LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

mercoledì, giugno 21, 2006

La cannabis non è una droga leggera

Continua la mia operazione-verità nei confronti delle cosiddette droghe leggere. Se nel post precedente ho appena accennato ai legami tra droghe leggere e depressione, oggi voglio trattare un argomento ben più specifico: la cannabis. Vi citerò semplicemente alcuni articoli che potete trovare comodamente sul web. Si tratta di studi scientifici che tutti dovrebbero conoscere e che invece i nostri politici (almeno alcuni) e i mass media colpevolmente ci nascondono.
Il testo che vi propongo è la relazione che il prof. Silvio Garattini, membro del Consiglio superiore di Sanità, ha presentato nel 2003 al ministro della Salute Girolamo Sirchia. La potete trovare sul sito del Ministero della Salute oppure su un sito molto conosciuto che si occupa di droga: Fuoriluogo.it. Leggete con attenzione. E legga anche chi già conosce il contenuto della relazione. La disinformazione che regna sull'argomento cannabis è vergognosa. I nostri ragazzi fumano "spinelli" pensando ad un gioco. E invece non si rendono conto che la cannabis è una droga che distrugge il nostro organismo.

LA CANNABIS NON E' UNA DROGA LEGGERA

La stampa e i mass-media sono stati molto solleciti nel propagandare ingiustificati appelli per l’utilizzo della cannabis, detto ‘spinello’, nel trattamento del dolore dei pazienti terminali mentre ha steso un inaccettabile silenzio su alcuni recenti lavori scientifici che hanno messo in relazione l’uso della cannabis con alcune malattie mentali. L’uso protratto della cannabis sembra capace di indurre attacchi psicotici in soggetti già predisposti e di esacerbare i sintomi di pazienti già diagnosticati come psicotici. Lo studio più citato in questo senso è stato realizzato su 50.000 reclute svedesi che sono state seguite per 15 anni e aveva stabilito che l’assunzione di cannabis nell’età dell’adolescenza aumentava in modo proporzionale alla dose il rischio di sviluppare schizofrenia. Nonostante le dimensioni dello studio permanevano tuttavia alcuni dubbi circa la possibile influenza di altri farmaci assunti nello stesso periodo di tempo e soprattutto la difficoltà di stabilire un rapporto di causa ed effetto essendo possibile che l’assunzione di cannabis fosse la conseguenza e non la causa della presenza di disturbi mentali. Per queste ragioni lo studio è stato ripreso con un periodo di osservazione più lungo. In breve i risultati sono stati confermati ed ampliati, dimostrando che solo la cannabis e non altri farmaci è responsabile della comparsa della psicosi e dell’aggravarsi dei sintomi; inoltre si è potuto stabilire che l’uso della cannabis è un fattore di rischio. Queste ricerche vanno viste alla luce di altri dati condotti su gruppi di minore numerosità, ma pur sempre significativi. Un gruppo di 4045 olandesi ha confermato i dati svedesi. Analogamente un gruppo di 1037 adolescenti in Nuova Zelanda è stato diviso in tre sottogruppi: un gruppo di controllo che non aveva mai usato cannabis, un gruppo che aveva assunto cannabis almeno tre volte a partire dall’età di 18 anni ed un gruppo che aveva iniziato all’età di 15 anni ed aveva poi proseguito. All’età di 26 anni sono stati eseguiti gli esami psichiatrici con risultati molto preoccupanti perché gli utilizzatori di cannabis mostravano più sintomi schizofrenici dei soggetti di controllo e l’effetto era più evidente negli adolescenti che avevano iniziato all’età di 15 anni. Studi pubblicati nel mese di novembre 2002 hanno affrontato anche il problema di eventuali rapporti fra consumo di cannabis e disturbi mentali non psicotici, ma riguardanti depressione ed ansia. In Australia, nello stato di Victoria, è stato seguito a partire dal 1992 un gruppo di 44 classi valutando a caso oltre 2000 adolescenti dell’età di 14-15 anni appartenenti ad una popolazione di oltre 60.000 studenti. I risultati ottenuti sono molto preoccupanti perché confermano una associazione fra l’uso della cannabis nell’adolescenza e la successiva comparsa di depressione ed ansietà. In particolare l’uso quotidiano dello spinello comporta un aumento, rispetto al non uso, di 5,6 volte dei sintomi di depressione ed ansietà entro un periodo di 7 anni. L’uso settimanale comporta invece un aumento del rischio di circa due volte. Mentre l’uso della cannabis è predittivo di successiva depressione ed ansietà, la presenza di depressione non è predittiva per l’impiego di cannabis. In altre parole non si cerca la cannabis perché si è depressi o ansiosi, ma si diventa depressi o ansiosi perché si usa la cannabis. [Qui in effetti bisognerebbe condurre altri studi, perchè a me risulta che molti adolescenti cercano la cannabis perchè sono depressi, ricavandone solo un peggioramento della depressione stessa. Un terribile circolo vizioso.]
Questi dati devono indurre ad una serie di riflessioni. Anzitutto si deve sfatare la convinzione largamente diffusa che lo spinello sia una ‘droga leggera’ ed in quanto tale rappresenti un’abitudine priva di conseguenze per la salute. E’ invece importante diffondere l’informazione riguardante i rapporti diretti fra uso della cannabis e lo sviluppo di problemi per la salute mentale: psicosi, depressione ed ansietà possono essere la tragica conseguenza della leggerezza con cui viene affrontata la pratica di usare droghe per scopi ricreativi. Il numero degli adolescenti che fuma lo spinello è in grande aumento. Nel gruppo di adolescenti più sopra citato il 60% impiegava cannabis almeno una volta alla settimana e ben il 7% almeno una volta ogni giorno. Un recente lavoro pubblicato sulla rivista dei medici americani (JAMA) ha destato ulteriori motivi di preoccupazione. Si è stabilito infatti che l’impiego di cannabis è un fattore di rischio per una successiva assunzionedi cocaina o di oppioidi. Si realizza quindi il pericolo che la cannabis faccia da veicolo per altri tipi di tossicodipendenza. Occorre perciò mettere in atto non solo adeguate strategie informative per i giovani, ma anche modelli di vita che permettano di evitare l’impiego di qualsiasi droga. Occorre sfatare l’impressione diffusa che l’assunzione di cannabis rappresenti un’abitudine di vita accettabile perché non avrebbe influenza sullo stato di salute. Poiché malattie mentali sono difficili da curare è urgente rafforzare gli interventi di prevenzione per rimuoverne le cause note. Occorre utilizzare l’esperienza acquisita nella lotta al fumo da tabacco per istituire iniziative capaci di evitare che gli adolescenti siano preda della catena criminale che ha interessi all’espansione dell’uso della cannabis.

50 Comments:

At 21 giugno, 2006 12:02, Blogger Antonio Saccoccio said...

