LIBERI DALLA FORMA

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mercoledì, giugno 14, 2006

L'ha detto... C. S. Lewis

Di fronte a Dio, siamo di fronte a qualcosa che è, sotto ogni riguardo, incommensurabilmente superiore a noi. Chi non riconosce Dio come tale - e quindi non riconosce sé stesso come un niente al Suo confronto - non conosce affatto Dio. Finché sei superbo non puoi conoscere Dio. Un uomo superbo guarda tutto e tutti dall'alto in basso, e se guardi in basso non puoi vedere qualcosa che sta sopra di te. Sorge qui un grave quesito. Come mai persone palesemente divorate dalla superbia e dall'orgoglio possono dire di credere in Dio, e considerarsi religiosissime? Il fatto è, temo, che costoro adorano un Dio immaginario. Ammettono teoricamente di essere niente al cospetto di questo Dio fantomatico, ma in realtà sono convinte che Egli le approvi e le ritenga molto migliori della gente comune: pagano a Dio, cioè, un soldo di umiltà immaginaria, e ne ricavano mille di superbia verso i loro simili. A questa gente pensava Cristo, suppongo, annunciando che alcuni avrebbero predicato e scacciato i demoni in Suo nome, ma alla fine del mondo si sarebbero sentiti dire che Egli non li aveva mai conosciuti. E ognuno di noi può cadere in ogni momento in questa trappola mortale. Fortunatamente c'è una cosa che può metterci sull'avviso. Quando ci accorgiamo che la nostra vita religiosa ci dà la sensazione di essere buoni - di essere, soprattutto, migliori di qualcun altro - possiamo essere sicuri, penso, che in noi non agisce Dio, ma il diavolo. […] Non di rado accade di vincere la propria pusillanimità, lussuria o iracondia dicendo a sé stessi che queste sono cose indegne di noi - ossia, per superbia. Il diavolo se la ride. È contentissimo che tu diventi casto, coraggioso e capace di dominarti, purché egli possa istituire dentro di te la dittatura della superbia; cosí come sarebbe felicissimo che tu guarissi dai geloni, se in cambio gli fosse consentito di farti venire il cancro. La superbia, infatti, è un cancro spirituale: divora ogni possibilità di amore, di contentezza, di semplice buonsenso.
CLIVE STAPLES LEWIS (1898-1963), Il cristianesimo cosí com'è

17 Comments:

At 14 giugno, 2006 02:07, Anonymous Anonimo said...

Perfetto. E quanto è difficile a volte accorgersene.
Per questo non credo sia un ideale di semplice miglioramento di se stessi la chiave per cambiare il mondo. Anche se buono in sè.
C'è il rischio di divenire, sì, forse un millesimo migliori, ma quel millesimo farlo scontare a chi non vi riuscisse o non vi puntasse.
Un giorno lessi una storia che mi colpì molto, non ricordo nemmeno dove e cosa fosse..terminava con un episodio che, per istinto umano, non mi aspettavo finisse come finì e una frase e che mi rimase molto impressa: la migliore forma di correzione è l'Amore (che non è, come dice il mio caro Don, la meringa lessa con cui lo si confonde oggi)
Davanti all'Amore che ci ama in toto comprese soprattutto le nostre debolezze (anche quando ci corregge, ma non ci allontana), scatta un desiderio di corrispondere a quella gratuità, un desiderio di non più dispiacergli.
E' un Amore che più si conosce, più innamora. E non è così facile conoscerlo..c'è il rischio di illudersi, è vero.
Ma è Grazie a soloa quello che io ho visto cambiare in modo eccezionale delle persone.
Per gratitudine e Grazia.
Per corrispondenza, direi.
E per quella stessa corrispondenza, come in un contagio, è possibile cambino anche gli altri intorno.

Magari mi ammalassi di quell'Amore lì! Se ne vedrebbero delle belle! Altro che sforzi titanici di volontà. ;-)

Scusa il commentone (hai toccato un temino!) e un abbraccio Antonio!

 
At 14 giugno, 2006 17:51, Anonymous Anonimo said...

Non ho capito Antonio, è un pezzo estrapolato dal libro citato, o è rielaborato da te e quindi il tuo pensiero?
Saluti, Sleep.

 
At 14 giugno, 2006 20:11, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sleep, è una citazione di Lewis. Stavolta il testo era troppo denso, non ho aggiunto inutili commenti. ciao! ;->

Simo, purtroppo io mi rivedo abbastanza nella descrizione di Lewis... e questo mi turba non poco.
Diciamo che guardandomi dentro dovrò capire. O sto sbagliando io, o ha sbagliato Lewis. ciao!

