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giovedì, dicembre 21, 2006

Un consiglio di Prezzolini, autodidatta non pentito

Consigli di un autodidatta agli studenti, agli ignari, ai semplici, ai sinceri verso se stessi (se ce ne sono e hanno il coraggio di manifestarlo)
  1. Non vi fidate mai interamente di nessun consiglio, di nessuna autorità, di nessuna storia estetica, di nessuna antologia e nemmeno di nessuna storia letteraria, compresa la mia. Ma questa vi servirà a farvene una vostra, mentre le altre cercano di precludervi da una vostra opinione. Vi dovete fare una vostra estetica, una vostra antologia. Prendete delle schede, fate degli appunti di ciò che vi piace o dispiace, e che più tardi potrete confrontare con quello su cui avete riflettuto, e cambiare correggendo, migliorando o peggiorando, non importa purchè nasca, o vi paia che nasca dal vostro intimo convincimento.

Giuseppe Prezzolini, Storia tascabile della letteratura italiana

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15 Comments:

At 21 dicembre, 2006 21:02, Anonymous Anonimo said...

Un invito a non lasciare la mente all'ammasso.

 
At 22 dicembre, 2006 00:57, Blogger Antonio Saccoccio said...

"Ammasso" è il termine giusto.
Si ricollega alla massa telecomandata che invade ormai il mondo.

 
At 22 dicembre, 2006 14:22, Anonymous Anonimo said...

..un ottimo consiglio, un'approccio critico che bisognerebbe tenere sempre presente, mentre s'impara solo a mandare a memoria nozioni e ripetere a macchinetta ciò che altri hanno pensato..

 
At 22 dicembre, 2006 16:36, Blogger Antonio Saccoccio said...

Beh, Prezzolini in questo è stato un grande. Unico.
La sua breve storia della letteratura italiana è uno spasso davvero!
E la cosa bella è che questo che ho riportato è il primo consiglio che fornisce a tutti i lettori.

 
At 22 dicembre, 2006 20:57, Anonymous Anonimo said...

What ever happened to peace love and understanding? All I see is news on How to have a more exciting relationship .

 
At 23 dicembre, 2006 12:37, Anonymous Anonimo said...

Buon Natale Antonio!

 
At 23 dicembre, 2006 13:45, Anonymous Anonimo said...

Buon Natale, Antonio.

 
At 23 dicembre, 2006 18:34, Blogger Antonio Saccoccio said...

Buon Natale, Folletta.
Buon Natale, Eremo.
Grazie per i vostri auguri.
Sotto il consiglio di Prezzolini ci stanno proprio bene! ;-)

 
At 23 dicembre, 2006 19:26, Anonymous Anonimo said...

Ciao Antonio, tantissimi auguri di buon Natale!! A presto! Armando.

 
At 23 dicembre, 2006 21:09, Blogger Antonio Saccoccio said...

Buon Natale anche a te, Armando.
a presto!

 
At 24 dicembre, 2006 09:24, Blogger maria said...

Buon Natale caro Antonio! Auguri anche a tutti i tuoi lettori ;-)

 
At 24 dicembre, 2006 11:19, Blogger Antonio Saccoccio said...

Grazie, Maria.
Auguri anche a te!
a presto!

 
At 24 dicembre, 2006 14:27, Blogger maje said...

Auguri superAntonio... buon natale e un anno nuovo ancora migliore...

 
At 24 dicembre, 2006 16:15, Anonymous Anonimo said...

Il grande Prez aveva inmparato il metodo delle schede dal suo amico Papini che era famoso per questo.
Se avesse avuto interent e le enciclopedie digitali Papini sarebbe stato il primo ad usufruirne per riempire la sua "sete del Tutto".
Tra l'altro anche Papini scrisse un a sua storia della letteratura originalissima e diversissima da uqelle che girano solitamente.
Ovviamente storncata dai soli noti perchè aveva percorsi e analisi inusuali.
Alla fine Prezzolini e Papini vogliono e sperano che ognuno si legga ciò che a uno più piace senza preclusioni e pregiudizi esterni.
Ognuno si faccia quindi la sua personale storia della letteratura che risponda alla sua individualità ed estetica senza sottostare ai "programmi" . Che dovrebbero essere riservati solo ai robot e ai PC.O achi vuole omologarsi.

Un caro saluto a tutti e buon Natale.

 
At 25 dicembre, 2006 18:21, Blogger Antonio Saccoccio said...

Grazie, maje.Un buon Natale anche a te. Sul nuovo anno non dubito che sarà straordinario!

Caro Andrea, le storie della letteratura, soprattutto per quanto rigurada il Novecento, sono fallimentari. Chi le scrive spesso non ha un minimo di prospettiva storica e finisce con l'accordare i propri favori ai più acclamati del momento. Quando tra 50 anni (anche per merito nostro) Papini avrà il giusto ruolo nella letteratura italiana, si renderanno conto dell'enorme errore commesso.
Per ora lavoriamo e non ci perdiamo d'animo.
L'arte alla lunga trionferà sulla grettezza e la retorica qualunquista.
Buon Natale!

 

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