Certo, la pubblico qui sotto. Comunque la puoi trovare anche ai link che ho citato nel post. ciao!
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Principale bibliografia di riferimento:
1) Rey JM & Tennant CC. BMJ 2002; 325: 1183-1184.
2) Patton GC, et al. BMJ 2002; 325: 1195-1198.
3) Zammit S, et al. BMJ 2002; 325: 1199-1203.
4) Arseneault L, et al. BMJ 2002; 325: 1212-1213.
5) Kandel DB. JAMA 2003; 289(4): 482-483.
6) Lynskey MT, et al. JAMA 2003; 289(4): 427-433.

 
At 21 giugno, 2006 15:05, Anonymous Anonimo said...

Ciao, mi capita spesso di leggere il tuo blog se non altro per confrontarmi con idee spesso diverse dalle mie. Per questo ti esprimo la mia esperienza ed il mio punto di vista.
Secondo me il vero problema non è l'uso, ma l'abuso, l'utilizzo continuato a quantità smodate. Ed è così per quasi ogni cosa.
Personalmente non fumo, non bevo, non assumo medicinali, eppure si, tuttora la mia canna ogni tanto non me la vieto. Non ho mai utilizzato niente altro perchè soltanto l'idea mi da ribrezzo. Non ho mai avuto problemi relativi all'utilizzo.
Non penso che legalizzare possa comportare un maggior numero di assuntori, perchè trovarne in giro è tutt'altro che difficile.
Il fatto è che ora il suo commercio è nelle mani della criminalità. Legalizzando e vendendo a prezzo di produzione la criminalità non avrebbe più incentivo ad occuparsi di questo mercato, e sicuramente si toglierebbe di mezzo un bel po' di gentaccia. Non me lo invento io, sono tesi riportate da molti microeconomi, e per niente campate in aria.
Poi c'è il problema di questa magnifica legge che compara me, utilizzatrice più che attenta e razionale, all'impasticcato o al cocainomane del sabato sera. Questo non mi sta bene, basta vedere in che stato di alterazione si trovano questi soggetti dopo ogni singola assunzione, nulla a che vedere con gli effetti della marijuana. Eppure, se mi beccano con un po' d'erba in tasca, rischio il ritiro di patente, del passaporto e di perdere il posto di lavoro, più l'umiliazione di dover andare a firmare in questura e di trovarmi davanti una serie infinita di psicologi. Nonchè l'essere marchiata a vita ed avere la reputazione rovinata. Andiamo, non sta in piedi: lo psicologo serve a quello che sentirsi "up" e socializzare deve farsi delle righe, non a me perfettamente integrata. E credimi, ce ne sono tanti nella mia stessa posizione.

Scusa la lunghezza, spero rispetterai la mia opinione.
Martina

 
At 21 giugno, 2006 17:13, Anonymous Anonimo said...

Ciao Antonio...
scegli sempre argomenti semplici e banali, vedo....
Sono d'accordo con te.
Niente non fà male al nostro corpo o alla nostra mente, neanche la Nutella, se si abusa.
E ci prendono in giro, tutti (politici, giornalisti, esperti, etc); non c'è nessuno che dice la verità su niente, sono tutte opinioni di comodo.
Non commento oltre, non ne vale la pena.
Baci, Sleepers

 
At 21 giugno, 2006 17:47, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao Martina.
Certo che rispetto la tua opinione, ci mancherebbe altro!
In realtà è evidente che se tu fumi ogni tanto non sei vittima degli effetti devastanti di cui parla l'articolo. Così come chi beve un bicchiere di vino al giorno non ha alcun sintomo negativo. Fumare ogni tanto è come mangiare ogni tanto cioccolata.
Quindi è fuori discussione.
Come vedi non ho parlato di legalizzazione, di proibizionismo e simili.
Infatti il vero problema è l'informazione. E' quella che manca. Una volta informati i ragazzi degli effettivi rischi a cui si va incontro assumendo cannabis, si potrebbe anche legalizzarla. Non sarebbe un problema.
Il problema invece sussiste oggi, perchè ancora moltissimi uomini politici e gran parte dei mass media continuano per ragioni di convenienza a nascondere la verità.
Allarghiamo i nostri orizzonti, non ci lasciamo dividere e strumentalizzare dai politici, come al solito. Qui il dibattito non è tra proibizionisti e antiproibizionisti. Qui la battaglia è tra chi vuole una società libera e sana e chi la vuole incoscientemente e pericolosamente malata.

cara Sleep, ci prendono in giro. E' proprio così. Come al solito, ci fanno parlare di quello che vogliono loro. Ma la nostra società, il nostro futuro a chi davvero interessa?

 
At 21 giugno, 2006 18:04, Anonymous Anonimo said...

Qualche volta ho il dubbio che non interessa neanche a noi stessi, perchè se non fosse così, non ci lasceremmo prendere in giro così facilmente.
Baci, Sleep.

P.S.
Parliamo di futilità:
1 - non riesco a inserire il banner di tocqueville o le foto perchè mi dice che sono di dimensioni maggiori a quello consentite. Come caspita si fà?
2 - c'è un tuo profilo, da qualche parte sul blog, che non trovo?

Nuovamente baci, Sleepers

 
At 22 giugno, 2006 11:41, Anonymous Anonimo said...

Buongiorno.
Sleepers

 
At 22 giugno, 2006 19:27, Blogger Bisquì said...

Ecco perchè tanti sinistri sono un pò strani! ;-)

Ciao, un saluto

 
At 22 giugno, 2006 19:46, Blogger Antonio Saccoccio said...

Infatti, Bisquì. Non capiscono che in fondo tutto questo si fa per loro. Per la loro salute. E anche per avere avversari un po' più lucidi. ;-D
Ciao!

 
At 23 giugno, 2006 19:29, Anonymous Anonimo said...

