La buona letteratura: rifiutare il formalismo di maniera
Che la nuova arte, l’arte neofuturista, debba nascere da una profonda esigenza di rinnovamento è ormai chiaro a tutti.
Un’arte profondamente rinnovata è un’arte che innanzitutto rifiuta lo sperimentalismo di maniera tipico di molti pseudoavanguardisti. La forma deve modellarsi trascinata dall’urgenza espressiva dell’artista. I giochi esclusivamente formalistici ci hanno stancato. Ci annoiano.
Vi propongo un bel passo di Raffaele La Capria, tratto da un capitolo di “Letteratura e Salti mortali”. Il capitolo è intitolato “Il conformismo della forma” e contiene affermazioni tra le più incisive mai scritte sul tema. Le idee sono condivisibili ed espresse in modo chiarissimo. Interessante anche la distinzione tra "cattiva letteratura" e "falsa buona letteratura".
"La cattiva letteratura non fa un gran danno perché è subito riconoscibile e si presenta per quella che è. La falsa buona letteratura invece è subdola, ed è pericolosa perché crea confusione di valori e di giudizi. Come si fa allora a riconoscerla? Si riconosce perchè è disanimata, disanimata e complicata, come un robot, come un automa, come il congegno di un replicante. Si riconosce perché è un prodotto e come tale e producibile sol che si posseggano le tecniche appropriate, che sono virtualmente alla portata di chiunque. Un prodotto nasce da un modello che viene ri-prodotto con al massimo qualche variante per simulare una differenza, e i modelli più facili da riprodurre sono sempre quelli che presentano spiccate caratteristiche formali. Questo per dire che la falsa buona letteratura è riconoscibile perché lavora soprattutto sulle forme assumendole esteriormente e meccanicamente. È facile infatti impadronirsi di un modo di formare; difficile, anzi impossibile, è impadronirsi di un mondo poetico se uno non ce l’ha."
Dei giochetti non sappiamo che farcene.
Etichette: arte, avanguardia, conformismo, La Capria, letteratura, neofuturismo
5 Comments:
Questo si riallaccia, ovviamente, al post precedente.
La mistificazione sembra la via piu' facile da percorrere, purtroppo, e alla fine, chi non la segue, passa paradossalmente per eccentrico...
Non preoccuparti, soffio.
Questi "falsari" della letteratura hanno la coscienza molto sporca.
Perchè sanno di giocare sporco.
Ma hanno gli anni contati. Fidati.
Ciao Antonio. Sottoscrivo.
A presto,
Carlo
Antonio sei un illuminato.
Tanto di cappello alla tua difesa dell'arte e della letteratura. Ti aggiungerei fra i miei Spacca Pietre se non fosse per alcuni punti che devo chiarire, in particolare certe reminiscenze futuriste sulle quali comunque potrei avere dei pregiudizi lo ammetto.
ciao Carlo, sono passato da te!
Umbe, mai avere quei pregiudizi. Perchè:
1. sui futuristi tante cretinate sono state dette, e vengono ancora dette, su manuali liceali e universitari.
2. il neofuturismo ha temi radicalmente nuovi rispetto al futurismo novecentesco.
Mi lasci l'indirizzo del tuo blog? Il tuo profilo non è visualizzabile.
ciao!
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