11/9: una storia da riscrivere?
Visto che su questo blog si è parlato altre volte di revisionismo, ho intenzione di continuare su questa linea. La storia non si scrive una volta per tutte. Deve essere invece continuamente aggiornata e modificata.
La questione dell’11 settembre sta diventando molto spinosa. Non avrei mai creduto di dover mettere in discussione la natura di quel tragico evento. Ma dopo aver visto il filmato Pentagon Strike ho dovuto ricredermi.
Si parlò da subito di un attentato terroristico e tutto fu archiviato assai rapidamente.
Le voci non allineate alla versione ufficiale sono state sempre pochissime, e subito messe a tacere. Come accadde a Thierry Meyssan, giornalista investigativo francese che nel 2002 pubblicò “L’incredibile menzogna”, in cui veniva messa in dubbio gran parte della versione ufficiale.
Oggi, a quasi 5 anni dagli eventi, non si può più far finta di nulla. Anche il Italia la questione è esplosa, da quando la trasmissione televisiva Matrix ha dedicato due puntate al dibattito. Si sono fronteggiati un freddo Giulietto Chiesa ed un incredulo Marco Taradash.
Ma allora si trattò di un attentato terroristico, come sostiene la versione ufficiale, o di un complotto organizzato dagli Usa per legittimare la successiva guerra al terrorismo?
Il partito “complottista” cerca di dimostrare tre tesi:
1. Il Pentagono non è stato centrato da un Boeing, ma da un altro aereo o razzo di dimensioni minori.
2. Le Twin Towers non sono crollate a causa dell’alta temperatura raggiunta all’interno delle strutture. Si è trattato invece di due demolizioni controllate. Anche il World Trade Center 7 è stato demolito con cariche esplosive.
3. Qualcuno negli Usa era a conoscenza di entrambi gli attentati. O forse gli attentati stessi sono stati preparati proprio dagli Usa.
Molti siti, tra cui Luogocomune.net, riportano a sostegno di queste tre tesi moltissime prove. In particolare mi sembrano degne di nota:
1a. Non sono stati trovati resti di un Boeing all’interno e nelle vicinanze del Pentagono.
1b. Subito dopo l’impatto, sul prato del Pentagono non compaiono scie dell’aereo, che necessariamente doveva aver toccato il suolo qualche metro prima dell’impatto.
1c. Il foro sull’edificio del Pentagono appare di dimensioni ridottissime se paragonate a quelle di un Boeing.
---
2a. All’interno delle torri non si è mai raggiunta una temperatura così elevata da far cedere l’acciaio.
2b. Le immagini sembrano dimostrare la presenza dei caratteristici sbuffi laterali provocati da detonazioni che precedono di qualche istante il crollo.
2c. Diversi testimoni riferiscono di aver udito delle esplosioni prima del crollo.
2d. Il World Trade Center 7 è un modernissimo edificio completamente in cemento armato. Non è spiegabile in nessun modo come possa essere crollato a causa di un piccolo incendio.
---
3a. Le forze aeree degli Stati Uniti non sono intervenute tempestivamente alla notizia dei dirottamenti, come è previsto dai meccanismi di emergenza.
3b. Pur sapendo del rischio di attentati simili, tutti i dirottatori hanno potuto agire in maniera indisturbata fino al giorno dell’attentato.
3c. Al contrario subito dopo l’11 settembre sono stati ritrovati prove indiscutibili che inchiodavano i terroristi.
3d. Tutte le riprese dell'attacco al Pentagono (per esempio quelle dello Sheraton Hotel) sono state subito sequestrate dall’FBI, che non le ha rese mai disponibili.
La versione ufficiale è difesa con molta competenza da due blog: Paolo Attivissimo e Sul terrorismo. Blog che comunque non riescono a smontare pienamente le accuse di chi sostiene il complotto USA.
Al di là delle questioni tecniche restano a mio avviso due interrogativi di ordine generale che le teorie complottiste non riescono ancora a spiegare:
La questione dell’11 settembre sta diventando molto spinosa. Non avrei mai creduto di dover mettere in discussione la natura di quel tragico evento. Ma dopo aver visto il filmato Pentagon Strike ho dovuto ricredermi.
