Movimento Zero e Neofuturismo: destra e sinistra sono morte
Sabato scorso è stata scritta l’ennesima tristissima pagina nella vita politica del nostro paese.
I simpatizzanti di Movimento Zero, il movimento creato sulla base del pensiero di Massimo Fini, si sono recati a Piazza del Popolo per manifestare contro la politica del presidente degli USA Bush e per il diritto all'autodeterminazione dei popoli. Qui alcuni militanti appartenenti ai partiti di estrema sinistra (Prc, PdCi e Verdi) sono insorti, protestando e sostenendo che Movimento Zero è un movimento “fascista” (sic). È quindi intervenuta la polizia che ha impedito allo stesso Massimo Fini e ai suoi simpatizzanti di manifestare. In piazza erano presenti anche parlamentari dei partiti comunisti di governo, che hanno ben visto quanto stava accadendo.
Fin qui la cronaca.
I simpatizzanti di Movimento Zero, il movimento creato sulla base del pensiero di Massimo Fini, si sono recati a Piazza del Popolo per manifestare contro la politica del presidente degli USA Bush e per il diritto all'autodeterminazione dei popoli. Qui alcuni militanti appartenenti ai partiti di estrema sinistra (Prc, PdCi e Verdi) sono insorti, protestando e sostenendo che Movimento Zero è un movimento “fascista” (sic). È quindi intervenuta la polizia che ha impedito allo stesso Massimo Fini e ai suoi simpatizzanti di manifestare. In piazza erano presenti anche parlamentari dei partiti comunisti di governo, che hanno ben visto quanto stava accadendo.
Fin qui la cronaca.
Ora cerchiamo di capire cosa è successo e cosa sta accadendo in Italia.
C’è un nuovo movimento, Movimento Zero, nato da poco più di un anno, che è evidentemente fuori dalle vecchie logiche partitocratiche. Non ha rappresentanti in parlamento e non ha una precisa collocazione nella geografia politica italiana. È un movimento prima di tutto culturale. E solo in seconda battuta politico. Basta leggere il manifesto del gruppo, il Manifesto dell’Anti-modernità, per comprendere che il movimento non è né di destra né di sinistra. I punti 2 e 3 del Manifesto dichiarano in maniera chiarissima il fallimento tanto delle logiche capitaliste quanto di quelle marxiste, “due facce della stessa medaglia, l’industrialismo”. Ora definire “fascisti” i simpatizzanti di Movimento Zero è risibile, ma anche inquietante e segno di quanta miseria intellettuale ci sia nel nostro paese.
Come sostiene, con il solito acume, Carlo Gambescia, Movimento Zero ha compreso chiaramente che destra e sinistra sono categorie superate. E noi non possiamo che condividere questa posizione, dato che il movimento neofuturista è almeno da due anni che ribadisce la morte di destra e sinistra.
È inquietante notare quanta pochezza intellettuale abbiano i nostri governanti e i loro sostenitori di piazza. Incoraggiare oggi la distinzione e la contrapposizione tra destra e sinistra non è solo anti-storico e passatista, ma stupidamente demagogico
Questa sterile contrapposizione, che resiste anche in molte altre zone del mondo occidentale, è in Italia resa ancora più triste e passatista perché alimentata da un’altra contrapposizione, questa davvero degna di riso e anche compassione: quella tra comunisti e fascisti. Sì, perché non solo ci dobbiamo sorbire destra e sinistra (che poi governano quasi all’unisono), ma dobbiamo pure andare ad attualizzare le storiche contrapposizioni dei nostri nonni e bis-nonni! E andare addirittura a resuscitare il fascismo! È imbarazzante. Non solo costoro non si rendono conto che stanno tenendo in vita contrapposizioni e categorie prive ormai di qualsiasi vitalità e prospettiva futura, ma addirittura provano a far rinascere ideologie che la storia ha già seppellito da decenni. Si arriva anche al ridicolo paradosso di definire il gruppo di Massimo Fini come “fascista” (sic), lo stesso Massimo Fini che ha attaccato con durezza per anni Silvio Berlusconi, che però è anche lui definito “fascista” (sic2)! Evito di commentare ulteriormente questa cosa, perché già percepisco il frastuono delle risate dei lettori.
Una osservazione ora per Movimento Zero. È un Movimento che si fa portavoce di un pensiero molto interessante e mostra di aver intuito molte delle motivazioni che sono alla base della crisi dell’uomo e della società contemporanea. Paradossalmente – ma stavolta è un bel paradosso – il movimento punta l’accento sull’antimodernità. Ed è curioso che un movimento antimoderno abbia una visione molto più chiara sul presente e sul futuro che ci attende di quanto ne abbiano i partiti attuali che si definiscono progressisti, ma che sono ancorati a logiche ottocentesche.
Il Movimento Neofuturista condivide la critica alla destra e alla sinistra portata da Movimento Zero, ma non può appoggiare l’Anti-Modernismo. Noi spingiamo per un Oltre-Modernismo. La modernità – questa modernità – va criticata e superata apportando forti correzioni. Ma non si può negarla. Non è una via percorribile.
