazioni ) neanche fosse una popstar.
No, io mi rifiuto di apprezzare Ratzinger per le sue presunte doti che dovrebbero di cosneguenza farne una persona aperta, cosa che assolutamente non è. Vi invito a riflettere a molti dei suoi discorsi ed elucubrare riflessioni di conseguenza.

 
At 20 ottobre, 2007 23:14, Blogger Antonio Saccoccio said...

evertrip, questo manifesto risale a più di due anni fa. guarda la data.
il pensiero neofuturista si è molto sviluppato da quel momento.
non compaiono più riferimenti a cose di Chiesa o simili.
Non ci interessano e non sono fondamentali per il nostro movimento.
come vedi.
siamo già OLTRE.
CIAO

 
At 23 gennaio, 2008 16:59, Anonymous Anonimo said...

Dopo aver letto il vostro manifesto troviamo che il neofuturismo non riporti la netta cesura operata dal futurismo (quello di Marinetti). C'è di nuovo che non diciate nulla di nuovo e che non vi schieriate senza per questo essere inetti. Non siete assolutamente estremi, o estremamente superpartes, senza alti nè bassi...
confronto al vecchio manifesto futurista questo è meno dirompente e quindi poco d'effetto, quindi il Vostro movimento attecchirà e stupirà poco le masse, stregate dalla tv.
Detto questo, siamo d'accordo con voi.
"qui dentro siamo una moltitudine"
Giorco

 
At 25 gennaio, 2008 01:29, Anonymous Anonimo said...

noi, noi , noi, noi, noi, noi.
Ma di chi parli? se la scoperta dell'individuo non è un optional, sei in piena contraddizione solo quando dici: noi vogliamo che tutti siano liberi di cambiare idea e non restare sempre legato alle stesse, e se qualcuno di questi "noi" ad un certo punto vuol pensarla diversamente? e tu come fai ad affermare qualcosa oggi che potrebbe cambiare domani? come faccio IO a crederti e a non darti pazzo?? Ma a me poco importa delle pazzie altrui, preferisco ascoltare la mia, e farmi perno delle mie scelte, mutevoli grazie all'esperienza, dedicate all'arricchimento senza dover scrivere un manifesto d'identificazione quasi elitaria, non sono un "noi" sono uno ed in quanto tale parlo sempre e solo per me, senza bisogno di identificarmi in qualcosa che non può che scadere nel luogo comune di fronte alle contraddizioni umane.
ATTENTI A NON FINIR PEDINE DEI VECCHI MASSONI DEVIATI...SAREBBE LA FINE PEGGIORE CHE POTRESTE "O VOI NOI" FARE....

 
At 13 maggio, 2008 00:41, Anonymous Anonimo said...

"non sono un "noi" sono uno ed in quanto tale parlo sempre e solo per me, senza bisogno di identificarmi in qualcosa che non può che scadere nel luogo comune di fronte alle contraddizioni umane."

Un io che si sbriga a rimanere anonimo!

NOI è una REALTà NON una CONTRADDIZIONE

NoI è UN MODO D'AGIRE NET-FUTURISTA

NOI SIAMO AVANGUARDIA PURA

NET-BALLA

 
At 14 giugno, 2008 18:04, Anonymous Anonimo said...

caro Antonio e tutti gli altri Neofuturisti!! condivido in pieno tutti i punti!! liberiamo dalla staticità delle idee fisse questo mondo!! Esplodiamo al di la dei falsi schemi!!
L' idea del manifesto è la chiave dell' innovazione! per la prima volta nell'arte e nella società si rende un idea di rivoluzione pubblica! attraverso una linea di punti universali!! è una situazione del tutto nuova, viva, veloce!! il tutto è una centifuga estemporanea!!
Per i vari punti in cui ho notato che si è dibattuto nei commenti:
essere liberali significa essere anche in parte nazionali, nonostante tutto i primi futuristi erano autentici patriottici!
essere contro l' esasperazione della religione porta a non escludere la stessa ma a renderla costante fonte di sereno scambio d'energia!
Il dire "noi" ed usare un manifesto "alla vecchia maniera" è conferma di una potenza di gruppo e di un nuovo legame tra il passato e il futuro!! perchè se guardate gli ideali dei primi futuristi e quello che è il nostro presente, troverete che : AVEVANO PREDETTO TUTTO E AVEVANO RAGIONE!!!

Damax

 
At 26 settembre, 2009 19:22, Anonymous Anonimo said...

quando ho scoperto che esistevano i neo futiristi il mio corpo era elitrizzato dalla gioia.
quando poi ho scoperto che anche i neo futiristi sono anche loro adoratori del papa e della chiesa passatista e cancro della società ho abbandonato ogni intenzione di aderire a questo movimento

LC

 
At 27 settembre, 2009 00:43, Blogger Antonio Saccoccio said...

LC, qui non ci sono nè neo futiristi nè adoratori del papa.

c'è solo un anonimo presentista che lascia commenti passatempisti.


adf

 
At 06 novembre, 2009 11:44, Anonymous Anonimo said...

good start

 
At 07 novembre, 2009 12:15, Anonymous Anonimo said...

quello che stavo cercando, grazie

 
At 20 gennaio, 2010 17:49, Blogger Serena Peterlin said...

Grande, lungimirante, concreto.
Mariaserena

 
At 02 maggio, 2010 10:10, Blogger Unknown said...

Sono direttamente propenso a questo nuovo movimento!

 
At 02 maggio, 2010 10:45, Blogger Antonio Saccoccio said...

zandi, questo manifesto è ormai superato. leggi l'attuale qui e poi facci sapere:

Manifesto del Net.Futurismo

 

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