Si parlò da subito di un attentato terroristico e tutto fu archiviato assai rapidamente.
Le voci non allineate alla versione ufficiale sono state sempre pochissime, e subito messe a tacere. Come accadde a Thierry Meyssan, giornalista investigativo francese che nel 2002 pubblicò “L’incredibile menzogna”, in cui veniva messa in dubbio gran parte della versione ufficiale.
Oggi, a quasi 5 anni dagli eventi, non si può più far finta di nulla. Anche il Italia la questione è esplosa, da quando la trasmissione televisiva Matrix ha dedicato due puntate al dibattito. Si sono fronteggiati un freddo Giulietto Chiesa ed un incredulo Marco Taradash.
Ma allora si trattò di un attentato terroristico, come sostiene la versione ufficiale, o di un complotto organizzato dagli Usa per legittimare la successiva guerra al terrorismo?
Il partito “complottista” cerca di dimostrare tre tesi:
1. Il Pentagono non è stato centrato da un Boeing, ma da un altro aereo o razzo di dimensioni minori.
2. Le Twin Towers non sono crollate a causa dell’alta temperatura raggiunta all’interno delle strutture. Si è trattato invece di due demolizioni controllate. Anche il World Trade Center 7 è stato demolito con cariche esplosive.
3. Qualcuno negli Usa era a conoscenza di entrambi gli attentati. O forse gli attentati stessi sono stati preparati proprio dagli Usa.
Molti siti, tra cui Luogocomune.net, riportano a sostegno di queste tre tesi moltissime prove. In particolare mi sembrano degne di nota:
1a. Non sono stati trovati resti di un Boeing all’interno e nelle vicinanze del Pentagono.
1b. Subito dopo l’impatto, sul prato del Pentagono non compaiono scie dell’aereo, che necessariamente doveva aver toccato il suolo qualche metro prima dell’impatto.
1c. Il foro sull’edificio del Pentagono appare di dimensioni ridottissime se paragonate a quelle di un Boeing.
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2a. All’interno delle torri non si è mai raggiunta una temperatura così elevata da far cedere l’acciaio.
2b. Le immagini sembrano dimostrare la presenza dei caratteristici sbuffi laterali provocati da detonazioni che precedono di qualche istante il crollo.
2c. Diversi testimoni riferiscono di aver udito delle esplosioni prima del crollo.
2d. Il World Trade Center 7 è un modernissimo edificio completamente in cemento armato. Non è spiegabile in nessun modo come possa essere crollato a causa di un piccolo incendio.
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3a. Le forze aeree degli Stati Uniti non sono intervenute tempestivamente alla notizia dei dirottamenti, come è previsto dai meccanismi di emergenza.
3b. Pur sapendo del rischio di attentati simili, tutti i dirottatori hanno potuto agire in maniera indisturbata fino al giorno dell’attentato.
3c. Al contrario subito dopo l’11 settembre sono stati ritrovati prove indiscutibili che inchiodavano i terroristi.
3d. Tutte le riprese dell'attacco al Pentagono (per esempio quelle dello Sheraton Hotel) sono state subito sequestrate dall’FBI, che non le ha rese mai disponibili.
La versione ufficiale è difesa con molta competenza da due blog: Paolo Attivissimo e Sul terrorismo. Blog che comunque non riescono a smontare pienamente le accuse di chi sostiene il complotto USA.
Al di là delle questioni tecniche restano a mio avviso due interrogativi di ordine generale che le teorie complottiste non riescono ancora a spiegare:
1. Perché Osama Bin Laden si è lasciato accusare di un evento di cui non ha colpa? Si è forse anche lui organizzato con gli USA?
2. Come possono gli Usa aver commesso un errore così enorme? Dispongono dei migliori esperti mondiali in quei settori, eppure hanno lasciato prove del complotto ovunque. Come potevano mai pensare di farla franca? Come potevano pensare di organizzare una cosa così enorme senza lasciare tracce? Sembra molto strano.
A mio avviso, al di là delle questioni tecniche, andrà fatta luce anche su questi due punti. Altrimenti resteranno anche nelle teorie del complotto molte zone d’ombra.
Per ora non resta che porre molta attenzione allo sviluppo della vicenda.
