L'artista al potere
Un'intuizione di Marinetti fu quella degli artisti al potere. Andrebbe meglio studiata questa idea del fondatore del Futurismo, perchè è tra quelle più interessanti sotto il punto di vista politico.
Parlando dell'impresa di Fiume Marinetti affermò:
"Gli artisti faranno finalmente del governo un'arte disinteressata, al posto di quello che è ora, cioè una pedantesca scienza del furto e della vigliaccheria.
[...]
Io credo che le istituzioni parlamentari siano fatalmente destinate a perire. Credo anche che la politica italiana sia destinata a un inevitabile fallimento, se non si nutrirà di questa forza viva: gl'ingegni creatori d'Italia, sbarazzandosi di queste due malattie italiane: l'avvocato e il professore".
Quanto di queste idee può oggi essere riutilizzato? Quando appare attuale l'idea di Marinetti?
Di sicuro la figura dell'artista al potere sembra essere un po' troppo romantica per i nostri occhi ultramoderni.
Di sicuro la figura dell'artista al potere sembra essere un po' troppo romantica per i nostri occhi ultramoderni.
Ma per il Net.Futurismo l'idea che la politica sia spesso un covo di vigliacchi senza qualità è ancora validissima. E soprattutto resta viva l'intuizione di affidare maggior potere ai creativi, ai creatori. Certo, non è il caso più oggi di parlare di Artisti (sarebbe ridicolo), ma di individui in grado di partorire idee nuove e geniali. Di quelli abbiamo davvero bisogno.
Antonio S.
Etichette: arte, artista, avanguardia, futurismo, net.futurismo, politica
15 Comments:
Solo e solamente VERITA', l'Italia ha bisogno di idee e creatori.
La nostra nazione, di queste figure ne è piena, ma la cultura presente, non fa altro che far impazzire, sclerare e fuggire queste menti fantastiche!
DURA E FORTE E' LA BATTAGLIA AL PRESENTISMO.
Dimenticavo.....
insieme all'avvocato ed al professore, ci metto anche il commercialista!
e i notai!
Certo, non è il caso più oggi di parlare di Artisti (sarebbe ridicolo)
questo!!!
nel net.futuro tutti saranno artis... pardon, creatori!!! anche i politici. per cui la distinzione diventerà puramente formale, oppure se vogliamo giocoruotare le parole, non saranno gli artisti ad andare al potere, ma saranno gli uomini al potere a scoprire il loro essere artisti
Caro Antonio, l'idea di Marinetti mi appare suggestiva, ma, al tempo stesso surreale. Secondo me, è fuori della realtà con la quale la politica deve fare crudamente i conti. L' Artista, se è artista vero, può avere sfolgoranti scintille di creatività che debbono essere passate all'esame di chi può fare uso di quella creatività, adattandola agli altri elementi presenti nella realtà del momento: opportunità politica, economica, socialità, risorse e mezzi di ogni tipo.
E' vero, come tu giustamente dici, che le condizioni del parlamentarismo italiano non consentono di rispondere adeguatamente ai bisogni della società, per l'abbondanza di talune categorie e l'insufficienza di altre per ottenere un giusto equilibrio.
Perciò, non ci starebbe male nei consessi la presenza di artisti all'altezza, in grado, cioè di dare il proprio contributo alla soluzione dei pratici problemi.
Ti saluto, aff.mo Gabriele.
amici net.futuristi sono con voi.
sono con lupippi e la lotta al presentismo
sono con gianni e l'invito ad essere tutti creatori
sono con gabriele e il suo sano realismo sempre venato di sincero idealismo
IO ODIO I BUROCRATI
ad futurum
antonio, mi spiace tanto, ma il futurismo nacque come movimento di rifiuto del decadentismo/simbolismo di fine secolo. il tuo netfuturismo è pieno di linee in comune con il decandentismo. se dovessi collocare cronologicamente il tuo movimento, lo porrei PRIMA di marinetti. e marinetti è morto da più di 50 anni.
superato dai superatori superati. boh, lo so che questo commento è sterile, che tu non cambierai idea, che non ti aprirai ad un dialogo (perché, scusami, temo che un certo livello di dialogo tu non possa raggiungerlo), etcetc, ma quando ho visto il piccolo minchione rimbaud che c'è in te urlare: IL POETA VEGGENTE SALVERA' L'UMANITA', mi sono sentito in dovere con me stesso.
