LIBERI DALLA FORMA

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martedì, febbraio 06, 2007

Mircea Eliade e Giovanni Papini

Voglio riportarvi alcune parole del grande studioso rumeno Mircea Eliade (1907 -1986). Sono parole tratte da "L'isola di Euthanasius. Scritti letterari.", parole dedicate a Giovanni Papini.
"Confesso d'aver letto ciascuno dei 30 volumi di Papini almeno tre volte (e lo confesso pur sapendo che certi idioti di spirito torneranno a gridare al mio "papinismo"). Continuo ad amare tutto quanto Papini, così com'è. Credo che non vi sia miglior elogio che si possa fare a uno scrittore che quello di confessare d'amarlo interamente anche se da lui ci separano le idee, il temperamento e i princìpi religiosi o morali. Dietro quei 30 volumi c'è un uomo maledettamente vivo e integro. Le migliaia di libri che ha letto non l'hanno cambiato. Le idee che ha promosso e abbandonato una dopo l'altra non l'hanno inaridito. La vastità della sua opera non è riuscita a bloccarlo, a paralizzarlo, a consegnarlo completamente alla storia morta. Nessuno nel nostro secolo, neppure André Gide, ha affrontato tante esperienze e lottato su tanti fronti. E mentre Gide non poteva mai astenersi da quel concetto di malintesa "gratuità", Papini si immedesimava tutto in quello che faceva al momento. Amava e odiava con passione, con ogni fibra del suo corpo, a riprova di una vitalità e di uno spessore spirituale rari. Oggi che un'intera classe di uomini pratica il compromesso per paura di esporsi, l'esempio di Papini può ridiventare attuale. E' un uomo che non si vergogna dei suoi errori. Un vero segno del genio. Solo gli sterili e i mediocri si preoccupano della perfetta coerenza dei propri pensieri, e sono ossessionati dalla paura di sbagliare. Papini ha sbagliato, si è furiosamente contraddetto e compromesso. Eppure della sua opera è rimasto più di ogni "opera" perfettamente delineata, messa a punto e corretta dalla prima all'ultima pagina".
Sono parole davvero profonde. Chiunque abbia letto Papini con animo puro e libero da pregiudizi non può non convenire con Mircea Eliade. Papini è stato probabilmente l'unico spirito autenticamente geniale del nostro Novecento letterario. Uno spirito talmente superiore che non si preoccupava minimamente del giudizio degli altri. Ascoltava soltanto se stesso, solo quello che usciva prepotentemente dal suo animo. E' quindi chiaro il motivo del suo grande interesse per Dante e Michelangelo. Probabilmente solo questi grandi artisti riuscivano a suscitare ammirazione in un animo grande come quello di Papini.
Peccato che in pochi dispongano di un animo altrettanto grande per comprendere Papini. Peccato che in pochi possano oggi nutrirsi della sua opera.
In un mondo in cui regnano viltà e opportunismo uno spirito come quello di Giovanni Papini è assolutamente da censurare.
Se oggi nascesse qualche Papini, il nostro mondo non lo lascerebbe neppure vivere: lo ucciderebbe in fasce.
Tanta è la paura di un uomo vero.
Antonio Saccoccio

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10 Comments:

At 07 febbraio, 2007 16:48, Anonymous Anonimo said...

Conoscevo già il commento di Eliade a Papini e lo condivido, oltre a coglierne l'esempio, soprzattutto quando si afferma:

"E' un uomo che non si vergogna dei suoi errori".

E' una virtù difficile perché necessita di semplicità.

 
At 07 febbraio, 2007 19:50, Blogger Antonio Saccoccio said...

Gli animi mediocri non sono "semplici" perchè hanno bisogno continuamente di essere artificiosi per mascherare la propria pochezza.
Chi è grande, invece, è naturale, spontaneo, sempre vero.

Il nostro mondo è un mondo artefatto, in cui si è persa totalmente l'idea della naturalezza e della semplicità.
Anzi, ti dirò di più. Queste nostre parole sono ormai totalmente incomprensibili alla maggioranza degli uomini.
Dell'uomo è rimasta solo la scorza, la forma. Il succo, la sostanza sono merce rarissima.

 
At 08 febbraio, 2007 23:44, Blogger Società Libera said...

non sarò futurista..

un saluto te lo lascio

..come sta il boia?!

;*

outlines.ilcannocchiale.it

 
At 09 febbraio, 2007 00:15, Blogger Antonio Saccoccio said...

cara Elisa, il boia ti saluta calorosamente! ;-D
eppure sarai neofuturista anche tu prima o poi...
ciao!

 
At 09 febbraio, 2007 01:10, Blogger Roberto Lepera said...

Capito qui per caso...
Complimenti per il blog!

Se ti va, fatti un giro su
http://spertejo.splinder.com

Ciao ciao.

 
At 10 febbraio, 2007 09:18, Anonymous Anonimo said...

Passavo...
Ottima scelta.
Cordiali saluti,
Carlo G.

 
At 10 febbraio, 2007 14:18, Blogger Antonio Saccoccio said...

grazie Carlo,
saluti anche a te!
a presto

 
At 11 febbraio, 2007 18:11, Blogger Metafisico said...

questo pezzo rende onore a Papini ma forse ancor più a Eliade che dimostra che ci sono studiosi e artisti come lui di idee opposte ma non per questo pregiudizalmente schierati.
l'Italia avrebbe bisogno di persone intellettualmente oneste come Eliade, peccato non ne esistano...


P.S Antonio, sul Piave c'è l'articolo sui neofuturisti in pdf.
Ciao

 
At 11 febbraio, 2007 19:29, Blogger Antonio Saccoccio said...

E invece, caro meta, esistono.
Non esistevano forse.
Oggi ci siamo noi a rinnovare e attualizzare il pensiero dei grandi dimenticati come Papini.
ciao

p.s. vado a vedere l'articolo.

 
At 25 giugno, 2007 13:16, Blogger giambo said...

"unico spirito autenticamente geniale del nostro Novecento letterario"
eh bon forse proprio unico no...

 

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