Perché la storia non si scrive una volta sola. La storia la stiamo scrivendo anche noi in questo istante.
Antonio S.
2. Come possono gli Usa aver commesso un errore così enorme? Dispongono dei migliori esperti mondiali in quei settori, eppure hanno lasciato prove del complotto ovunque. Come potevano mai pensare di farla franca? Come potevano pensare di organizzare una cosa così enorme senza lasciare tracce? Sembra molto strano.
A mio avviso, al di là delle questioni tecniche, andrà fatta luce anche su questi due punti. Altrimenti resteranno anche nelle teorie del complotto molte zone d’ombra.
Per ora non resta che porre molta attenzione allo sviluppo della vicenda.
Perché la storia non si scrive una volta sola. La storia la stiamo scrivendo anche noi in questo istante.
Antonio S.
23 Comments:
Tutto questo per avere la scusa di una guerra?
Può essere.
E allora se sono stati capaci di fare questo casino sotto gli occhi di 17 milioni di persone perchè non hanno sotterrato 4 armi di distruzione di massa in pieno deserto dove nessuno poteva accorgersene?
La loro guerra sarebbe diventata giusta, non credi?
Infatti, Bisquì. Proprio tutto questo mi sembra strano.
Hanno fatto quest'orrore, e poi hanno tralasciato delle cose così stupide? Che ci voleva a mettere 4 pezzi di un Boeing vicino al Pentagono???
Non so, ho dubbi su tutto ormai...
Quello che dici sulle armi di distruzione di massa è giusto.
Se ti vuoi fare un'idea sulla poco credibilità delle teorie complottisctiche fatti un giro da bisqui, perchè su questo argomento sono state sparate davvero tante cartucce!
ciao antonio
grzie per avermi avvertito del tuo interessantissimo post, come vedi nel mondo dei blog giro poco per ora.
Sul post, alcune considerazioni.
Mentree lo leggevo, mi balenava la stessa domanda che poi ti sei chieso, come mai Bin Laden si è lasciato accusare?
POi riprendo un concetto espresso da Sergio Romano pochi giorni fa sul Corriere; tanti avvenimenti che la storia ci ha presentato sono stati oggetto di "complotti", di controstorie, di analisi e ricerche per smontarne la credibilità a vantaggio di verità nascoste (ne è un esempio l'uccisione di Mussolini, che ancora oggi si presta a diverse interpretazioni, l'una diversa dall'altra).
Molti di queste "controstorie", col passare del tempo, si sono rivelate inconsistenti, menzoniere.
é solo il tempo che stabilirà se questo complotto dell'11 settembre è vero oppure no.
Non apprezzo affatto chiunque oggi sposi in toto queste teorie, ed è per questo che ho apprezzato molto il tuo articolo.
Per concludere sempre con Sergio Romano, purtroppo la gente è più attirata dalla fantasia che dalla realtaà.
Quindi, andiamoci con i piedi di piombo.
a presto anto
Tommaso, io infatti sono molto cauto.
Ho solo dei ragionevoli dubbi. Non tutto delle teorie complottiste mi sembra sbagliato. Anzi.
Tutto è da vedere.
Ho voluto solo ribadire che il revisionismo è giusto sempre e in ogni caso.
Visto che questa è una realtà storica ancora tutta da verificare, restiamo in attesa dei futuri sviluppi.
Eugenio, il link di Bisquì dove lo trovo?
buona notte ad entrambi!
certo, anche io sono curioso di vedere come la situazione evolverà.
come tu ben sai non sono contrario al revisionismo, anzi....
Io resto stupito. Sia da Mentana - autorevole professionista - che fa certe trasmissioni, ma soprattuto dai bloggers di TocqueVille. Non voglio criticare a casaccio perché ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, ben inteso. Ma una domanda sorge spontanea : in questo post di cosa si è parlato? Di che state discutendo? Spinaci e carciofi? E' inutile presentare il manto dietrologista di stampo staliniano come una forma di revisionismo. Non sto dandoti dello stalinista bada, sto dicendo che le bugie contate da Chiesa & C. tali restano. E non bisognerebbe dargli credito con dubbi cartesiani del tutto inappropriati in materia. Forse dovresti riguardare il curriculum di chi sostiene queste panzane. Il revisionismo è quello di De Felice, non questa pappa col brodino.
