netfuturisti contro le illusioni artistiche passatiste e presentiste
Molti - poveri illusi - sostengono che il vecchio mondo possa tranquillamente convivere con il nuovo. Molti - poveri sprovveduti - credono che la rivoluzione neotecnologica non abbia mutato profondamente la nostra sensibilità e la nostra intelligenza. Moltissimi - poveri imbecilli - continuano a fare Arte come se i media digitali non esistessero.
Noi netfuturisti sosteniamo che queste illusioni e queste imbecillità le pagheremo molto care.
Fortunatamente qualcuno non è così illuso sprovveduto imbecille. Ecco una sintetica ma chiarissima affermazione di Mario Costa, studioso di estetica dei nuovi media:
"Credere che le “arti tecniche” possano pacificamente coesistere assieme a quelle “tecnologiche” e “neotecnologiche”, è un errore: le arti ultime arrivate agiscono profondamente su quelle che le hanno preceduto e cambiano il loro modo di essere e di apparire: ad esempio, la pittura di dopo la fotografia non è più quella di prima, la fotografia di dopo l’immagine digitale non è più quella di prima, il cinema di dopo l’elettronica e gli effetti speciali non è più quello di prima"
Costa critica giustamente l'atteggiamento passatista, ma non meno deprecabile è per noi netfuturisti l'atteggiamento presentista. Chi ad esempio usa a scopi artistici i nuovi media in modo decorativo, senza mutare in alcun modo la concezione estetica e culturale di riferimento, è forse in una posizione ancora più ingenua di chi fa finta che in nuovi media non esistano. Sul web è praticamente infinita la schiera di cultori di fotografia, net.art, video-art, software-art che hanno una concezione dell'Arte non dissimile (e spesso anche meno nobile) a quella del pittore ottocentesco.
Etichette: arte, avanguardia, fotografia, Manifesti netfuturisti, Mario Costa, neofuturismo, neotecnologia, net art, netfuturismo, tecnologia, video art
4 Comments:
Vedere i nuovi media e le neotecnologie come un perfezionamento del passato è una vigliaccata: è una manifestazione della paura di modificare la propria sensibilità.
E' una paura supportata da altre paure figlie dirette del divismo e dell'egocentrismo presentista, caratteri che la Retarchia, dentro e fuori dal web, cancellerà definitivamente.
AdF
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Che non si possa nascondere la testa sotto la sabbia è evidente. La tecnologia fa paura perchè fa i conti con il reale molto prima che il pensiero sul reale possa adeguarsi e diventa perciò una minaccia all'ordine costituito. Ma finchè perdura l'uso della nuova tecnologia in maniera primitiva e prettamente pratica, gli intellettuali conservatori non hanno nulla da temere. E' quando nasce una nuova filosofia che sfrutta tutto il potenziale del mezzo che inizia la rivoluzione!
ADF!
@Elisa, è proprio così. Il tecnicismo è sempre sterile e innocuo. Noi vogliamo diffondere invece una nuova sensibilità net.futurista. E allora tutto sarà diverso per tutti.
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