Ciao Antonio, innanzitutto grazie per la risposta.
In realtà, i problemi degli effetti dannosi e della legalizzazione sono più legati di quanto pensi, ed è su questo più che altro si snoda il mio pensiero (volevo metterlo nell'altro commento, ma poi sarebbe saltato fuori un tema! Era lungo abbastanza!). Quanto circola ora è molto diverso da quanto girava “una volta”, il punto focale è il contenuto di principio attivo per dose: la marijuana e l’hashish hanno un contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) normalmente 3 o 4 volte superiore rispetto a quanto girava anni fa, se non di più. Mettiamoci che la coltivazione modernizzata ha introdotto l’uso di diserbanti, la selezione… servirebbe un controllo, che ovviamente per come stanno le cose non ci può essere...
In Italia, in Europa, e generalmente nel mondo si è sempre fatto uso/abuso dei derivati della canapa. E in passato non ha creato problemi devastanti. Vero è che ora è da tenere in considerazione il fatto che appunto vi è una maggior presenza di principio attivo e questo potrebbe (per alcuni soggetti a rischio) creare problemi a livello psichico. Non lo negano nemmeno gli antiproibizionisti nel loro sito.
Vera è però anche l’efficacia contro il dolore (perché riempirsi di antidolorifici chimici?), vero che il prodotto è d’aiuto ad esempio nei casi di anoressia.
Sono d’accordo con te sul bisogno di dare una maggiore informazione, purché come sempre non si finisca nella demonizzazione selvaggia. Come ti ho detto bisogna tenere distinte sostanza e sostanza, uno se ne rende conto frequentando certi locali e vedendo come si comporta la gente sotto effetto di cocaina o pasticche ed acidi di vario genere, tutte sostanze eccitanti (la cannabis invece non è un eccitante). Ti assicuro, ne ho viste di tutti i colori. Perché al di là della salute (quello è un problema “personale”, escludendo il costo che ricade sul s.s.n), il vero problema è per gli altri che si possono trovare di fronte questi soggetti alterati (e purtroppo parlo per esperienza, non per saccenza, personalmente non avrei voluto saperlo).
E poi, ok all'informazione, ma... prendi il caso del tabacco: reputi che le scritte inquietanti ora presenti siano servite tanto come deterrente? E così, anche le conferenze fatte ad esempio nelle scuole (e tu dovresti saperlo bene)? No, in realtà non è cambiato nulla di nulla, a fumare meno sono soltanto i "saltuari" ovvero quelli della sigaretta al sabato sera nel pub, visto che ora non si può più fumare quasi da nessuna parte. La quantità di chi inizia è stazionaria. La percentuale di chi smette è più legata alla comparsa di sintomatologie legate all'utilizzo prolungato o anche per questioni economiche che per la lettura rivelatoria di qualche dossier...
Sai allora cos’è che secondo me manca davvero? Secondo me a mancare davvero è una cultura “del limite”, vale a dire sapere fino a dove si può arrivare e conoscere la linea da non valicare. In un mondo sempre più competitivo, di supereroi e falsi miti è questo che manca davvero. E questo credo che discenda più che altro dall’intelligenza e dalla maturità delle persone. Ma per questo non ho ricette, è un sistema troppo grande.
Ciao e scusami se mi sono dilungata anche stavolta!

Martina

 
At 24 giugno, 2006 08:51, Anonymous Anonimo said...

Male o non male ho "studiato" effetti su amici che dopo anni di uso quasi quptidiano non hanno nulla, e devo dire che per gli adolescenti i pericoli e i rischi di salute venturi non fanno presa come non lo fanno gli altrettanto gravi danni delle sigarette. Non fumo perché a 15 anni ho provato e non mi ha fatto nulla, meglio un bel bicchiere di vino per togliere qualche freno della timidezza. Detto questo, la vera scelta l'ho fatta quando dopo la strage di Capaci invitarono nel nostro liceo il giudice Caponnetto e fece un discorso contro la mafia dicendo che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa contro la mafia, a partire dal non comprare il fumo. Nell'età degli ideali, di manifestazioni, mi è bastato questo. Penso che si dovrebbe puntare a questo: ma che andate a fare alle manifestazioni per la legalità, contro il terrorismo, contro la mafia se poi fate affari e ingrandite le trame di questo antistato? Molti non ci pensano, questo capitolo di grande educazione civica nell'età in cui si pensa di poter cambiare il mondo (e un pò in fondo si può) penso sia molto più efficace di mille articoli ...

 
At 24 giugno, 2006 08:53, Anonymous Anonimo said...

Ho scritto 10 penso in 3 righe, sono senza caffeina (ma questa mia dipendenza un'altra volta..)

 
At 24 giugno, 2006 11:46, Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti.
Io vorrei spezzare una lancia in favore dei ragazzi o delle persone che fumano canne. Molti pensano, presi dai pregiudizi, che tutti quelli che fumano sono DELINQUENTI o che lo diventeranno di sicuro. Le persone che conosco e alle quali ho domandato perché fumano mi hanno risposto che "La canna ti fa viaggiare". Quindi per loro é una fuga da questa realtà perché cercano conforto in un mondo in cui non si sentono giudicati.
Vorrei dire, inoltre, che non sono i figli degli altri o gli amici degli altri che fumano ma le persone che ci stanno più vicino. Allora vogliamo parlare di più con queste persone che potrebbero essere i nostri figli, il nostro ragazzo o la nostra ragazza? E magari dir loro che non é il mondo che fa schifo ma le persone che ci abitano e con le quali coesistiamo.

Cius.

*Manuela*

 
At 24 giugno, 2006 12:26, Blogger Antonio Saccoccio said...

Rispondo globalmente agli ultimi interventi (Martina, Steppe, Manuela), altrimenti mi ripeterei. Ringrazio tutti per aver espresso le vostre opinioni. Ora vi chiarirò la mia.
Sono ovviamente d'accordo sul discorso civico (steppe). Ma non basta. Qui quello che c'è in gioco è molto molto molto più importante. Qui è in gioco il futuro della nostra società. E' innegabile quello che dice Manuela: chi fuma vuole "farsi un viaggio". E' qui che sta a mio avviso il problema. Di fronte ai problemi, alle difficoltà, non si può evadere, non si può fuggire in un altro mondo. Tutto questo è altamente diseducativo. Il soggetto che non riesce ad affrontare i problemi e la durezza della vita e fuma cannabis, avrà un risultato pericolosissimo. Assumendo cannabis non avrà più forza di prima, ma meno. E qui che sta il legame con la depressione. La cannabis non ci fa diventare più forti di prima, anzi. Gli effetti della cannabis non sono eccitanti (come dice Martina), ma deprimenti. Quindi questo viaggio rischia di essere un circolo vizioso. Più mi sento debole, più fumo, più mi sento depresso, più non trovo motivazioni nella realtà, più trovo sfogo con il fumo in un mondo altro.
E' questo il problema che vedo. I nostri ragazzi non sono più abituati al sacrificio, non sanno lottare, sono molli. Le droghe rappresentano la comoda via d'uscita a questa incapacità di vivere pienamente. E non venite a raccontarmi che quelli che fumano cannabis sono ragazzi maturi. Non può essere. Chi è maturo non vuole perdere un attimo della propria vita, non vuole lasciare il cervello in balia della cannabis neppure per un istante. Si può provare una volta, per curiosità. Ma per chi è davvero padrone della propria esistenza non ha senso andare oltre quella curiosità.
Chi è vivo, vive in questo mondo. Non viaggia altrove facendo uso di droghe. Il nostro viaggio è qui. Solo nel pieno possesso delle nostre capacità mentali siamo pienamente uomini.
Se vogliamo che i ragazzi diventino uomini e non larve, diciamo un "no" convinto a tutti i tipi di sostanze che possano alterare il nostro equilibrio psichico. La depressione è la malattia del nostro secolo. Se vogliamo combatterla efficacemente, cerchiamo di responsabilizzare ogni individuo in qulunque modo. Ogni distacco dalla realtà è in questo senso pericoloso. Una società depressa non può essere sana.
Non credo, è ovvio, che le persone che fumano cannabis siano delinquenti. Ma credo che non abbiano ancora scoperto veramente la bellezza della vita.
Come vedete, dal mio punto di vista non è in gioco l'educazione civica, non il traffico di droghe, non un malessere occasionale. E' in gioco la nostra vita. Il nostro futuro.
ciao a tutti!