GL, resto stupito io, se permetti.
Di cosa hai parlato nel tuo commento?
Di spinaci, carciofi, pappe e brodini!! Ma io non ti avevo chiesto cosa hai mangiato a pranzo!
Ho posto un problema vero. E non l'ho posto solo io.
Vorrei semplicemente vederci più chiaro su molti aspetti. E' una pretesa così assurda???
Comunque potresti anche provare ad argomentare meglio la tua replica.
@ g.l.: non si capisce se quando bolli con il termine di revisionismo De Felice, sei compiaciuto o meno. De Felice ha avuto il merito di sdoganare i luoghi comuni della storiografia progressista sul fascismo. In primis, dimostrando che negli "anni del consenso", quasi tutti gli italiani erano con Mussolini. A differenza di quanto c'è scritto sui manuali di storia.
Sull'11 settembre, il discorso cambia: non parliamo di libri di storia, di archivi polverosi e di dispute tra studiosi, ma di un dramma enorme che abbiamo visto tutti, centinaia di volte, in tv. E che ci brucia ancora sulla pelle.
Io non entro nel merito, perché non ho da aggiungere nulla a quello che già si trova - in rete e fuori - tra versioni ufficiale e complottiste.
Dico solo che rimangono alcuni buchi logici inspiegabili nella versione ufficiale, e che se Bush o chi per lui li avesse tappati (spiegati) subito, non si ritroverebbe ora con la marea montante del complottismo (di cui mi fido poco, perché se tutto è discutibile, allora non c'è scampo).
La verità è che al di là del merito, l'11 settembre fa ancora "audience" (da Mentana, come tra di noi che ci scanniamo sui blog).
E questa è una vittoria innegabile del terrorismo.
E' tutto molto molto strano.
Ma la cosa più strana è che i sostenitori della versione ufficiale non portano prove, ma si limitano a deridere i complottisti.
Questo mi sembra il peggiore degli autogoal...
Antonio, passa da Bisquì ad analizzare le immagini che ha esposto nel blog.
Non capisco tutti questi "arrière-pensées", visto che Bin Laden è entrato in una tenda per brindare al successo della sua criminale operazione coi suoi compari (c'è l'inoppugnabile filmato), ma personalmente non sono una dietrologa.
Mi spiego il successo di questa traveggolomania amata da Stalin-Giuliettochiesa, Vauro e collaterale all'islam fanatico, in questo modo:
a) gli americani non stanno vincendo la loro guerra in Iraq e nemmeno in Afghanistan.
b) l'opinione pubblica è stanca e demotivata e come spesso accade, disposta a credere a bubbole, piuttosto che sostenere e supportare l'unica potenza che nel mondo sta facendo qualcosa contro il terrorismo di matrice islamica.
c) i complottari di professione, dovrebbero allora rimettere in questione il criminale attentato all'ambasciata americana del Kenia (sotto Clinton) che costò la vita a 280 persone. Ma siccome s'era in Africa, chissenefrega! Come pure l'attacco alla nave americana dove creparono numerosi marines sulla Baia di Aden (sempre governo Clinton).
d) A me non sembra affatto strano che un'attentato di questa portata devastante, possano esserci immagini riservate che la Casa Bianca non intende diffondere. Una democrazia intelligente, non può e non DEVE dare in pasto OGNI COSA all'opinione pubblica, altrimenti diviene deteriore ULTRADEMOCRATICISMO mediatico, come quello che purtroppo stiamo vivendo da noi.
Leggi il grande Daniel Pipes, che dell'uso consapevole della democrazia ne ha fatto un cavallo di battaglia.
Ricordo che Giulietto Chiesa alcuni anni fa, dopo l'attacco USA all'Irak, in non so quale trasmissione disse: " in Irak non ci sono armi di distuzione di massa....a meno che qualcuno non ce le porti adesso!"
Bè sembra che nessuno ce le abbia...portate.
Possibile che la CIA sia più fessacchiotta di Chiesa?!?
A proposito delle azioni di AL Qaida durante la presidenza Clinton, alcuni miei colleghi sostenevano che se Bush non fosse stato eletto, non ci sarebbe stato nessun attentato!
antiEUropeo
Nessie,
io credo una cosa.
