LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

lunedì, maggio 11, 2009

Più grandi di Dante, più grandi di Beethoven

Chi ha compreso il valore di alcuni uomini è naturalmente portato ad ammirarli. E ammirare i grandi del passato (e del presente) è cosa giusta e comprensibile.

Quello che è indiscutibilmente imbecille è idolatrare i grandi del passato. Questa idolatria fa parte della cultura passatista (e presentista) del nostro paese.
Ammirare Dante o Beethoven è segno di sensibilità.

Idolatrarli è segno di imbecillità.

Una delle caratteristiche della nostra società è proprio quella mentalità insulsa che si ritrova praticamente in tutte le scuole e le università. Si guarda ai grandi del passato come ad individui irraggiungibili, come a qualcosa da considerare immensamente lontano da noi.
Ecco, è proprio questo che ci rovina totalmente e rovina soprattutto il cervello dei nostri giovani.

Ammirare Dante è giusto, ma considerarlo irraggiungibile è da imbecilli.
Dante e Beethoven sono stati uomini come noi, e in quanto uomini noi possiamo raggiungere e superare le vette da loro raggiunte.

Noi abbiamo bisogno di più uomini e meno studiosi.
Parlate con un grande uomo e poi parlate con un grande studioso.

Vedrete subito la differenza.

Il grande uomo ammirerà i grandi uomini, il grande studioso li idolatrerà.

Il grande uomo si porrà in conversazione con i grandi uomini che lo hanno preceduto (e magari ne scoverà anche le mancanze), il grande (!) studioso li considererà altro da sè, lontanissimi anni luce, intoccabili indiscutibili impareggiabili.

Nelle scuole e nelle università si educa i nostri giovani all'impotenza.

Noi net.futuristi siamo convinti che i grandi uomini debbano essere (e restare) semplicemente delle guide per permetterci di raggiungere vette sempre più elevate.
Noi net.futuristi - che questo l'abbiamo compreso - raggiungeremo quelle vette.
La grandezza di chi ci ha preceduto non ci castrerà MAI.

Invitiamo tutti gli uomini a non lasciarsi castrare dal valore dei grandi uomini che ci hanno preceduto.

Solo se inizieremo a pensarla così, saremo più grandi di Dante e più grandi di Beethoven.

Antonio Saccoccio

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6 Comments:

At 12 maggio, 2009 00:38, Blogger Elisabetta Mattia said...

“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”.
Salinger ne "Il giovane Holden".

Non voglio studiare i grandi, non voglio analizzare asfitticamente le loro opere.
Voglio conoscerli e saziarmi di loro, voglio capire cosa li animava e con quanta volontà hanno disegnato il loro cammino, voglio che siano dei maestri per me, voglio camminare al loro fianco e imparare dal loro essere uomini a superare limiti sempre più vasti.

Post necessario e infiammante.
Grazie Anto

 
At 12 maggio, 2009 11:21, Blogger Paolo said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 
At 12 maggio, 2009 23:25, Blogger Giulio Morera said...

ed è solo considerando la "normalità" dei grandi che se ne può capire fino in fondo la mentalità e la visione del mondo!

 
At 13 maggio, 2009 00:45, Blogger Antonio Saccoccio said...

stiamo inventando un nuovo modo di guardare il passato.
e il presente.

questo è il net.futurismo

 
At 15 maggio, 2009 17:06, Blogger Stefano Balice said...

Il Futurismo aveva saputo prendere le costanti di innovazione dei grandi del passato e ne aveva fatto il proprio punto di forza, in un evoluzione accellerata di musica=>arte dei rumori, verso libero=>parole in libertà, ecc...
Paradossalmente, anche i Futuristi ora sono "grandi inimitabili"...ma io penso proprio che noi ci stiamo muovendo nella giusta direzione...il passato non è sacro! perchè dobbiamo aspettare cent'anni prima di riconoscere una buona idea??

 
At 15 maggio, 2009 22:41, Blogger Antonio Saccoccio said...

Il Futurismo è superabile in ogni mmomento, come qualsiasi cosa.
E infatti in un paio di anni abbiamo già superato su molte posizioni il Futurismo.
Sicuramente abbiamo una lucidità e una struttura di pensiero superiore, maggiormente coerente e più condivisa dal movimento intero.
Resta la loro intuizione fondamentale, e quella non può essere uguagliata, semplicemente perchè sono stati i primi ad averla avuta.
Ad ogni modo
IL PASSATO NON CI FRENERA' MAI.

adf

 

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