 
At 24 giugno, 2006 14:19, Anonymous Anonimo said...

Ma... scusa eh... ma te la sei mai fatta una canna? Perchè l'idea che chi se le fa sia un poveraccio debole-depresso-immotivato che vuole scordarsi il mondo e fare un viaggio (mah!) è abbastanza fuorviante. Io posso assicurarti di aver fumato assieme a tante persone, e... boh, non ce n'è una che rientri nella tipologia di cannaiolo illustrato qui sopra!
Se uno pensa che l'effetto sia "il viaggio", beh, è fuori strada. Io, dopo, mi sento solo più rilassata, come dopo un paio di bicchieri di vin rosso ma più lucida.
Mi sono capitati periodi in cui lo facevo di più ed altri in cui meno (questo è uno di quelli in cui lo faccio appunto "ogni tanto"), ma mica legati alla depressione. Ad esempio, ho subito un'operazione dopo la quale mi hanno riempita di antidolorifici, e quello credo sia stato il periodo in cui l'ho fatto di più: piuttosto di spaccarmi il fegato con pastiglie di schifezza chimica una dopo l'altra, mi facevo la mia canna.
"I nostri ragazzi non sono più abituati al sacrificio, non sanno lottare, sono molli" qui concordo. Ma dire che è questo che li porta a farsi le canne è a dir poco un azzardo... perchè sono altre le sostanze che fungono da rimedio a quella sensazione d'inerzia o di scoraggiamento, e ben più pericolose. Mica la cannabis... non è un attacco, ci mancherebbe, ma forse una precisazione riguardo a tanti (troppi) luoghi comuni in materia.

Martina

 
At 24 giugno, 2006 14:27, Blogger Antonio Saccoccio said...

Martina, se tu fai uso della cannabis come antidolorifico è un altro discorso. E' abbastanza evidente che con quello che dicevo non c'entra nulla. Non parlavo dell'uso farmacologico di queste sostanze, mi sembra chiaro.
Quindi non sentirti attaccata, perchè:
1. nel tuo caso non c'è legame tra uso di cannabis e depressione;
2. sostenere quello che sostengo io non significa attaccare chi "si fa una canna", ma aiutarli a trovare la giusta via.
ciao

 
At 24 giugno, 2006 14:58, Anonymous Anonimo said...

Ma no, stai tranquillo, io non mi sento attaccata. Semmai, poteva essere preso per acido il mio commento e, come ho detto, non volevo sembrasse un attacco. :D
Ma come ti dicevo, non parliamo per luoghi comuni. E' troppo semplice. E sbagliato.
Detto ciò, come si trova la giusta via? Per me, ripeto, il problema vero è la mancanza di un'idea di "limite". Anche io sono alla ricerca di una soluzione per questo... e per questo mi piace confrontarmi, alla ricerca dell'Idea.
Martina

 
At 25 giugno, 2006 17:18, Blogger Antonio Saccoccio said...

Martina, vuoi una mia idea?
Informare attraverso campagne pubblicitarie di impatto.
In pratica sai cos'è che spinge i giovani a drogarsi? Il fatto che non sia ritenuto stupido farlo, anzi!
Bene, se noi riusceremo a far capire ai giovani che drogarsi è stupido, avremo risolto il problema. Quale adolescente è disposto a fare una cosa giudicata da tutti stupida?
Il problema è che invece oggi drogarsi non è ritenuto stupido, anzi per molte persone in vista (del mondo dello spettacolo soprattutto) drogarsi è simbolo di emancipazione. E allora il giovane si droga anche per sentirsi alla moda.
Questa mentalità è a dir poco barbara. Vogliamo sradicarla?
Diciamolo CHIARAMENTE ai nostri ragazzi: drogarsi è da stupidi.
L'unica informazione che recipisce l'adolescente è di carattere morale. Ben venga l'informazione scientifica, ma solo se seguita da messaggi di forte impatto morale.
ciao

 
At 25 giugno, 2006 23:13, Anonymous Anonimo said...

Antonio, sei veramente da ridere.
Appena qualcuno ti dice che l'articolo non è aderente alla realtà vissuta tu stai lì a dire che l'articolo si riferisce ad altre realtà.
Vuoi fare qualcosa di utile ? Fai un articolo del genere sull'alcool e finiscila con i titoli da scoop tipo "la cannabis non è una droga leggera" perchè altrimenti ti potrei chiedere dov'è che la equipari all'eroina o al crack (che fanno danni neurologici percepibili tramite TAC già dalla prima assunzione).

 
At 25 giugno, 2006 23:23, Blogger Antonio Saccoccio said...

Contezero, ti avverto che qui non sei da daw. Io non accetto i troll. Si parla e si discute seriamente.
Avrei troppo buon gioco a risponderti che sono i tuoi interventi ad essere risibili. Ma non lo faccio, perchè mi lascerei trollare da te.
Ti dico semplicemente almeno di informarti. Quello non è un mio titolo da scoop, ma è il titolo della relazione del prof. Silvio Garattini.
Dell'alcool parlerò sicuramente. Ma se tu avessi letto i miei post precedenti, questo lo sapresti.
Altra cosa: nessuno ha equiparato la cannabis all'eroina.
Per concludere: il post l'hai letto almeno?

 
At 25 giugno, 2006 23:38, Anonymous Anonimo said...

Per me non dovrebbe esistere distinzione tra droghe leggere e pesanti. La droga fa male ed è socialmente inutile.

 
At 25 giugno, 2006 23:42, Blogger Antonio Saccoccio said...

Giusto, Siro. E' così semplice!
Ma alcuni politici insistono nell'alimentare il mito delle droghe leggere. Mi chiedo: per quale motivo? Forse per accattivarsi le simpatie dell'elettorato abituale consumatore di droghe?

 
At 25 giugno, 2006 23:46, Anonymous Anonimo said...

L'ho letto fino ad un certo punto, poi scadeva nelle ovvietà.
Quanto al paragone ti chiedo semplicemente: se l'eroina è una droga "pesante" la cannabis, che non è una droga "leggera" cos'è ? una droga "media" ?

