Un genio futurista a Napoli: Francesco Cangiullo (1)
Strana figura quella di Francesco Cangiullo. Ricordato sempre marginalmente nel gruppo futurista, ebbe in realtà un ruolo di grande importanza in molte occasioni. Di sicuro il napoletano Cangiullo è uno degli artisti d’avanguardia maggiormente dimenticati. Entrato nel movimento futurista nel 1913, rappresentò l'ala del gruppo dotata di maggiore predisposizione al comico e alla provocazione.
Ciò che sorprende ancora oggi è la poliedricità dei suoi interessi. Fu in grado di scrivere manifesti futuristi fondamentali, di cui tutti ricordano il notissimo Manifesto del teatro della sorpresa (1921, con Marinetti), ma in pochi citano l’originalissimo e geniale Poesia pentagrammata (1922), per non parlare di testi quasi introvabili come Il mobilio futurista. I mobili a sorpresa parlanti e paroliberi (1920) e il Manifesto futurista dell’amicizia in guerra.
Ciò che sorprende ancora oggi è la poliedricità dei suoi interessi. Fu in grado di scrivere manifesti futuristi fondamentali, di cui tutti ricordano il notissimo Manifesto del teatro della sorpresa (1921, con Marinetti), ma in pochi citano l’originalissimo e geniale Poesia pentagrammata (1922), per non parlare di testi quasi introvabili come Il mobilio futurista. I mobili a sorpresa parlanti e paroliberi (1920) e il Manifesto futurista dell’amicizia in guerra.
La Poesia pentagrammata, dando la simultaneità grafica della Poesia e della sua Musica naturale, in essa naturalmente contenuta, aggiunge una nuova smisurata estensione di tereno vergine al campo poetico.
Tra i testi di altro tipo Piedigrotta costituisce, per alcune innovazioni sorprendenti apportate all’interno dell’impostazione parolibera, uno dei prodotti più importanti dell’intero futurismo. Lo stesso Marinetti lo spedì al gruppo Dada di Zurigo, che tennero sempre in enorme stima Cangiullo. Hugo Ball e Tristan Tzara esposero alcune pagine di Piedigrotta al Cabaret Voltaire.
Etichette: arte, avanguardia, Balla, Cangiullo, futurismo, Marinetti, musica, poesia, Tzara
7 Comments:
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
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ehi sì, paolo.
E il nostro era anche ben consapevole anche della particolarità del suo cognome.
Guarda come intitolò nel 19126 un suo manifesto oggi praticamente sconosciuto: La scoperta del sostantivo anatomico e del sesso in esso. Manifesto scientifico cangiullante.
Ora tu dimmi se non è puro genio partenopeo solo questo titolo!
Non mi stupisce leggere nomi di futuristi quasi o del tutto sconosciuti. Il movimento è stato così radicale ed universale da abbracciare qualsiasi aspetto della vita e dell'arte tanto che nei nuclei sparsi su tutta la nazione, sicuramente gli artisti e i pensatori che ne hanno preso parte per i diversi interessi sono stati molteplici.
E' bello per me scoprire queste personalità tenute un po' ai margini e conoscerne il loro apporto alla dinamica del futurismo nella sua affermazione di movimento totale.
Ah Antonio! Grazie per questo tuo commento su un tal personaggio di cui non sapeva niente.
Un abbraccio,
Gonzalo
sapevo********scusa
dylan, gonzalo, ricordate che anche a questo serve il net.futurismo: a portare alla luce personalità straordinarie come Cangiullo, che andrebbero invece studiate attentamente. Almeno da chi vuole fare avanguardia.
ad futurum
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