L'Oltremodernismo
Potrebbe essere questa la parola-chiave. Oltre-modernismo.
L'oltre-modernismo è il superamento dei paradigmi su cui si fonda la modernità, cercando di evitare allo stesso modo lo sfascio post-modernista.
Sia chiaro: non propongo un ultra-modernismo, ma un oltre-modernismo. Quindi voglio un radicale ripensamento della modernità e non una sua esasperazione. Andare oltre significa migliorarsi. Voglio che l'umanità si riappropri di un'esistenza depurata dagli eccessi della modernità. Quindi, stop alla vita stressante e mai appagante di tutti i giorni. Si deve smettere di correre in continuazione dietro a bisogni non necessari e che a nulla servono per migliorare realmente la nostra esistenza.
Andiamo oltre questa modernità che ci ha spinto a correre come forsennati dalla mattina alla sera. Modernità = progresso? Non sempre. Pensate che oggi l'uomo è impegnato spesso per tutto il giorno, ha pochissimo tempo libero, riposa poco, eppure spesso è al limite del tracollo finanziario personale. Condannato ad una perenne insoddisfazione. Questo sistema malato ci fa correre come macchine perfettamente programmate senza darci neppure la possibilità di fermarci e dire "ma dove sto andando?" "è questo quello che voglio?" "l'ho voluto io?". Non sono concesse queste domande. Perchè siamo macchine e le macchine eseguono, non discutono. Chi si pone questi interrogativi e riflette sull'impossibilità di continuare in una simile direzione è semplicemente fuori dal sistema. Quindi sistematicamente ignorato. Conta solo "lo sviluppo". Il mito modernista ha questo nome. E quale sviluppo? Lo sviluppo economico, questo è l'unico che conta. Ma ormai è chiaro: più "si sviluppa" l'economia, più ci sottosviluppiamo come uomini. Più c'è sviluppo, più manca la natura, lo spirito, l'umanità, l'arte.
Io chiamo a raccolta nuovamente tutti coloro che hanno compreso o stanno comprendendo che di questo passo siamo condannati ad una lenta autodistruzione. E la cosa più triste è che ci autodistruggeremo pensando di essere in pieno sviluppo. Triste sorte la nostra. Spietata. Suicidarsi senza accorgersene. Ma questo accade sempre quando si smette di riflettere profondamente sull'esistenza.
L'unica soluzione per uscire fuori da questa situazione è un superamento della modernità. Un pensiero oltre-modernista basato su un NeoFuturismo e un NeoUmanesimo. Il Futurismo del XXI secolo, al contrario del futurismo del secolo precedente, è fortemente critico nei confronti della modernità, ma crede fortemente che con un atteggiamento audace e nuovo si possa rivoluzionare le nostre coscienze, svuotate e private di ogni stimolo. I suoi propositi sono NeoUmanisti, perchè l'uomo possa tornare ad essere protagonista reale e consapevole della propria esistenza.
Per tornare a ritmi umani. Contro l'uomo-macchina.
OltreModernismo NeoFuturista e NeoUmanista.
Antonio S.
Etichette: economia, modernità, oltremodernismo, sviluppo, ultra-modernismo, ultramodernismo
12 Comments:
'Pensate che oggi l'uomo è impegnato spesso per tutto il giorno, ha pochissimo tempo libero, riposa poco, eppure spesso è al limite del tracollo finanziario personale'
..quanto è vera questa cosa..siamo schiavi della produzione ma senza prodotto :( cosa facciao Antonio per cambiare le cose?
Dobbiamo ribellarci, cara Serbilla.
Quando i politici parlano e straparlano di sviluppo dobbiamo interromperli e chiedere loro "Ma guarda come ci ha ridotto questo sviluppo! Vogliamo continuare in questa corsa folle???"
Questo è il primo passo.
Ma prima ancora dobbiamo svegliare le coscienze di tutti quelli che ancora non si rendono conto di quello che sta succedendo.
ciao!!
OT: E se passo solo per salutare? :-)
..Devo trovare il modo d saltellare in giro per il mondo..c'è una cartolina da ricambiare..
Se te la spedisco però da trastevere, va bene uguale?
Un abbraccio!!!
Auto-OT: i tuoi saluti sono sempre graditissimi! e la cartolina va benissimo in ogni modo! :->>
Io invece ho un'altra missione: riuscire a farti commentare nuovamente i miei post! ;-) ciao!
Quando avrò tempo per commenti importanti come i tuoi post..tornerò a scarabocchiare questo reattangolino. ;-)
Uhm, non dirmi queste cose perchè c'è il rischio che io ci creda!Comunque aspetto fiducioso i tuoi scarabocchi! ;-)
SI va troppo veloci, l'uomo non può essere una macchina ma mantenere anche il suo lato contemplativo e meditativo.
meta, nel programma Neofuturista ovviamente questo aspetto non è da sottovalutare.
cara Silvia, provo a risponderti, sempre se ho capito bene la tua domanda.
Io non posso oggi non adeguarmi in qualche modo alla società che mi circonda. Questo non è possibile.
Ma posso fare due cose:
1. denunciare che il sistema così come concepito non ci fa vivere bene e in futuro la situazione peggiorerà ancora.
2. cercare di adeguarmi il meno possibile ai bisogni imposti da questo tipo di società. Cioè fare il possibile per starne fuori.
ciao!
Beh, se ci va male scappiamo a fare kitesurf a Gibilterra e formiamo una comune là, o fondiamo una bella società nuova su qualche isola deserta.
Utopico? Mica tanto... avevamo anche fatto una botta di conti per quanto riguarda il trasferimento e la dotazione di alcuni agi (compresa elettricità) e non era così impossibile, anzi!
Bisogna solo decidere di mollare tutto, e poi farlo per davvero.
Un saluto!
Martina, sarebbe davvero dura una cosa del genere. Non so proprio se ne sarei capace. La verità è che bisogna gradualmente porre argine ai nostri bisogni e ai nostri consumi. Ma con calma. Tornare radicalmente indietro è impossibile.
ciao!
Ho scoperto oggi questo blog e questa rete di neofuturisti. Mi complimento molto per l'impegno e certo mi avrete come assiduo lettore. A presto
Silvia, Pirandello e Svevo sono immensi (soprattutto il primo). Dopo di loro purtroppo la narrativa italiana ha avuto un tono più dimesso.
PDB, ci hai scoperto solo ora? Ti aspettiamo, anche sul multiblog dei Neofuturisti italiani. Corro a visitarti.
CIAO
http://neofuturistiitaliani.splinder.com/
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