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martedì, ottobre 31, 2006

Tato: In volo su Sabaudia

Voglio dedicare un po' di spazio all'aeropittura futurista. Pubblico qui sotto un'aeropittura di Tato (nome d'arte di Guglielmo Sansoni), uno dei firmatari del Manifesto dell'aeropittura futurista. Tra l'altro fu proprio Tato (Bologna 1896 - Roma 1974) ad organizzare nel 1931 la prima mostra di aeropittura alla Camerata degli artisti di Piazza di Spagna a Roma.

Il titolo dell'opera è "In volo su Sabaudia", città poco distante dalla mia Latina. Obiettivamente non è una delle migliori aeropitture. Non vediamo la città con gli occhi del pilota. Aereo e città sono invece visti entrambi dall'esterno e con occhio piuttosto oggettivo. Manca energia, manca dinamismo, manca lo sguardo stravolto del pilota. Tato poteva fare di meglio in questo caso.

Antonio S.

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11 Comments:

At 31 ottobre, 2006 07:59, Anonymous Anonimo said...

..bhe il dinamismo è comunque nell'idea di volo ^_^..buondì Antonio.

 
At 31 ottobre, 2006 09:06, Anonymous Anonimo said...

Meglio "Incuneandosi nell'abitacolo di Tullio Crali" (credo si chiami anche In volo sulla città =)

 
At 31 ottobre, 2006 14:52, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sì, Serbilla, hai ragione. Ma ormai non mi accontento più. Ho in mente un'idea di energia, forza e dinamismo che non trova facilmente riscontro nelle opere d'arte.
Hai presente "La città che sale" di Boccioni? Ecco, quello è il mio ideale. ;-)
a presto!

Gigi, so che sei un patito di quell'aeropittura. ;-) Molto molto riuscita, a dire il vero. Molto più di questa di Tato, che comunque non è poi così male! ;-)
ciao!

 
At 01 novembre, 2006 12:03, Anonymous Anonimo said...

La città che sale è un capolavoro assoluto, e anche il mio riferimento artistico-ideale =) Ma perché deve stare al Metropolitan museum di New York?!?

 
At 01 novembre, 2006 12:04, Anonymous Anonimo said...

Buongiorno:D

 
At 01 novembre, 2006 13:30, Blogger Antonio Saccoccio said...

Giggi, la prima volta che ho visto "La città che sale" mi sono sentito completamente risucchiato in quel vortice. Forza, energia, dinamismo, visonarietà.
Io sono convinto che se Boccioni non fosse morto tanto prematuramente sarebbe diventato il più grande pittore del XX secolo.

Buongiorno, Folletta! A te non piacciono le aeropitture? ;-)

 
At 01 novembre, 2006 16:04, Anonymous Anonimo said...

A guardare questa tela riprodotta forse qua parzialmente corro il rischio di invaghirmi dell'arte futurista.
Tra i tuoi links ho trovato altri amici, come Ignazio Fresu che visitai tempo fa, e Maurizio Calì di "Medioevo" per il quale scrissi
questo
http://www.italiamedievale.org/sito_acim/contributi/regata_storica.html
tempo fa.:)

 
At 01 novembre, 2006 16:07, Anonymous Anonimo said...

Dimenticavo.
In Ot: il mio spazio l'ho trasformato in community e devo mandarti l'invito a commentare, sempre se hai piacere e soprattutto tempo.
Avendo tu un blog in altra piattaforma credo mi occorra un tuo indirizzo elettronico.
Magari me lo mandi all'indirizzo che trovi da me.
Ti specifico questo perchè mi spiace tutte le volte che una persona trova bloccato: non è scortesia ma scelta editoriale.

 
At 02 novembre, 2006 00:00, Blogger Antonio Saccoccio said...

Marzia, ti piace questa tela?
E non hai visto niente!
Ci sono delle opere futuriste travolgenti. ;-)
Ti ho scritto in privato.
Ciao

 
At 02 novembre, 2006 10:18, Anonymous Anonimo said...

Si che mi piacciono ma io con gli aerei ho un rapporto un pò strano...
so che non c'entra nulla, ma dove vivo io per esempio c'è un aereoporto militare, con tutti questi aerei della 2 guerra mondiale. Tutti ne sono affascinati, mentre a me fanno una paura enorme!

 
At 02 novembre, 2006 17:54, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ah, Folletta. Alcuni aerei militari sono molto belli. A me sinceramente non fanno paura.
Ti farò passare la paura io con altri post di questo genere.
ciao

 

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