Quanto ai vari dati hai sicuramente portato un ottimo esempio, peccato che sulla cannabis ci siano decine di studi (da entrambe le parti) e che se alcuni la condannano come "droga pericolosa" altri l'assolvono dichiarandola sostanza innoqua o addirittura utile.

Troverai nel sottobosco di internet tutte le tesi sull'una e sull'altra parte, ognuna corredata con appositi link e biografie.

Nella pratica, stringendo:

Il sale se preso prolungatamente ed in dosi troppo elevate porta a problemi cardiocircolatori, e si è visto che chi fa uso di sale ed è predisposto all'ipertensione ha una maggior probabilità di avere un infarto.

Cioè: dosa bene i termini, tutto è una droga e tutto fa bene o male, a seconda delle dosi.

PS: Per non essere un troll cosa dovrei fare ? Finire tutte le frasi con "Prima se ne vanno (virgola) meglio è!" ?

 
At 26 giugno, 2006 00:05, Blogger Antonio Saccoccio said...

Conte, sai benissimo quando fai il troll! L'ultimo tuo post non era da troll. Quando invece dici "Antonio, sei veramente da ridere" fai il troll, perchè provochi semplicemente senza apportare nessun elemento utile alla discussione.

Per entrare nel merito, ti dico che conosco qualche studio.
Qui non si vuole aprire una discussione infinita sui vari studi. Si voleva sancire un principio generale.
Riconoscere che la cannabis fa in qualche modo male, che fumarla non è costruttivo per i giovani.

 
At 26 giugno, 2006 00:11, Anonymous Anonimo said...

Per i giovani non è costruttivo neanche l'onanismo, ma lo fanno tutti lo stesso (siamo sul 90% secondo stime prudenziali).
Il "principio generale" lo stai affermando tu in base a concetti personali tuoi visto che non mi pare che ci siano prove che dimostrino la pericolosità dell'uso di cannabis in dosi minime e non prolungate nel tempo e che anche queste relazioni sono estremamente vaghe (non è spiegato, ad esempio, COME la cannabis provocherebbe gli effetti collaterali, il tutto è assimilabile ad un assunto su base statistica).
Fammi un parallelismo fra l'uso di cannabis e l'uso di superalcolici, visto che sono le due cose vanno di paripasso.
Nel periodo di diciamo tre anni, con un uso abbastanza pronunciato quale dei due provoca danni riscontrabili clinicamente ?

 
At 26 giugno, 2006 00:15, Anonymous Anonimo said...

O meglio, visto che sono stato poco chiaro...
Hai qualche documento o studio che provi che l'assunzione prolungata del principio attivo della cannabis provoca mutamenti patogeni nell'organismo ?
Sia chiaro, non prove statistiche, prove riscontrabili tramite TAC, tramite esami chimici e via dicendo.

 
At 26 giugno, 2006 00:29, Blogger Antonio Saccoccio said...

Conte, è evidente che io non sto parlando di assunzione in dosi minime e non prolungate nel tempo. Suvvia! Sto parlando di chi si rifugia nella cannabis, iniziando un pericolosissimo circolo vizioso.
Se uno si vuole togliere uno sfizio ogni tanto, non è pericolosa la cannabis, lo sappiamo tutti!
Dell'alcool già ti ho detto e sono d'accordo con te. E' molto molto pericoloso. E andrebbe fatta una campagna a tappeto per evitare un così alto tasso di alcolisti... presto parlerò anche di questo.
Ti ripeto, ho citato un documento piuttosto emblematico. Non sono un tecnico, non sarei mai in grado di condurre una discussione scientifica. Nè ho intenzione di lasciarmi guidare dagli altri.
Parlo solo di quello di cui mi sento competente.

 
At 26 giugno, 2006 14:33, Anonymous Anonimo said...

"dobbiamo fare qualcosa", "dovrebbero impedire..." etc.
con tutto il rispetto trovo mortificante questo atteggiamento. leggendo il manifesto "neo-futurista" è evidente che si proponga un modello di società, un modello di uomo, un modello di pensiero. tutto legittimo, per carità, l'errore sta nell'imposizione (in quei dovrebbe, in quesi bisogna), e da questo post si evince benissimo. lo stato moderno si fonda, tra gli altri suoi cardini, sulla libertà individuale, e in italia siamo già abbastanza indietro su questo fronte (niente eutanasia, niente testamento biologico, niente pacs). questa "rivoluzione dello spirito" non può essere invadente, può attenere invece la morale individuale. perciò se convinci qualcuno a non bere e a non fumare fai anche un'opera buona magari, ma se poni il discorso in termini di "si dovrebbe" riferito alla collettività, allora travalichi i confini della libertà dei moderni, fondamento della democrazia (e del liberalismo, al quale -leggo- ti senti di appartenre

 
At 26 giugno, 2006 16:34, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sostiene Proudhon,
ti rispondo con piacere perchè citi termini a me cari e su cui si fonda una parte importante del mio pensiero. Tu hai parlato di rivoluzione dello spirito e morale individuale e quindi non posso non risponderti.
In realtà non riesco a capire dove tu possa scorgere un'imposizione in quello che dico.
Non ho mai pensato di imporre le mie idee. Le dico, con forza e convinzione perchè le ritengo valide. Ma non ho mai pensato di imporle ad altri. Tutto è legato a quella morale individuale che tu giustamente citi. Punto proprio tutto sulla rivoluzione dello spirito.
Ho visitato il tuo blog e mi sembri una persona ragionevole (anche se magari non condivido tutto quello che dici).
Quindi ti invito a citarmi i punti in cui credi che io abbia voluto imporre con la forza il mio punto di vista.
ciao

 
At 26 giugno, 2006 19:04, Anonymous Anonimo said...

Che delusione! Siamo veramente una massa d'imbecilli! Non ho creduto alla vittoria dei SI neanche per un minuto, ma così....
Abbiamo quello che ci meritiamo, devo dire a questo punto. I nostri modelli culturali sono Veltroni Bassolino, Rutelli, Prodi,Fo, Rame....e compagnia cantando...Che schifo. Dice bene Speroni (che non è certo meglio di chi ti ho citato).
Ciao, Sleepers

 
At 26 giugno, 2006 20:03, Anonymous Anonimo said...

