LIBERI DALLA FORMA

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martedì, ottobre 20, 2009

creatività e genio: la confusione dei presentisti

I presentisti hanno delle strane idee relativamente alla creatività e al genio. Non comprendono che dietro ad una grande idea c'è sempre un grande lavoro, un grande impegno, grandi conoscenze/competenze. Oggi i più pensano al genio come ad una persona stravagante, bizzarra, insolita. Un po' come si crede che uno sia artista solo perchè si mette un foulard o una sciarpa attorno al collo. Questo è puro presentismo. L'atto creativo è invece il risultato di lunghi momenti di riflessione, studio, critica, discussioni. Come disse una volta Thomas Alva Edison, il 99% del genio non è inspiration (ispirazione creativa), ma perspiration (traspirazione! sudore!). Il net.futurista sa bene che bisogna insistere insistere sempre insistere nella ricerca di soluzioni staordinarie alternative. Niente di speciale arriva mai per caso. Ogni invenzioneideazionecreazione è il frutto di ostinata caparbietà.
Ostinazione net.futurista.
Antonio S.

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4 Comments:

At 21 ottobre, 2009 11:40, Blogger Paolo said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 
At 22 ottobre, 2009 00:51, Blogger Elisabetta Mattia said...

Il mio professore di estetica mi diceva oggi che tutti i geni hanno in vita una sola grande idea illuminante e per tutta la vita non fanno che portarla avanti in varie salse. E che non può essere diversamente.

Gli ho risposto che questo è solo molto comodo perchè un'idea valida costa molto sudore. E lui mi ha sfidata...

 
At 23 ottobre, 2009 00:14, Blogger Antonio Saccoccio said...

@Paolo, noi solo sappiamo quanto studio e fatica c'è dietro il nostro lavoro. ci vuole il cervello, ma anche tantissima dedizione.

@Elisa, sì, per qualcuno può essere una scusa, ma spesso davvero quell'unica idea porta via tutta l'esistenza. diventa centrale e tutto ruota attorno a quella.

 
At 23 ottobre, 2009 14:20, Blogger Giovanni Getto said...

rilancio con un mio vecchio aforisma: un successo segue a mille fallimenti.
ma il successo si vede, i mille fallimenti no. e la gente non si accorge che il successo è l'ultimo passo (gratificante, glorioso) di un lungo percorso fatto di ostacoli e difficoltà.
lo si vede nelle scuole di danza dopo il boom di amici: migliaia di ragazzine che pensavano in due mesi di diventare ballerine... senza sudare! vengono, non si impegnano, non faticano, non vedono i miglioramenti e spariscono.
o nei commenti a fine spettacolo: certo che il vostro lavoro è proprio divertente! forse quell'ora sul palco, dico io, ma tu non c'eri nelle interminabili ore di ideazione dello spettacolo, prove, le litigate, le notti lunghe, la frustrazione degli errori e, a volte, di dover prendere uno spettacolo in toto e buttarlo nel rusco e ricominciare tutto da capo.

 

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