LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

venerdì, giugno 05, 2009

Ezra Pound e Net.Futurismo: lettori e artisti

"Siete degli stupidi se leggete i classici perché vi si dice di farlo e non perché vi piacciono. Vi comportate da stupidi se aspirate al buon gusto senza possederlo per natura. Se c’è un posto dove è da idioti fingere, quel posto è dinanzi a un’opera d’arte. E inoltre siete degli stupidi se non avete un animo aperto, se non siete avidi di godere qualcosa che potreste godere se ne sapeste il modo. Ma non è affare dell’artista chiedervi di imparare, o difendere le sue specifiche opere, o insistere perché leggiate i suoi libri. Ogni artista che ricerca la vostra particolare ammirazione è, proprio in questo, tanto meno artista". (Ezra Pound)

Due insegnamenti ancora da Ezra Pound. Il primo ("Siete degli stupidi se leggete i classici perché vi si dice di farlo e non perché vi piacciono") è in linea con quanto abbiamo affermato ultimamente: occorre lottare contro la passività e la subordinazione nella lettura. Noi aggiungiamo che se non si hanno competenza e/o sensibilità artistica si è naturalmente portati a dare credito a chi ha il compito di selezionare le opere d'arte di valore. Questo è comprensibile. L'ignorante per non fare figuracce segue sempre le mode. Ed è proprio a chi si sente insicuro che consigliamo invece la strada più salutare: abbandonare le letture che non piacciono, abbandonando ipocrisie e finzioni deleterie.

L'altro grande tema è quello dell'artista che se ne frega dell'ammirazione del pubblico ("Ogni artista che ricerca la vostra particolare ammirazione è, proprio in questo, tanto meno artista"). Tema profondamente futurista e net.futurista. E su questo c'è da aggiungere ben poco. Noi disprezziamo decisamente il consenso del pubblico. In questo siamo e restiamo profondamente figli del Futurismo del XX secolo.

Osservazioni modernissime, quindi, quelle di Pound. Peccato solo per quell'insistenza sul termine "artista" che oggi qualificherebbe Pound tra i passatisti e presentisti. Ma quelli erano altri tempi. Pound resta comunque figlio di un'estetica primo-novecentesca. E' compito nostro riprenderne il meglio e superarlo.

Antonio S.

Etichette: , , , , , , ,

6 Comments:

At 06 giugno, 2009 01:04, Blogger Licia Titania said...

Bella questa citazione di Pound. Mi permetto di aggiungere che se si fa una scorpacciata di ciò che piace si finisce per diventare più selettivi; un po' come se uno si abbuffasse di ciooccolata dozzinale, poi finirebbe per piacergli solo quella "raffinata". L'importante è non atteggiarsi; fruire dell'arte per il piacere e non "per gli altri".

 
At 06 giugno, 2009 10:26, Blogger Giulio Morera said...

I due concetti che Pound ha individuato e che hai giustamente ripreso sono fondamentali!

Specie il secondo, se vi cogliamo la capacità di allargare quello che oggi è il problema della mercificazione: essa non sta solo nel porgersi come venditore, ma anche nell'atteggiamento di chi cerca ammirazione!

 
At 06 giugno, 2009 11:54, Blogger Antonio Saccoccio said...

Esatto, Licia Titiana. L'importante è scrollarsi di dosso le sovrastrutture e le pressioni sociali che impongono a tutti di fingere ammirazione anche per ciò che non si ammira e/o si comprende.

Giulio, infatti l'artista vero (l'uomo creatore per intenderci) non può mai ricercare l'ammirazione. Il creatore è convintissimo di ciò che produce e non ha bisogno di alcuna ammirazione da parte di nessuno.

Bisogna imparare ad essere più spregiudicati. Sempre.

ad futurum

 
At 07 giugno, 2009 17:12, Blogger Marco Raimondo said...

Non abbiamo bisogno d'ammirazione, le creazioni devono spingere noi e gli altri ad andare Oltre. Sempre.

Però il creatore deve immensificare la massa, perciò deve fare i conti anche con la sensibilità di essa.

Comunque pienamente daccordo con questi concetti.

 
At 08 giugno, 2009 00:54, Blogger Paolo said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 
At 14 giugno, 2009 01:33, Anonymous Francesco said...

Vorrei ricordare anche che parlare di Ezra Loomis Pound anche nelle scuole se ne sente parlare veramente poco...
Secondo me è stato un grande avanguardista come si può vedere anche da queste frasi.
Dobbiamo prendere d'esempio artisti come lui, soprattutto conoscerli e superarli.

Ad Futurum

 

Posta un commento

<< Home