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venerdì, aprile 11, 2008

Futurismo russo, futurismo italiano e netfuturismo

I rapporti tra futurismo russo e futurismo italiano sono stati studiati da diverse angolature. Ormai tutti sono concordi nell'affermare che il futurismo italiano precedette quello russo. Come tutti concordano sul fatto che i futuristi russi diedero vita ad un'avanguardia con caratteristiche autonome rispetto ai "fratelli" italiani.
Il manifesto di Marinetti del febbraio 1909 già nel mese successivo era stato citato in Russia sul giornale Vecer ("Sera"). Burljuk, Kamenskij, Chlebnikov, Majakovskij, Livsic, anche se polemizzarono spesso con Marinetti, trassero dallo stesso numerosi spunti teorici e anche creativi. Sersenevic tradusse in russo i principali manifesti del futurismo italiano e dichiarò Marinetti l'ispiratore del suo gruppo, il Mezzanino di Poesia.
Durante il suo viaggio in Russia del 1914 Marinetti provò a fondare un'alleanza tra i due futurismi, ma i futuristi russi, che già erano divisi al loro interno, non erano intenzionati ad unire le loro forze con quelle italiane e misero l'accento più sulle differenze che non sulle affinità tra i due movimenti. Affermò Marinetti in quell'occasione:
"Noi abbiamo un nemico comune, il passatismo. Dobbiamo agire compatti... Il passatismo italiano e il passatismo russo".
E poi, nel corso di una discussione con Livsic, stupendosi per le divisioni presenti all'interno dell'avanguardia futurista russa:
"Non capisco perchè dobbiate litigare sempre! Possibile che non siate capaci di elaborare una piattaforma comune e di aprire un fuoco tambureggiante contro il nemico? Noi futuristi italiani abbiamo sacrificato i dissensi personali per amore della causa comune".

Molti anni dopo, in Al di là del comunismo (1920) Marinetti, che aveva ormai rinunciato alla creazione di un futurismo mondiale, scrisse con chiarezza:
Tutti i Futurismi del mondo sono figli del Futurismo italiano, creato da noi a Milano dodici anni fa. Tutti i movimenti futuristi sono però autonomi. Ogni popolo aveva o ha ancora un suo passatismo da rovesciare”.


A noi futuristi del XXI secolo non resta che completare l'opera iniziata un secolo fa da F. T. Marinetti. Grazie ai nuovi media, oggi è davvero possibile creare e diffondere il netfuturismo, un unico futurismo mondiale che combatta aspramente il provincialismo passatista che vive in ogni paese. Le resistenze sono tante, proprio come erano tante allora, ma oggi sono maggiori anche i mezzi a nostra disposizione. E' necessario unire tutti i movimenti anti-passatisti del mondo e diffondere il netfuturismo ovunque.

Antonio S.

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1 Comments:

At 15 aprile, 2008 11:01, Anonymous Anonimo said...

è tempo di rivoluzione.eroina del culto

 

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