LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

martedì, novembre 27, 2007

L'arte fra tecnologia e nuova sensibilità

L'arte d'avanguardia rappresenta la ricerca continua che l'uomo conduce per comprendere le innovazioni tecnologiche con cui deve convivere. Se il futurismo cercava di comprendere il mondo delle macchine, delle città industriali del primo Novecento, il netfuturismo ha oggi il compito (ancora più arduo) di cercare nuove soluzioni estetiche ed epistemologiche confrontandosi con le nuove tecnologie che hanno avuto (e avranno sempre più) un impatto violentissimo sulle nostre esistenze.
"Il secondo ruolo dell'arte, sincronico, è quello di creare un ambito di opposizione, come per esempio nel caso del Futurismo in Italia, reazione sincronica dell'arte a una condizione superata mediante la tecnologia. Il Futurismo rappresentava l'adattamento dell'uomo al nuovo mondo tecnologico, una reazione sincronica d'opposizione alla vita accademica, alla pittura, alla musica, alla scultura del tempo da parte di un piccolo gruppo di artisti d'avanguardia (Marinetti e gli altri), per conoscere l'impatto della tecnologia e dare questo insegnamento alla gente. Il Futurismo, il Dada, il Surrealismo, nascevano da artisti che avevano capito l'impatto profondo della tecnologia sulla sensibilità e la sensorialità e operavano per interpretare queste trasformazioni".
Queste sono parole di Derrick de Kerckhove, che danno la misura della piena continuità tra futurismo e netfuturismo. Solo oggi può nascere un neofuturismo. Solo oggi che abbiamo a che fare con una nuova travolgente rivoluzione tecnologica .
Antonio S.

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11 Comments:

At 27 novembre, 2007 22:03, Anonymous Anonimo said...

ottimo riferimento.
mi dici anche dove l'ha scritto (o detto) de Kerckhove? grazie :-)

[mad]
Ibridamenti

 
At 27 novembre, 2007 23:20, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao mad.
lo scrive in "Remapping sensoriale nella realtà virtuale e nelle altre tecnologie ciberattive" (1994)

 
At 28 novembre, 2007 00:02, Anonymous Anonimo said...

In effetti,a questo punto delo svilupo della teoria netfuturista, si potrebbe iniziare a distinguere in maniera forte la net-comunicazione dalla net-proposizione artisitica.
Voglio dire che la comnicazione su web, pur avvalendosi di strumenti tecnologici e tecnologie che consentono di produrre effetti estetici d'impatto, non è né puo essere ancora net-art. Le nuove soluzioni partono dalla consapevolezza di stare ricercando vie e forme espressive e di rappresentazione neosperientali.
Insomma aroto da un net-progetto.
Questa una mia ipotesi.
Attendo un parere, il più possibile spassionato e diretto, di Anto.
Ciao

mariaserena
notecellulari.splinder.com

 
At 28 novembre, 2007 11:05, Blogger Metafisico said...

Antonio ricordati di sbloccare il blog neofuturista


a presto

 
At 28 novembre, 2007 21:16, Blogger Giovanni Getto said...

il pensiero di oggi:
la perfezione è nella ricerca della perfezione;
la bellezza è nella ricerca della bellezza.
un inno neofuturista per non abbandonare mai la pulsione al nuovo e per non abbandonarsi mai alla frustrazione dell'inarrivabile fine.
lineare conseguenza?
come si realizza una creazione artistica (processo) è molto più bello della creazione stessa.
tutto torna, no?

 
At 29 novembre, 2007 22:39, Anonymous Anonimo said...

salve!
avete ricevuto la mia e-mail?
spero di si.

appena avete tempo fate un salto anche nel mio blog.

a presto! GB
http://lostonato.ilcannocchiale.it

 
At 29 novembre, 2007 23:24, Blogger Antonio Saccoccio said...

@mariaserena,
bisognerebbe vedere cosa si deve intendere per comunicazione che produce effetti estetici d'impatto. tutta lì si gioca la partita. di certo gli eventi net-artistici sono ancora di difficile descrizione. e io non credo che facilmente lo saranno.
l'evoluzione estetica è stata talmente rapida che in pochi ne riescono a percepire gli sviluppi più estremi.

