Futurismo, Netfuturismo e faziosità politica
L'operazione di delegittimazione ideologica e politica condotta contro il futurismo e Marinetti fu sempre accanita, ma raggiunse vigliaccamente l'apice negli anni del dopoguerra, dopo la morte del fondatore del movimento, che non era così più in grado di rispondere - brillantemente come aveva sempre fatto - alle calunnie e alle maldicenze dei critici. Tale faziosità critica e ideologica è ancor più penosa se si considera il fatto che Marinetti non fu mai fazioso, soprattutto a livello politico. Difese sempre il futurismo, ma non si schierò mai ciecamente in difesa di una parte politica. Ecco come l'aeropittore Tullio Crali definì Marinetti nel corso di una commovente intervista rilasciata ad Alberto Schiavo:
"Marinetti è stato sempre e comunque e soprattutto futurista. Questa è la mia impressione. Perchè ha seguito la sua natura e la sua volontà. E nel suo essere futurista non è mai entrata la faziosità di un genere che "entra in politica". Non fu mai fazioso. Una volta eravamo a casa sua, in un gruppo di amici, a parlar di Majakowski e di futurismo russo. Qualcuno obiettò: "Ma Majakowski è un comunista". Ed egli allora ribattè immediatamente: "Non ha nessuna importanza. Perchè Majakowski è prima di tutto un grande poeta".
Abbiamo tutti molto da imparare dall'uomo Marinetti. Chi oggi lo disprezza in virtù di una malevola associazione con il fascismo, dovrebbe rileggere attentamente questa testimonianza di Tullio Crali.
Come è noto, i netfuturisti hanno la stessa antipatia dei futuristi per la faziosità politica. Marinetti e i futuristi si posero su un altro livello rispetto ai politici del loro tempo; allo stesso modo i netfuturisti agiscono oggi al di fuori delle logiche politiche contemporanee. Siamo molto al di sopra, come molto al di sopra furono i futuristi.
Antonio Saccoccio
Etichette: arte, avanguardia, Crali, critica, futurismo, Majakowski, Marinetti, netfuturismo, poesia, politica
10 Comments:
bel blog, complimenti, merita davvero!
- by http://esteticaebellezza.blogspot.com
Bologna 1938; Congresso per la letteratura per ragazzi, presiede F.T.Marinetti. Dal manifesto della letteratura giovanile:
"Si deve sempre tenere presente la contentezza di vivere oggi da italiani fascisti imperiali... in modo tale che nello studio della storia si preferisca il recente glorioso passato degli ultimi cinquanta anni ai secoli superati della nostra attuale grandezza."
Telegrammi F. T. Marinetti-Mussolini:
Al Duce
Roma
Aeropittori futuristi Ambrosi veronesi Di Bosso dopo avere goduto 14 ore di voli di guerra per dipingere pericolosamente vittoriosa guerra mussoliniana mi pregano ringraziarti esprimendoti profonda devozione
Marinetti
A Benito Mussolini
Roma
Con aereopittori futuristi espositori Biennale esaltano teatro Monselice Tobruk italiana inaugurando centrale distribuzione aereopoesie futuriste at combattenti vari fronti e inneggiano tuo genio politico militare
Marinetti
Monselice (Padova), 27 giugno 1942»
A Benito Mussolini
Roma
Gruppi futuristi adoratori Patria aria Madre Boccioni mediterraneo futurista Santelia Fillia Marconi sondar Duca Aosta ala mentre nostri eroici soldati contendono nostra terra adorata a nemico che può vantare soltanto peso oro et quantità riaffermano originale indistruttibile superiorità militare Alleati Germania Giappone tutti futuristi rivista Mediterraneo futurista et fede in Mussolini mi pregano insistentemente riaffermare loro metallica fede in Benito Mussolini incarnazione della Patria immortale
Marinetti sansepolcrista Accademico Italia Gaetano Patarozzi direttore Mediterraneo futurista fede in Mussolini Prampolini vincitore Premio Accademia Italia Boccioni
Roma, 19 luglio 1943
Non intendo contestarti per sport Antonio, ma tu come lo chiami questo atteggiamento di Marinetti se nn fazioso? Adulatore, opportunista forse? Lo sappiamo bene che non era nella natura di Marinetti. E sappiamo anche che il fascismo ha preso in prestito le intuizioni futuriste, non il contrario. Si sa inoltre che quando Mussolini ha creato i suoi fasci di combattimento per la scalata al potere ha sovvertito la rivoluzione futurista in regime provocando lo sdegno degli avanguardisti che nel 1920 prendono le distanze dal fascismo, ma il comportamento di Marinetti rimane in sostanza ambiguo e anche se diviene nel 1929 Accademico d’Italia, di fatti la sua libertà illimitata di espressione trova dei compromessi col regime conservatore. Sono d’accordo con te quando dici che egli ha sempre difeso e portato avanti la modernità del futurismo piuttosto che le ideologie politiche, ma quell’ anarchia mista al nazionalismo che caratterizza il futurismo non è espressa sempre al massimo, l’adesione STORICA al fascismo mette Marinetti sub condizione.