Come sostiene, con il solito acume, Carlo Gambescia, Movimento Zero ha compreso chiaramente che destra e sinistra sono categorie superate. E noi non possiamo che condividere questa posizione, dato che il movimento neofuturista è almeno da due anni che ribadisce la morte di destra e sinistra.
È inquietante notare quanta pochezza intellettuale abbiano i nostri governanti e i loro sostenitori di piazza. Incoraggiare oggi la distinzione e la contrapposizione tra destra e sinistra non è solo anti-storico e passatista, ma stupidamente demagogico
Questa sterile contrapposizione, che resiste anche in molte altre zone del mondo occidentale, è in Italia resa ancora più triste e passatista perché alimentata da un’altra contrapposizione, questa davvero degna di riso e anche compassione: quella tra comunisti e fascisti. Sì, perché non solo ci dobbiamo sorbire destra e sinistra (che poi governano quasi all’unisono), ma dobbiamo pure andare ad attualizzare le storiche contrapposizioni dei nostri nonni e bis-nonni! E andare addirittura a resuscitare il fascismo! È imbarazzante. Non solo costoro non si rendono conto che stanno tenendo in vita contrapposizioni e categorie prive ormai di qualsiasi vitalità e prospettiva futura, ma addirittura provano a far rinascere ideologie che la storia ha già seppellito da decenni. Si arriva anche al ridicolo paradosso di definire il gruppo di Massimo Fini come “fascista” (sic), lo stesso Massimo Fini che ha attaccato con durezza per anni Silvio Berlusconi, che però è anche lui definito “fascista” (sic2)! Evito di commentare ulteriormente questa cosa, perché già percepisco il frastuono delle risate dei lettori.
Una osservazione ora per Movimento Zero. È un Movimento che si fa portavoce di un pensiero molto interessante e mostra di aver intuito molte delle motivazioni che sono alla base della crisi dell’uomo e della società contemporanea. Paradossalmente – ma stavolta è un bel paradosso – il movimento punta l’accento sull’antimodernità. Ed è curioso che un movimento antimoderno abbia una visione molto più chiara sul presente e sul futuro che ci attende di quanto ne abbiano i partiti attuali che si definiscono progressisti, ma che sono ancorati a logiche ottocentesche.
Il Movimento Neofuturista condivide la critica alla destra e alla sinistra portata da Movimento Zero, ma non può appoggiare l’Anti-Modernismo. Noi spingiamo per un Oltre-Modernismo. La modernità – questa modernità – va criticata e superata apportando forti correzioni. Ma non si può negarla. Non è una via percorribile.
Sostegno a Movimento Zero nella sua battaglia contro destra e sinistra passatiste.
Antonio Saccoccio
Etichette: comunismo, cronaca neofuturista, fascismo, Massimo Fini, Movimento Zero, neofuturismo, Oltre-Modernismo, passatismo
5 Comments:
Caro Antonio,
quel che scrivi è saggio e condivisibile.
Un caro saluto,
Carlo
in Italia il problema è che ci sono i comunisti che bollano come fascisti, denigrano e/o insabbiano tutti coloro che non si allinenano al loro nichilismo morale.
Tutto il male in fondo deriva da questo , dalla loro profonda antidemocraticità
insomma secondo me il prolmena non è tanto la contrapposizione destra-sinistra, quanto la malafede della seconda e la mediocrità qualitativa della prima.
meta, proprio per quello che dici tu la contrapposizione non ha più senso. Se non ci sono idee a sostenere una categoria o se le idee che avevano caratterizzato quella categorie sono morte, della categoria non resta che il nome. Un nome che viene usato ormai solo strumentalmente, ma che non indica più nulla di concreto.
Ed è questa la situazione odierna.
Facciamo piazza pulita e ripartiamo. Con forza e decisione.
Antonio, suggerisco che leggete il nostro più grande José Antonio Primo de Rivera.
Ha stato un uomo che ha desiderato cambiare la Spagna, parlando più meglio, ha desiderato alimentare al umanesimo, e dare indietro alle spagnoli la sua essenza.
Egli fu chi ha scommesso in Spagna - tra altri uomini; ex.gratia J. Ortega y Gasset, Maeztu, etc.- per cambiare la dialettica difettosa del marxismo. Fu assasinato da il Frente Popolare (PSOE, Partido Comunista, marxismo internacional, etc.) il 20 novembre di 1936.
http://www.rumbos.net/ocja/ (Per leggere on-line)
http://www.plataforma2003.org/obras_completas.htm
(Per comprare. Recentemente la sua opera ha stato pubblicata. Suggerisco che lo comprate. Non è troppo costoso ed è ammirevole la sua opera.)
Antonio, "All'armi! all'armi!" fu la risposta dei trecento congiurati -come ha detto Garibaldi (Clelia)...
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