grazie per avermi concesso questa comunione con il mio ego.
buonafortuna per il tuo passatista pre-futurismo :) spero che tu possa ottenere ciò che vuoi. sappi però che non ha valore ce non nella poesia, nell'illusione, nella follia.
caro anonimo,
fare il troll da 4 soldi come fai tu non ha davvero senso. se mi conoscessi meglio, sapresti che ho bastonato troll ben più insidiosi di te. se vuoi essere un buon troll, devi almeno essere dignitoso. sbragarti in questo modo non ti porterà a niente su un blog come il mio. prenderai bastonate come la presente. non sei mica sul blog di beppe grillo.
se ti senti frustrato dalle nostre idee, fattene una ragione. andremo avanti.
la tua irritazione ci piace molto perchè è la conferma che stiamo demolendo il presentismo.
ad futurum
p.s. prima di trolleggiare sui nostri blog almeno una letta rapida per informarti sul futurismo te la consiglio. sempre se vuoi fare il troll seriamente. altrimenti per te saranno sempre sonore bastonate.
e chiude con la FRASE perfetta scritta in marmo fatato a caratteri d'oro:
>sappi però che non ha valore ce non
>nella poesia, nell'illusione, nella
>follia.
[ - TUONO - eco - silenzio. orizzonte. per sempre]
... ma che cazzo vuol dire? cioè... almeno sintatticamente... forse è la grammatica di dio.
Caro Antonio, io penso che se un commento è sterile per lo stesso estensore, questi deve astenersi dal redigerlo.
L'argomento è talmente vasto che non basterebbero tanti libri e tante persone per trattarlo compiutamente.
Perciò non si può ridurre ad affermazioni apodittiche, ancor meno così, come fa l'anonimo, che sembrano moracoli dispensati dalla Sibilla
Ha stabilito, addiritura le epoche in cui il Futurismo può avere vita, definendo quelle passate, come passate, superate, abbandonate, in pratica negando la natura stessa del Futurismo che non è e non vuole essere di idee cristallizzate, ma di idee in continuo divenire.
Perché, il Movimento è aperto a tutto quanto può essere nuovo, futuro sulla base delle esperienze passate, analizzate, sviluppate e proposte per il FUTURO.
Mi fermo per confermare che per scrivere del Neo-Futurismo, non bastano libri, commenti ed altro, con un saluto affettuoso, Gabriele.
P.S. Volevo dire ORACOLO, NON MORACOLO. Di nuovo, Gabriele.
io non sono un anonimo. mi sono firmato e ho lasciato un url di riferimento, carissimo bastonatore.
:)
gianni, riprendendo quanto dicevi sopra, mi sono ricordato che nel nostro ultimo manifesto (e in tutte le pubblicazioni recenti) è presente ancora questa antinomia Artista/Creatore.
Ne parliamo in mailing list o in una SkypeNFC. Come puoi immaginare, è un nodo da valutare attentamente, anche in previsione dell'anti-conferenza di agosto.
adf
net-idioti
Pensavo in questi stessi giorni alla frase citata di Marinetti citata da Antonio. Sono contenta che l'abbia citata, e che l'abbia fatto, come è (credo) nel suo stile, in modo problematico e dialettico.
L'affermazione di Marinetti ha un'attualità nel senso che pone un problema che definirei di "risorse energetiche" rispetto alla politica.
La politica si è isterilita e in questo senso sta fallendo (tutti hanno notato, in campagna elettorale, come i programmi di schieramenti opposti coincidessero). Non è detto che la politica non possa rivitalizzarsi, ma, a mio avviso, non per le strade recentemente intraprese.
E in questo senso perchè l'arte (o l'artista) non potrebbe dare energia creatrice e vitale?
Non vedo, attualmente, pericoli da avvocati e professori: ma dalla volgaritù dell'ignoranza diffusa, del dilettantismo, dal confondere cultura con opinionismo.
Come al solito i post di Antonio fanno pensare.
Sì, Serena. Quello che volevo dire è che la politica ormai è attestata su posizioni di conservazione. Non ci sono più idee nuove, non osa più nessuno. Il futuro sembra già scritto e non da scrivere.
In questo senso la mentalità tipica dell'artista potrebbe, anzi può, essere una risorsa.
Non gli artisti al potere, quindi.
Ma la genialità e la brillantezza creativa di tutti gli uomini nuovi.
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