Antonio, il quindicenne medio della morale se ne strafrega alla grande.
Fumare sigarette è stupido perchè uccide ed è oltremodo stupido anche su un piano strettamente fisico (puzza, rovina i denti, costa molto e non "soddisfa" nemmeno tanto). Quale adolescente non lo sa? Lo sanno benissimo, e glielo hai detto in tutti i modi. Eppure guardati attorno...
Il moralismo non paga mai... quantomeno applicarlo su soggetti nell'età della "trasgressione".
Campagne pubblicitarie sulle droghe ce ne sono state molte, ed anche molto aggressive (soprattutto all'estero). A quanto sono servite? A nulla.
Allora, siamo razionali.
Farsi le canne, se va male, ti fa venire sonnolenza e tosse. Sulla lunga distanza, usando l'erba in maniera massiccia, non credo faccia più male di fumare normali sigarette.
Farsi di coca spacca letteralmente il cuore. (è assodato! E alla fine dell'effetto ci si ritrova in uno stato di "down" depressivo tremendo)
Farsi di paste brucia letteralmente i collegamenti neuronali.(è assodato! E alla fine dell'effetto ci si ritrova in uno stato di "down" depressivo tremendo)
E allora, basta con la storia di mettere tutto sullo stesso piano. Per qualcosa di POTENZIALMENTE ma non SICURAMENTE vero, peraltro. Poi, se sospettiamo dei politici, perchè non sospettare anche della veracità di queste ricerche e degli intenti di chi le ha finanziate? Già che ci siamo...

Come detto da Contezero, "eroina o crack fanno danni neurologici percepibili tramite TAC già dalla prima assunzione". Vuoi condurre una campagna veramente shoccante? Per queste sostanze lo puoi fare, mostra ai ragazzetti gli esami clinici!
Vuoi fare una campagna shoccante nei confronti dell'alcool? Mostra le condizioni del fegato di uno che ha abbondato.
Ma per le canne, è impossibile. Non c'è nulla di tangibile, solo opinioni di presunti esperti e pure in contrasto fra loro. E' più facile dimostrare il nesso di causalità fra alcune patologie e l'abuso di sale o di nutella, vedi l'infarto e il diabete!
Insomma, l'erba (se proprio vogliamo) è il male minore.
E' altro su cui si deve orientare la propria azione, coca e paste. Di queste c'è piena certezza sugli effetti negativi. E troppa disinvoltura nell'utilizzo. La dipendenza generata è completamente diversa. La clientela e ciò che essa cerca in esse sono differenti, che si tratti di maggior "brillantezza", efficienza o stati allucinatori.
Concludendo, dal mio punto di vista bisognerebbe dire che:
- si può fare QUASI tutto, chiaramente moderandosi (altrimenti non è nemmeno più un piacere ma diventa un obbligo)
- alle canne ci si può arrivare, ma non si deve andare oltre (dimostrando, dati alla mano, il perchè dell'affermazione, non lasciandola campata in aria... le prove che il resto faccia davvero male le abbiamo).
- il tuo bicchiere di vino te lo puoi fare tranquillamente, anche due, ma non ridurti spolpo ogni sera solo "per divertimento" o prassi (se per circostanze capita di alzare il gomito, può succedere... ma fai guidare altri)
- usa la testa e prova a ragionare sulle scelte che fai, valutando sempre pro e contro, costi e benefici (concetto economico del "margine", ma applicabile in qualsiasi ambito della vita!)
- soprattutto, resta lucido, e non rischiar di far pesare le tue scelte sugli altri (il 90% delle risse nei locali notturni scaturisce da qualcuno poco lucido che va a rompere le scatole a qualcun altro... come, purtroppo, molti incidenti stradali in cui si rischia che vengano coinvolti terzi)

Ah, è ben difficile che qualcuno trovi rifugio nella cannabis... I suoi effetti non sono proprio quelli della sostanza-rimedio per il mal di vivere, per quanto ci vogliano convincere. Chiunque abbia fumato almeno una volta lo sa bene che effetti ha e può mettere in discussione questa tesi!
Non concorderai, ma il mio pensiero grosso modo è questo. Detto questo, è d'obbligo che se per caso un giorno ci si incontrerà, te ne porterò un po'! ;-)
Martina

 
At 26 giugno, 2006 21:37, Blogger Antonio Saccoccio said...

E invece, cara Martina, sono quasi completamente d'accordo con me.
Ti preciso però alcune cose.
Mi sembra ovvio che non ho parlato di eroina e cocaina proprio perchè tutti concordano sulla pericolosità di queste droghe.
Non tutti concordano invece sulla pericolosità della cannabis.
Il fatto che faccia meno male delle altre, non ci può spingere ad accettarla come innocua.
Certamente fa male anche l'abuso di sale, ma mi sembra che ci martellino costantemente su questo! Anzi direi che sul lato alimentare il salutismo in Italia abbia raggiunto punte da record!
La stessa cosa non è per la cannabis, e di questo mi meraviglio.
E mi sono preso la briga di scrivere questo post, proprio perchè voglio andare contro il pensiero comune, e voglio svelare qualcosa di poco comprensibile.
Perchè non c'è adeguata informazione sulla cannabis? e sull'alcol? Perchè sono costretto a scrivere questi post?
A proposito del 15enne che se ne frega della morale, sai cosa ti rispondo?
Il 15enne se ne frega, perchè vede che gli adulti se ne fregano.
Iniziamo a comportarci in modo moralmente accettabile, poi vedrai che i modelli dei ragazzini non saranno più calciatori analfabeti e cantanti falsamente trasgressivi.
Comportiamoci da veri uomini, e non da smidollati. Vedrai che i nostri ragazzi apprezzeranno tutto questo. E svilupperanno presto anche loro un senso morale.
ciao!

Sleep, no! Veltroni no. Abbi pietà! Comunque con il 53-54% di affluenza era inevitabile questo risultato. Sopra l'80% avrebbe vinto sicuramente il SI. Italiani rammmolliti! ciao!!

 
At 26 giugno, 2006 22:07, Anonymous Anonimo said...

ti ringrazio per l'interessamento e la risposta. cercherò di spiegarti il "dubbio" che mi hai fatto sorgere.
apprezzo molto che tu ribadisca il concetto di libertà e morale individuale, eppure io colgo questi concetti in contraddizione con quanto ho letto fin'ora sul tuo blog: potrebbe essere un problema di interpretazione (di una mia erronea interpretazine), ma cercherò di spiegarti dove colgo queste contraddizioni. sono andato a sfogliare gli archivi del blog, e ho trovato emblematico il commento alle dure parole di ratzinger sulla dittatura del relativismo e altri simili: quando affermi che il relativismo rischia di affermarsi come verità assoluta e che bisognerebbe mettere "in dubbio il dubbio", commetti in primis un errore metodologico nel definire il relativismo (sarebbe impossibile riassumere in questo commento, per cui ti invito a leggere il post sull'asimmetria tra falsificazione e verificazione sul mio blog o se l'hai fatto di riferti ad esso per capire cosa intendo); in secundis cadi in contraddizione (sempre dal mio punto di vista, ovviamente) con la tua auto-definizione di relativista. e questo è assai curioso, però effettivamente ti devo dare atto che in nessuno dei tuoi post si manifesta un atteggiamento effettivamente non liberale, ma d'altro canto anche solo sull'informativa sulle droghe leggere traspare qualcosa di più che un semplice "elemento per il dibattito" sulal materia, tant'è vero che la volontà di "evitare l'impiego di qualsiasi droga", per quanto tu non la voglia applicare attraverso lo stato ma attraverso la rivoluzione spirituale (e questo ti fa assolutamente onore), contiene in sé un giudizio di valore sulle droghe, connotandole di un "mostro interno" che le rende malevole, quando invece, come diceva gaber, i mostri li abbiamo dentro noi.
ad ogni modo un saluto e un ringraziamento per lo spunto di dibattito