Per un po' dovremmo dimenticarci chi sono e cosa pensano i complottisti. Perchè così non si va da nessuna parte. Certo, se uno pensa che tra di loro c'è Gianni Minà, allora pensa subito ad una bastardata anti-USA. Ma io dico che dobbiamo essere più forti di loro. La differenza tra un liberale e un comunista è proprio questa. Il liberale è davvero libero di testa. E prende in considerazione qualsiasi ipotesi. Su questa questione invece c'è qualcuno che si dice liberale e si è comportato da stalinista, facendo una figuraccia evidente agli occhi di tutti.
Nei prossimi mesi se tra i liberali questo atteggiamento presuntuoso e liberticida avrà la meglio, allora stai sicura che i complottisti convinceranno presto tutti della loro tesi. Se invece prevarrà la logica dell'indagine seria, allora se i complottisti mentono si saprà. Su questo non ci deve essere dubbio. Sei convinta?
Sono d'accordo. La verità deve essere inoppugnabile. Parliamo comunque di gente normale, vero? Non di celebrolesi
Bella la battuta sui miei esempi culinari, vana la risposta contenutistica. Vuoi vederci chiaro? Perché tre rivendicazioni Al Qaeda, i messaggi video di Sir Bin Laden in persona, i filmati dei talebani reperiti in Afghanistan,le torri che si sgretolano e una valanga di morti non ti bastano? Prima pensavo che questa fosse un'ingenuità di un blogger destrorso caduto nelle maglie della sinistra da salotto. Uno scivolone puo' capitare, tutti lo prendiamo almeno una volta. Ma mi sbagliavo : prendo atto che è proprio dietrologia fine a sé stessa. Pazienza, sarà colpa degli amerikani...
G.L., sei l'unico che mi accusa scriteriatamente e non riesce ad aprire un confronto con me. Ti consiglio di chiamare rinforzi, magari proprio 1972, sempre se ha il coraggio. Voglio vedere se ha la faccia tosta di difendere la sua o la tua posizione. E digli di prepararsi qualcosa in più delle vuote etichette che usate di solito.
Un paio di osservazioni e chiedo venia per la mia insistenza.
Primo. Io ho constatato che perdi tempo nella dietrologia, tu mi hai dato dello scriteriato. Complimenti, l'eleganza è una virtù.
Secondo. Dici che non riesco ad aprire un confronto con te (non ti passa ovviamente neanche per la testa un tuo problema nella comunicazione...straordinaria umiltà). Lo accetto per ipotesi, ma forse è un riflesso incondizionato, quindi non prendertela : parlare del nulla mi dà un epidermico fastidio.
Terzo. Sulle questioni care ai radicali, spesso io e Enzo siamo in completo disaccordo. Il tuo volerci equiparare evidenzia quanto tu, in questo momento, sia privo di argomenti e spari nel mucchio con l'aria di chi si sente accerchiato.
Quarto. Non sono il messaggero né lo sguattero di nessuno, se hai qualcosa da dire ad Enzo, esci il coraggio e lo fai da solo. Hai un blog, hai la posta elettonica...usali. Ho il sospetto comunque che questa situazione ti vada a genio, avendone ricavato tanta pubblicità. Touche.
Saluti.
GL,
Vedo che stai alzando inutilmente i toni del confronto.
1. Continui con le etichette. Ti consiglio di andarti a rivedere il significato del termine "dietrologia".
2. Nessuno ha detto che hai le stesse idee di 1972. Non potrei farlo, anche perchè non vi conosco, se non per quello che avete scritto su di me.
3. Se qualcosa vi accomuna è l'avermi criticato senza uno straccio di argomentazione.
4. Ho già scritto un post citando 1972. Quindi sono stato molto chiaro con tutti.
5. Non ho bisogno di pubblicità alcuna. I miei 25 lettori, come puoi vedere, sono molto in gamba. Non cerco e non cercherò mai altro.