 
At 14 giugno, 2006 23:35, Anonymous Anonimo said...

Beh..Lewis è un grande, te l'assicuro.
Ma ciò che scrive lui è quello che ogni giorno ho bisogno di guardare dentro di me sulle parole di un Altro di cui almeno non si possono avere dubbi.
E' un'esperienza destabilizzante, ma che mi ha fatto sempre un gran bene.

Un abbraccio Anto.

 
At 15 giugno, 2006 00:09, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ok, Simo.
Allora, è evidente, sto sbagliando io! Il fatto è che ancora non ne ho una percezione chiara, lo intuisco solo vagamente e a tratti...

 
At 15 giugno, 2006 10:36, Anonymous Anonimo said...

Per Simo, ma che è la meringa lessa?

 
At 15 giugno, 2006 11:09, Blogger Antonio Saccoccio said...

In effetti... cos'è la meringa lessa?? :-D

 
At 15 giugno, 2006 23:56, Anonymous Anonimo said...

Eheheh..chiedetelo a Italo! E' una sua invenzione, ma è perfetta!
Stucchevolmente dolce e pure lessa..bleah!
Il bello delle meringhe poi è che dentro son vuote praticamente..non ci avevo mai pensato..

 
At 16 giugno, 2006 00:04, Blogger Antonio Saccoccio said...

Simo, fai attenzione a parlare troppo male delle meringhe. Ormai per noi bloggers tutto è rischioso! Dovesse chiederti i danni un pasticciere! Querela per diffamazione di una meringa! :-D

 
At 16 giugno, 2006 14:24, Anonymous Anonimo said...

Eheheh..la verità relativa della meringa lessa. Eh sì..il rischio c'è.
Invocherò la libertà di espressione e citerò il caso Dan Brown a mia difesa. ;-)

 
At 17 giugno, 2006 00:02, Anonymous Anonimo said...

Chi Italo, quello che conosco io? Sarò idiota ma non ho capito ancora perché lessa...
Tua
tonna

 
At 17 giugno, 2006 00:15, Anonymous Anonimo said...

La..tu studi troppo il russo e comincia a sfuggirti il sense of humor italico, sebbene istriano (sì, è l'Italo che conosci tu)! ;-)
Lessa perchè è ancor più inutilmente stucchevole..di una meringa soda.
Eheheh..mannaggia a te, su che mi tocca discettare in un blog serio come questo! :-)))

 
At 17 giugno, 2006 15:17, Anonymous Anonimo said...

Secondo me più che il mio senso dell'humour inquinato da altre culture sei tu che fai associazioni tutte tue, ricordati chi è l'artista fra le due...
Antonio puoi anche bandirci dal blog se vuoi!!!

 
At 18 giugno, 2006 03:22, Blogger Antonio Saccoccio said...

Peccato che siete amiche, altrimenti sarebbe stato il primo flame nato a causa di una meringa!!!! :-D
Comunque io non bandirei mai un'acuta ricercatrice e una talentuosa artista dal mio blog!
Piuttosto Lewis avrebbe qualcosa da ridire sulla piega che hanno preso i commenti! ;-D
ciao!!!

 
At 18 giugno, 2006 22:55, Anonymous Anonimo said...

Cara La, l'associazione non è mia e ho già citato la fonte (non vorrei reclamaSse il copyright).
Mi fece ridere quando ne coniò l'espressionee e facciamo una cosa..te la spiego a voce! :-)
Anche se non so cosa ci sia da spiegare in un amore tutto solo sdolcinature (meringa = dolciastra, ma senza sostanza all'interno, lessa = molle, di ancor minor sostanza - avrà voluto infierire!) che non sia davvero tale nel senso in cui chissà quante volte anche tu lo ha spiegato ai tempi ai tuoi ragazzi.
Facciamo pace? (..Ma che abbiamo litigato?..Per una meringa?!?!?)
Un abbraccio che una riga in più sul genere sotto Lewis - ha ragione Antonio - comincia a sembrarmi blasfema.
Un salutone anche al gentile proprietario del blog che non ci ha ancora cacciato, nè - a quanto pare - intende farlo.
Anima santa. ;-)

 
At 02 agosto, 2006 03:48, Anonymous Anonimo said...

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At 09 agosto, 2006 08:51, Anonymous Anonimo said...

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