LIBERI DALLA FORMA

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domenica, giugno 03, 2007

Marinetti, Joyce e le parole in libertà














"Quasi tutti le liriche parolibere contengono anche il cosiddetto "monologo interiore" cioè l'assoluta sincerità alogica della coscienza e del sub-cosciente. Pur riconoscendo l'ingegno originale di Joyce resta stabilito che egli deve a Edouard Dujardin il "monologo interiore" e le parole in libertà ai futuristi italiani"

Filippo Tommaso Marinetti, Joyce e le parole in libertà, in "Sant'Elia", III, 61, 15 febbraio 1934

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6 Comments:

At 03 giugno, 2007 14:47, Anonymous Anonimo said...

Ma quanto sono stati grandi e innovatori, i futuristi! Non smetto mai di capacitarmene...mi fa solo rabbia che questo paese di conformisti piccoloborghesi li abbia rimossi...

saluti, gigi

 
At 03 giugno, 2007 17:45, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ma questo paese ha pagato a caro prezzo l'aver rinnegato il futurismo.
E' questo uno dei motivi principali che ci hanno ridotto in questo stato di crisi permanente.
Per fortuna l'alba di un nuovo futurismo è giunta.
ciao Gigi!

 
At 04 giugno, 2007 00:34, Blogger fabiana said...

ciao Anto! :)
permettimi un OT... il mistero si è dissolto! so cosa sono quei cosi... ricordi? :)))

 
At 05 giugno, 2007 18:53, Blogger Unknown said...

L'internazionalismo e la realtà culturale osmotica che caratterizza il '900 mettono in strettissima relazione molti artisti e intellettuali del tempo, europei e non, che spinti da un'energia dirompente di rifiuto della tradizione sperimentano nuovi codici espressivi elaborando un nuovo concetto d'arte; Joyce e i futuristi certamente si collocano perfettamente in questo contesto.

 
At 19 giugno, 2007 15:31, Blogger Unknown said...

ciao, sono una studentessa in procinto di esame di maturità.
mi chiedevo se trattando il futurismo in italiano avrei potuto parlare anche di Joyce in inglese.

aspetto una risposta (ho tempo fino a stanotte per aggiungerlo!!!)

grazie

laura

 
At 19 giugno, 2007 17:57, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ciao Laura.
Certo, puoi proporre un confronto tra le parole in libertà futuriste e il flusso di coscienza di Joyce.
Puoi partire proprio dall'affermazione di Marinetti che ho riportato in questo post.
Per le opere ti consiglio "Zang Tumb Tumb" di Marinetti e l'"Ulisse" di Joyce. Ma puoi pensare anche ad altro.
Ciao e in bocca al lupo per l'esame!

 

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