Resto in attesa di una critica vera
ti saluto
Te ne ho fatte due, mi sembrano più che sufficienti. Ti ho citato le rivendicazioni e i filmati dei talebani. Non ne sei ancora convinto? Oh, forse ho capito ciò che cerchi. Tu vuoi immagini e altro, qualcuno che ti spieghi punto per punto quello che si è visto in tv. Per questo ti segnalo DN (http://ospitalieri.splinder.com/). Io non ho né il tempo né la voglia di farmi dettare l'agenda da Giulietto Chiesa. Ho risposto in materia a te, e solo a te, perché sei un blogger di tocqueville. E nella presunta città dei liberi certe cose non te le spieghi. Saluto definitivo.
L.G.,
come prevedevo tu il mio post non l'hai neppure letto.
Ti rendi conto che anch'io ho espresso dei dubbi proprio su Bin Laden?
1. Perché Osama Bin Laden si è lasciato accusare di un evento di cui non ha colpa? Si è forse anche lui organizzato con gli USA?
Questa è la conferma che non vai oltre le etichette. E infatti continui a citare Giulietto Chiesa, mentre stai parlando con un anticomunista convinto.
E non citare I diavoli rossi, perchè con lui non hai nulla a che spartire. Ho discusso già con Bisquì e non ha pregiudizi come te. Lui prova a dimostrare quella che crede la verità. In modo ragionevole.
Ultima cosa sulla città dei liberi. Ricorda che sono quelli come me che danno a TocqueVille un minimo di credibilità. Se fossero tutti come te, della libertà non si sentirebbe neppure l'odore.
Avevo detto "saluto definitivo", contando sul fatto che il tono del discorso sarebbe stato abbastanza conciliante. Non è andata così. Non m'importa. Tendo solo a precisare che il tuo post l'ho letto, e anche bene.
Nel primo commento dicevo: "Non voglio criticare a casaccio perché ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, ben inteso". Atteggiamento tipico del dittatorello sudamericano, non c'è che dire lo devo ammettere! Polemica a parte, tu sul tuo blog puoi dire e fare ciò che vuoi (lo stesso per me vale sul mio). Resta però un'incognita gigante : su un aggregatore amico degli Usa e del GOP, uno che asseconda i dubbi sull'attacco dell'undici settembre che ce sta a fare? E' solo una riflessione personale.
Ma tu preferisci darmi del omologato, a enzo del codardo, ecc...Se badassi alle etichette, non starei qua a discutere con te. Mi pare che tra noi due chi ricorra molto di più a queste perifrasi sia tu. Ma ci puo' anche stare.
Un ultimo consiglio. "Ricorda che sono quelli come me che danno a TocqueVille un minimo di credibilità.Se fossero tutti come te, della libertà non si sentirebbe neppure l'odore". Hai toccato il fondo, dopo questa non ti risponderò più (e ti chiedo solo un pò di rispetto nella tua replica conclusiva che non tarderà ad arrivare). Io non ho mai preteso di essere una colonna portante di Tv (il mio è un blog per pochi ma buoni, si va dalle 40 alle 110 visite giornaliere), come ti ho spiegato prima. La polemica sulla ex città dei liberi, se ci stai dentro, dovresti conoscerla. Prenditi un pò meno sul serio. Se hai ragione, non c'è motivo di urlare...basta parlare sottovoce. Se non ce l'hai, grida pure. Ma questo rafforza le mie convinzioni.
G.L.,
sarò conciliante, per dimostrarti che davvero hai sbagliato bersaglio.
Sinceramente non sono il tipo da flame.
Per il resto NON VEDO quando ho urlato.
NON VEDO quando ho dato ad Enzo del codardo.
E soprattutto NON VEDO perchè nella città dei liberi non si possa discutere con serenità (perchè io sono stato molto sereno) di un argomento che riguarda gli USA. Il problema è che non hai ancora capito che io nel mio post non mi sono scagliato contro gli USA, ma ho solo cercato di fare il punto della situazione su una faccenda che sta rischiando di esplodere in maniera definitiva.
Detto questo, spero che avrai capito che non ce l'ho nè con te, nè con Enzo, nè con nessun altro. Non è mia abitudine portare la discussione a livello personale, so benissimo che non è corretto e che non porta a nulla. Quindi sono pronto ad abbassare i toni e spero che coglierai questa mia apertura riportando il confronto su binari costruttivi.
ciao
Very best site. Keep working. Will return in the near future.
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