 
At 26 giugno, 2006 22:44, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sostiene Proudhon,
grazie a te per gli spunti validi e interessanti. Intanto ti dico che ho segnalato il tuo ultimo post su Razblog.org, di cui sono uno dei redattori. Ti risponderò presto sul tuo blog nel merito dell'argomento. Scusami, ma ho poco tempo a disposizione e il tuo post merita una riflessione non frettolosa.
Per il resto ti dico in breve.
Penso che tu possa notare delle contraddizioni perchè ovviamente mi conosci poco e il senso delle mie parole può essere male interpretato (come spesso capita sui blog). Sono convinto della necessità di essere relativisti, ma visto come viene interpretato nella nostra società lo giudico assai pericoloso. Per molti il relativismo è la scusa per fare tutto e il contrario di tutto. Questa mi sembra una cosa barbara. Altro che relativismo!
Insomma, se questo è il relativismo, allora meglio lasciar perdere! E in questo sono d'accordo con papa Ratzinger, che di tutto questi si è ben accorto.
ci sentiamo presto
ciao!

 
At 26 giugno, 2006 23:17, Anonymous Anonimo said...

sotto questo punto di vista, avrai allora sicuramente notato nel mio post il paragrafo che parla appunto del relativismo assoluto che è ciò che tu paventi. ho capito che intendi e come hai detto l'argomento merita una discussione approfondita. sicuramente continueremo a parlarne, mi fa molto piacere.
per il resto ti ringrazio molto degli apprezzamenti, a presto!

 
At 26 giugno, 2006 23:34, Blogger Antonio Saccoccio said...

Certo, ho visto che hai parlato del "relativismo assoluto". Tutta lì si gioca la partita. ;->
ciao!

 
At 27 giugno, 2006 14:22, Anonymous Anonimo said...

che minchiate che scrivi...

oh, gli esperimenti fatti su modelli murini hanno dosaggi che partono dai 5mg/Kg intraperitoneali di delta9.

sono dosaggi da elefante e basta pensare a quale sia la LD.

purtroppo l'ignoranza,o malafede, c'è anche da parte degli studiosi che sono anche bisognosi di fondi.

 
At 29 giugno, 2006 15:18, Anonymous Anonimo said...

ciao antonio

hai ragione, la cannabis non va sottovalutata. parlo per esperienza personale: soffro di attacchi di panico e la causa scatenante o, come l'ha definita una psichiatra, il motivo della slatentizzazione della patologia (perchè di patologia tarttasi)è stata appunto una canna troppo forte.premetto che non ho mai abusato delle canne, fumavo ogni tanto, comunque nOn voglio dilungarmi sull'argomento, non è questo il momento nè il posto, forse sarebbe capitato comunque..ma adesso vedo con molta più lucidità le cose e la vita...il mio atteggaimento è cambiato e la verità è che è necessario chiamare le cose con il prorpio nome: leggere o pesanti rimangono droghe!

Sofyshokking!

 
At 29 giugno, 2006 15:50, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ciao Sofy

mi dispiace per i tuoi attacchi di panico. Ho conosciuto anch'io tanti ragazzi che ne soffrono e quasi tutti fumavano cannabis. E' difficile stabilire i rapporti di causa ed effetto tra l'uso della cannabis e la depressione, fatto sta che è innegabile la relazione tra loro.

Ti ringrazio per la testimonianza. Qui si continua a non capire che drogarsi è un male. E la cannabis è una droga.

ciao e a presto

 
At 30 giugno, 2006 18:46, Anonymous Anonimo said...

Antonio, per caso hai un indirizzo e-mail al quale posso contattarti? volevo inviarti un articolo dell'inserto del Carlino di ieri sulla "morale", ma per diversi motivi ora non posso fare un upload sul mio sito. Se vuoi che te lo mando, ma non vuoi lasciare la mail in balia di chiunque, dimmelo che ti spiego un altro modo... Se non ti va, fa lo stesso :D

Martina.

 
At 30 giugno, 2006 18:50, Anonymous Anonimo said...

... se vuoi che te lo mandi... pardon... non mi mettere una nota... ;)
Martina

 
At 30 giugno, 2006 19:18, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao Martina.
Se vuoi puoi contattarmi sulla posta di splinder.
Qual è il tuo sito? hai un blog?

 
At 01 luglio, 2006 16:22, Anonymous Anonimo said...

ok, allora mi organizzo un attimo con lo scanner e te lo mando.
Si, ho un "sito", ma lo uso solo come deposito di files, però ora sono in fase di "manutenzione" e quindi non posso uploadare là la scansione...
Martina

 
At 12 agosto, 2006 13:19, Anonymous Anonimo said...

I really enjoyed looking at your site, I found it very helpful indeed, keep up the good work.
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At 17 agosto, 2006 18:07, Anonymous Anonimo said...

Very pretty site! Keep working. thnx!
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At 02 marzo, 2008 15:47, Anonymous Anonimo said...

Gente come te andrebbe messa in prigione, non chi spaccia, fa uso e coltiva cannabis. Voi proibizionisti siete la rovina del mondo, con le vostre falsità.

 
At 03 luglio, 2008 05:18, Anonymous Anonimo said...

salve
e vero che ci fa uso di erba o fumo sempre, dopo un po abbia disturbi mentali, ma sta tutto nella propria testa, se uno vuole, si ripiglia di colpo, come se niente fosse.e poi i "viaggi" di cui si parla, si sono viaggi ma solo con il proprio pensiero e la propria immaginazione,in realta se fumi ti si apre il cosiddetto terzo occhio, che nn sarebbe altro che il proprio pensiero.se uno fuma, gli si apre la mente e incomincia a pensare.SE TUTTI IN ITALIA APRISSERO LA MENTE ADESSO SI STAREBBE MOLTO MEGLIO,invece di fare cagate su cagate, che bu, nn lo so se questa gente pensa oppure fa le cose cosi x fare.propendo molto sulla 2a ipotesi. tutti possono fumare, e solo la propria personalita e la propria psiche che frega tanti.la cannabis ti da solo coscienza e consapevolezza.