@gianni
condivido quindi la tua impostazione generale. la parola chiave è ricerca. Ovviamente si fa fatica a percepire questi sviluppi. Ma proprio questo è il ruolo del nuovo artista: cercare di decifrare questo mondo e di provare a trovare soluzioni.

@metafisico,
sbloccato il blog. come sai ormai quel multiblog è praticamente a riposo e non gli dedico più tempo. tutto è ormai sul sito e sui nostri blog personali.

@giambattista,
rispondo subito alla tua email.
felice della tua passione futurista. ;->
ciao

 
At 02 dicembre, 2007 17:18, Anonymous Anonimo said...

Se ho capito dai commenti precedenti alla base del futurismo e, oggi, del Neo-Futurismo c'è l'originalità della quale nessuno è proprietario con l'etichetta distintiva e preventiva, ma ognuno può, se può, concepire e propagare il nuovo sentendosi futurista incontrando il grande piacere degli associati. "Se mi sbaglio mi corrigerete" disse una volta un Papa. Ciao con sentimento futurista, Gabriele.

 
At 02 dicembre, 2007 18:06, Blogger Antonio Saccoccio said...

esattamente, caro Gabriele.
La ricerca è l'elemento fondamentale del neo/netfuturismo.
Ma già lo era al tempo del futurismo, che era l'unica avanguardia a non essere riconoscibile per uno stile particolare, ma per diversi stili, tutti risultato della ricerca futurista di trovare un modo di esprimersi aderente al mutato clima sociale e culturale.
un caro saluto!

 
At 07 dicembre, 2007 17:23, Anonymous Anonimo said...

"Nel web il singolo ha la duplice possibilità di fare parte di un gruppo senza perdere la sua identità e di avere un'identità senza perdere il senso del gruppo"
Derrick de Kerckhove
Grazie antonio, per avermi fatto conoscere questo personaggio, di cui non avevo mai sentito parlare, mi sembra di capire che anche lui sia molto affascinato dall’idea degli Uno-Molti, come dire le tecnologie sono il miglior mezzo per realizzare l’individuo, il quale è una parte di un insieme di altri individui, i quali sono tutti diversi gli uni dagli altri, e anzi la possibilità di sviluppare la propria diversità all’interno di una comunità, nel caso specifico quella del web, è una delle più importanti scommesse dei nostri tempi, poiché più si spinge avanti la mia diversità più cresce la molteplicità del gruppo. Io da un’altra parte chiedevo conto del perché individuo per noi moderni è sinonimo di egoista, ovviamente ho una certa idea di questo perché, ma sarebbe piuttosto lungo e parabolico spiegarlo in questo spazio, posso però citare i Pigmei delle foreste africane, di cui nutro massima e sincera stima, in quanto uomini capaci di interpretare il loro spazio-tempo, vivono del gruppo, ma l’individuo è una figura sacra, poiché si sa che non tutti siamo portati per le medesime cose, non siamo dei numeri – mito comunista-socialista-democratico –, e quindi se tra i pigmei uno è portato a cacciare con la lancia, l’altro a trovare l’albero con il miele, ognuno è lasciato libero dalla comunità pigmea di sviluppare le proprie caratteristiche individuali. E noi moderni, non abbiamo forse confuso un po’ le cose pensando appunto che tutti siamo uguali – no, vi prego non mi lapidate! -, voglio dire un conto è che vi sia una giustizia sociale, e che la legge dovrebbe essere uguale per tutti, come avviene tra i pigmei, che in questo ci sono superiori, un altro è pensare che io debba fare il contabile se non so fare due più due, e magari sono un pescatore perfetto – si risolverebbero anche molti dei danni prodotti dalla politica -. Oppure, se io faccio arte dei rumori, e tu scrivi poesie, non ha senso che io mi metta a scrivere poesie, e tu ti metta a fare arte dei rumori, passami le tue poesie che io ti creo il paesaggio sonoro. Cooperazione nella specificità di ogni individuo, utopia, ma che fascino, ecco l’arte, che è avanguardia per definizione, in quanto indaga nuovi percorsi per la vita degli uomini, dovrebbe sviluppare tantissimo queste forme di collaborazione, per cui anche qui invito i poeti NetFuturisti alla collaborazione con i rumoristi.
Avvolte ri-tornano: Uno-Molti!

 
At 07 novembre, 2009 08:24, Anonymous Anonimo said...

good start

 

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