Un frutto del presentismo: gli errori ortografici
Ho detto già molte volte che il presentismo è peggiore del passatismo.
Il passatismo crede in qualcosa: nel culto e nell'adorazione del passato.
Il presentismo non crede a nulla, neppure al passato.
Ed ecco che mentre il passatismo perpetua la tradizione, il presentismo mortifica la tradizione senza riuscire a proporre nulla di alternativo e nuovo.
Ecco un esempio di presentismo tratto dal sito internet della nostra più importante compagnia di telefonia mobile : uno slogan pubblicitario che contiene un errore ortografico grossolano.
Questo è solo un esempio delle migliaia di errori ortografici che affollano i manifesti e gli spot pubblicitari.
Il passatismo non portava aria nuova, ma almeno conservava l'aria del passato. Questo presentismo inquina e ammorba anche l'aria del passato, ignorandolo. E non propone aria nuova.
Il passatista conosce la grammatica italiana, il presentista no. Il net.futurista va ancora oltre, perchè dopo aver appreso le regole, le abbatte per superarle.
Tra l'aria vecchia passatista e l'aria pestifera presentista noi scegliamo la prima. Ma sta già arrivando con noi l'unica soluzione: il violento vento igienico net.futurista.
Etichette: cellulari, grammatica, net.futurismo, ortografia, passatismo, presentismo, pubblicità, telefonini
5 Comments:
Caro Saccoccio, hai messo il dito in una piaga che ormai è talmente infetta che nessuno più si accorge persino della piaga. Le persone che lavorano nelle agenzie di pubblicità, dai copy ai creativi, sono giovani individui spesso laureati grazie a esami comprati e ignoranti per "background" familiare. L'ortografia deve essere propedeutica a ogni materia di studio o a ogni professione. Il mio professore di latino, al liceo, usava dare 2 alle versioni con errori di ortografia in italiano indipendentemente dalla bontà della traduzione.
In più, Saccoccio, c'è un'altra considerazione da fare: internet mischia, come mai è successo prima, classi sociali e culturali diversissime che erano fine a qualche tempo fa impermeabili l'una all'altra. Avresti tu mai avuto una relazione epistolare con qualcuno che fosse molto al di fuori della tua cerchia culturale? Io no. Oggi invece, con internet, tutto si mischia e tutto si amalgama in un osceno minestrone in cui le classi culturalmente alte hanno lo stesso spazio delle classi illetterate e con cui sono obbligate a dialogare. Questo porta a un fenomeno di rovesciamento della piramide culturale per il quale l'illetterato non diventa colto e in cui il colto è obbligato ad adattare il proprio linguaggio a quello degli illetterati. Ci sarebbe da scrivere libri su questo tema.
Scusa, ho sbagliato a firmare il commento. Questa è la mia firma vera
Carissimo Antonio, sottoscrivo pienamente quanto scrivi, e mi feremerei qui se non mi sentissi sollecitato da quanto annotato, nel suo commento, dal sig. "grillismi" o sig. "marinetti" (come lui stesso corregge) a esporre qualche mia considerazione.
1) Con la divisione e l'incomunicabilità fra classi sociali e culturali diverse, si torna agli anni del più retrivo e deprecato oscurantismo;
2) si chiudono le porte che isolano le classi, alcune pretendendo di essere depositarie del potere e del sapere: una inconcepibile, ottusa presunzione;
3)si sfelda la tua logica riprovazione della posizione dei "presentisti" che non tengono in considerazione gli insegnamenti forniti dal passato, a cui soltanto si possono attengere premesse per un sano Netfuturismo;
4) in sintesi, così si passa al "presuntuosismo" (neologismo coniato da un ignorante quale sono io)
Con tanta stima, Gabriele.
Caro Grillismi (poi Marinetti),
condivido con te la critica al presentismo ignorante.
Mi trovo però d'accordo con Gabriele (matariele) nel sottolineare che la possibilità offerta dal web di mischiare e amalgamare classi sociali e culturali differenti è un aspetto positivo e non negativo.
Se abbiamo ancora bisogno di queste divisioni per salvare la nostra cultura, significa che la nostra cultura è assai fragile.
Il Net-Futurismo, come è risaputo, spinge affinchè questo confronto continuo sia sempre più sviluppato.
Il nostro modello sociale è una rete, non la vecchia piramide.
Detto questo, i rischi della rete sono tantissimi. Qui dentro è pieno di gente che fraintende questa possibilità e pensa di poter trattare e parlare di tutto, pur non sapendo nulla.
Ma non è trincerandosi dietro la nostra presunta superiorità che risolveremo il problema.
Alla fine i conti tornano sempre.
Esempio. Il Net.Futurismo è aperto a tutti. Ma alla fine chi non ha i numeri si autoesclude, non riesce ad andare avanti. Riesce a seguirci solo chi ha l'umiltà e la consapevolezza dei propri limiti.
Di certo il presentismo può diventare anche presuntuosismo, come ben nota il nostro Gabriele.
un saluto ad entrambi
Grande post: insolitamente pensoso, ma con la salubre staffilata finale.
Non illudiamoci:il post non si ferma alla sottolineatura del grossolano errore anzi salta l'errore con l'asta!
Tra l'altro l'immagine voluta dalla pubblicità, con i corpi che si plasmano e modificano a formare il messaggio è davvero alienante: il corpo umano stesso diventa veicolo di un messaggio commerciale! Come dire: mi impadronisco del tuo essere e ti faccio dire quello che voglio!
Il post, inoltre non celebra la tradizione e il passatismo; le restituisce rispetto nella sua dimensione iconica.
L'ortografia è un mezzo e non un fine; un'idiota corretto rimane pur sempre un idiota, un insegnante che si "fermasse" (odio le virgolette, ma qui sono necessarie) all'ortografia non sarebbe un insegnante.
L'ortografia è la cartina di tornasole della sciatteria, del pressapochismo, della grafica invece della grammatica.
Il net-pensiero macina l'errore nella fucina collettiva e lo depura; il presentismo è invece una palude di reciproci consensi mediocri. Ma luccicanti.
Viva le idee!Luminose e istantanee
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