 
At 10 luglio, 2008 18:36, Anonymous Anonimo said...

convinti tutti.a ragionare e pensare cosa fa una canna e elaborare teorie.....bleah..
patetix. prove, test, esperimenti???
ma siete fusi di testa?
se i politici non hanno un cervello e si tirano righe di coca mentre sparlano sul fumo o erba,non vuol dire che la massa deve imitarli e fare cagate x dimostrare l innocenza o la colpevolezza della cannabis.fa + male un caffè una sigaretta o una birra. si sa. ma, x kolpa di 2 o 3 politici che dicono "si fa male",magari solo xke vogliono evitare casini legalizzandola.xke se la legalizzassero, sarebbe il top certo, ma comunque magari dopo qualche incidente, o morte o peggio, sarebbe scontato che sempre ci sarà qualcuno contrario x motivi che non stanno in piedi, e si lamenterebbe...e tutti poi a dargli corda. che branco.....BLEAHHHHH!!!

 
At 15 novembre, 2013 17:21, Blogger To said...

Ciao a tutti,
come ve la passate? Spero bene! Vi racconto la mia esperienza. Ho avuto esperienze di consumo a partire dall'età di 16 anni, definibili regolari e protratte in intervalli discreti di tempo. Ho interrotto per un periodo di tempo il consumo "in intervalli discreti di tempo" fino all'età di 22 anni (quindi in questo lasso di tempo garantisco di aver fumato massimo una volta ogni 2 mesi). Ad ottobre dell'anno scorso ho cominciato a consumare regolarmente cannabis, in dosaggi pari inizialmente a metà spinello prima di coricarmi, più avanti nel tempo a dosaggi quantificabili come "il classico spinello prima di andare a dormire". E' ora dunque un anno ed un mese che consumo regolarmente cannabis. Ed ho scoperto qualcosa. I danni peggiori sono da imputare alla società in cui viviamo: canali di informazione che inculcano ansia, paura...una economia che fa della competizione smodata il suo motore (anche se in realtà il problema è il DENARO stesso)...il nostro prossimo che crede maniacalmente di aver bisogno di possedere più di quanto sia strettamente necessario (vedi consumismo)...i puntini di sospensione che intervallerebbero altre mie motivazioni addotte potrebbero essere interminabili, ma mi fermo qui, vorrei essere sintetico per una volta. E' la nostra società ad essere il cervello malato. Sono appassionato di Fisica, Chimica, Lingue...amo suonare Bach al piano, amo la CULTURA nel senso più generale...non è la cannabis la medicina dell'anima...è la tua anima ( o più concretamente, il tuo cervello) ad indirizzarti verso un bivio: una strada, se percorsa, ti porta ad essere in armonia con te stesso...l'altra, beh meglio che non ne parliamo perchè ci stavo cadendo anche io a mio tempo MA PER COLPA DELLA MIA TESTA, non della sostanza (di cui tra l'altro nel mio periodo di sbandamento totale non facevo uso)...e ti posso assicurare che non è una "sostanza" che fa un uomo in realtà già esistente. E qui arriva il punto: ho accettato me stesso. L'ho capito: sono deviato di mio, perchè ho visto tante di quelle cose che a 23 anni dopo una laurea in ingegneria meccanica, desidererei solo costruirmi una casa in una terra incontaminata, per viverci da solo continuando a fare sempre quello che ho fatto: cercare di capire l'Universo. Ah, dimenticavo...è ovvio che il mio pianoforte con i miei spartiti sarebbe ammesso d'obbligo in questa casa...insieme a libri contenenti tutto lo scibile umano. La Vita non ha scopo, signori miei. Quello che qui è chiamata vita non è altro che la naturale conseguenza dell'accumulo di residui di energia degradata (si veda: Entropia). Il nostro unico scopo, ahinoi, è consumare questo sasso ammuffito (per me "sasso ammuffito"=ti amo Terra!). Se proprio dovessi attribuirmi uno scopo in questa vita sarebbe questo: VAGA PER IL MONDO E SPIEGA PERCHE' DOBBIAMO SMETTERE DI COMPETERE L'UNO CON L'ALTRO PER RIEMPIRE LA NOSTRA SACCOCCIA, VAGA PER IL MONDO ED URLA ALLA GENTE CHE E' LIBERA (in realtà!), VAGA PER IL MONDO E SPIEGA PERCHE' LA TECNOLOGIA ASSERVITA AGLI SCOPI PERSONALI STA AMMAZZANDO QUESTO PIANETA! Questi sono i problemi, non quelli relativi ad una perdita di memoria a breve termine derivanti dall'uso della cannabis. Io maneggio ogni giorno equazioni e concetti di fisica non proprio semplici...e sinceramente la cannabis ha accentuato un mio lato "dimenticatore" naturale: mi ha fatto dimenticare dove avessi parcheggiato la macchina, dove avessi riposto le chiavi di casa, se mi fossi messo le mutande, o peggio dimenticare di chiamare la mia ragazza!...ma come mai quando leggo uno spartito ricordo benissimo a memoria ciò che ho letto? E come mai ricordo equazioni? E come mai tendo a sacrificare me stesso SEMPRE per vedere il sorriso in bocca ad un altro? Sarà che sono una persona mooolto cattiva, vero? Non mi venissero a dire che le mie capacità di ragionamento siano degenerate. Ciao, bel blog.

 
At 15 novembre, 2013 17:29, Blogger To said...

Dimenticavo, siate davvero liberi dalla forma, nel senso: GUARDATE LA FORMA DALL'ESTERNO invece di crdere di farlo e rimanerci intrappolati senza capacità di giudizio oggettivo. Ripeto Antonio, bel blog.

 
At 15 novembre, 2013 19:04, Blogger Antonio Saccoccio said...

caro T, che dire... concordo con quello che hai scritto!
Il problema del nostro mondo non è certo quello delle droghe, ma forse quello del DENARO, a cui tu fai riferimento. Di sicuro abbiamo avvelenato a tal punto questo mondo che le persone più sensibili come te non possono che sentire il desiderio di rifugiarsi in altro luogo. Anch'io sento fortemente questo desiderio, quindi ti comprendo.
Se leggi fino in fondo l'articolo io sottolineavo i "modelli di vita che permettano di evitare l’impiego di qualsiasi droga", non tanto quindi le droghe in sè. Quindi il problema è sempre il tipo di vita che conduciamo e ci fanno condurre e abbiamo deciso di condurre.
Comunque sono passati più di 7 anni da quando ho scritto questo post, era il 2006, mi hai fatto tornare indietro di un bel po' di tempo, forse non scriverei più queste cose ora, anzi di sicuro non lo farei, anzi se leggi i post più recenti non lo faccio decisamente più. ciao e grazie per il viaggio nel tempo. buona vita e buona avventura. se ricapiti da queste parti, felice di rileggerti :)

 

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