Con questo voglio solo dire che è alquanto stupido usare come metro di valutazione e di considerazione di un grande artista la sua faziosità politica dichiarata o latente e come emerge dalla testimonianza di Crali, Marinetti era dello stesso avviso.
cara Dylan, preciso meglio la mia posizione.
Innanzitutto si potrebbero citare centinaia di quei testi marinettiani che hai riportato. Non è questo il punto.
La questione qui è un'altra. Marinetti aveva alcuni motivi per credere in quello che rappresentava Mussolini. Ma ebbe sempre un atteggiamento molto critico nei confronti di molte scelte del regime. Fu schierato, ma criticamente.
Cosa invece che mancò e manca ai suoi detrattori-calunniatori, che cercano di negarne il valore a prescindere da qualsiasi suo merito (e ne ebbe tanti, come sappiamo).
Insomma, un critico dovrebbe avere una visione critica della realtà, non ottusa. E Marinetti, che - pur nei momenti di massima adesione al regime - fu sempre molto critico, non si merita davvero di essere giudicato in quel modo.
Questa illuminante testimonianza che ho voluto riportare è solo una delle tante che sono a disposizione dei critici calunniatori, che potrebbero benissimo rivedere le loro posizioni. E invece molti continuano a negare ciò che è innegabile. Che Marinetti fu una delle poche menti geniali del nostro Novecento.
Ciao Antonio e a tutti,,
Interessante la testimonianza di Crali.
Sono d'accordo con la tua valutazione del Marinetti politico.
A mio avviso il suo fu un autentico volontarismo politico, a prescidere. Di coraggio ne aveva da vendere... Come ben sai, pur malandato, a 66 anni, andò volontario in Russia. E rimase fedele fino alla morte, nel dicembre del 1944, credo più all'uomo che all'idea.
Cari saluti,
Carlo
Ciao Carlo.
Ce ne sarebbero da dire tante su Marinetti politico. Il futurismo politico è cosa che lui stesso teneva separato dal futurismo artistico e culturale.
Comunque ti riporto un periodo che si legge poco sopra nella stessa intervista:
"Tuttavia [Marinetti] si tenne sempre in disparte e non fece mai politica attiva, non partecipò mai direttamente al regime, che anzi forse osservava contrariato, a parte solo qualche onesta e sincera manifestazione di simpatia per Mussolini".
Ti riferivi a questo quando parlavi di fedeltà all'uomo e all'idea?
Altrimenti non ho capito bene.
un caro saluto a te
Antonio
Esatto. Più all'uomo che all'idea.
Buona notte.
Carlo
D'accordo con te Antonio; il net-futurismo sopra ogni ideologia, inevitabilmente un freno per la mente, una facile cassettiera per illudersi di conoscere la realtà..
Mi permetto....certo ammetto di non poter arricchire il mio commento con "storiche precisazioni" come leggo qui sopra...ma io mi chiedo alcune cose:
1-fazioso o no non sono piu importanti le sue azioni piu che le sue parole?insomma i libri li si scrive "come si vuole"...i giornalisti "riportano quello che vogliono" le opere....quelle sono piu difficili da strumentalizzare!
2-fazioso o no che differenza fa?! se davvero fosse stato "completamente fascista"??qui si parla di fascismo come di un handicap...cos'è un artista non puo essere stato fascista?spero si superi il banale Fascista=cattivo per un modo di pensare nuovo..ma qui sarebbe da aprire un dibattito..
3- personalmente non avrei trovato nulla di strano se il Marinatti fosse stato ammaliato da quello slancio di rivoluzionalistica Novità che era il movimento fascita per quei tempi...ovviamente è un MIO parere...
ciao a tutti...Grandi!
ciao Scaligero, infatti Marinetti fu intimamente vicino al fascismo rivoluzionario delle origini perchè ne sentiva le istanze di cambiamento.
Poi fu vicino al fascismo-regime, ma solo in modo epidermico.
Qui si intendeva "fazioso" nel senso di ciecamente non disposto ad ammettere meriti a chi non la pensa come noi. In questo senso Marinetti non fu mai fazioso e la citazione che ho riportato lo dimostra una volta di più!
AD FUTURUM
A quasi cento anni dalla nascita della sua creatura artistica Marinetti è ancora vivo. Questa è la sua più grande vittoria.
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