LIBERI DALLA FORMA

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domenica, aprile 30, 2006

Revisionismo

“Non si può imporre alcun limite alla ricerca scientifica"
Ernst Nolte
"Tutta la storia onesta è revisionistica"
Piero Melograni
La storia è da sempre continuamente rivista e aggiornata alla luce di nuove testimonianze e nuove documentazioni. Ma dal secondo dopoguerra ciò non è più stato reso possibile per volontà di una parte politica, che pretende di aver scritto la storia una volta per tutte.
Dobbiamo rivendicare la possibilità di contestare qualsiasi verità ufficiale, portando prove e documenti a sostegno delle nuove tesi.
Il revisionismo è un dovere morale e una necessità scientifica.
Antonio S.

18 Comments:

At 01 maggio, 2006 10:12, Anonymous Anonimo said...

Condivido. E aggiungo anche che le testimonianze e i documenti sono sempre quelli: il problema é invece quello di "svelarli" e/o divulgarli, superando quel muro di gomma rappresentato dalla "storia ufficiale".

 
At 01 maggio, 2006 10:20, Anonymous Anonimo said...

"ciò non è stato reso possibile per volontà di una parte politica".
Condivido in pieno.
Abbiamo vissuto in un clima di antifascismo militante e menzoniero (o gniero?, e ciò è andato a discapito di una sana e pulita informazione.
Riprendiamoci la storia.

 
At 01 maggio, 2006 17:49, Anonymous Anonimo said...

Diciamolo senza nasconderci e a testa alta che siamo dei neo-fascisti. Saluti

 
At 01 maggio, 2006 19:04, Blogger Antonio Saccoccio said...

rocco, tommaso,
questo mio post sarebbe superfluo in un paese progredito. E' scontato quello che ho scritto. Ma il solo fatto che io sia costretto a scriverlo, la dice lunga sullo stato penoso della nostra ricerca storica.

anonimo,
se sei un neo-fascista su questo blog puoi dirlo tranquillamente.
Avrai la mia totale disapprovazione, non la mia censura.

 
At 02 maggio, 2006 00:19, Anonymous Anonimo said...

Il revisionismo. Grande tematica.
Il neofascismo non c'entra nulla lasciamo perdre il commento...vabbè.

Revisionismo in realtà non è, effettivamente è approfondire delle buie pagione che la storia ha lasciato nascoste.

Scrivere sulle foibe è revisionismo? No, è riportare alla luce eventi che in molti hanno sepellito nella storia del nostro paese.

fare i conti delle stragi comuniste è approfondire.
fare la conta degli italiani che togliatti consegnò a stalin è fare storia. Perchè nessuno ci ha detto delle porcherie fiilostaliniste di togliatti?
E così via, gli esempi sono davvero troppi.

Antonio, il tuo commento lo condivido pienamente, così il post.

Bravo.

 
At 02 maggio, 2006 02:01, Blogger Antonio Saccoccio said...

Eugenio,
la realtà è che una parte politica riesce ancora ad occultare delle evidenti verità storiche solo perchè ha dalla sua una schiacciante egemonia culturale.
Quest'egemonia genera falsificazioni. E di conseguenza genera consenso.
La battaglia che ci attende nei prossimi anni è contrastare efficacemente l'egemonia culturale della sinistra.
Con serietà. Ma con decisione.
Per amore della verità.

 
At 02 maggio, 2006 10:24, Anonymous Anonimo said...

l'egemonia di cui parli ha anche emarginato fino agli anni '80 personalità storiche come quella di De Felice. Vergognoso.

io cercherò di offrire il mio contributo a riguardo.

 
At 02 maggio, 2006 11:27, Anonymous Anonimo said...

Ti rispondo con una frase di un giornale di Storia contemporanea...

PER NOI LA CRONOLOGIA E I DOCUMENTI SONO L'ATTACCAPANNI INDISPENSABILE E IRRINUNCIABILE PER QUALSIASI DIBATTITO STORIOGRAFICO.

ed io aggiungo che l'Attaccapanni deve essere continuamente rivisto per permettere al dibattito di andare avanti...quindi credo che quel concetto (inesistente per di più) di "revisionismo" cioè il continuo arricchimento storiografico (dei documenti) è la base fondante della cultura storica.

 
At 02 maggio, 2006 11:27, Anonymous Anonimo said...

Mi piace il tuo BLOG...mi permetto di linkarti.

 
At 02 maggio, 2006 11:44, Blogger Antonio Saccoccio said...

ciao Giuseppecult,
ripeto quello che ho già scritto sopra.
Queste precisazioni in un paese normale sarebbero superflue.
Ma c'è una parte politica che non vuole che si sappia la verità.
Perchè su alcune menzogne ha costruito parte del consenso.
Si dovrebbero vergognare ad ingannare milioni di studenti in questo modo.
Bisogna unire le forze, e denunciare almeno qui sul web queste falsità.
Per una storia "vera".
Antonio

p.s. linkami pure. Lo farò anch'io, ho già visto il tuo blog ed è interessante. ciao

 
At 02 maggio, 2006 16:56, Anonymous Anonimo said...

Io mi sono adoperato cercando di riportare a galla alcune verità scomode. Se ti va, vai su questo sito www.storiain.net, c'è un articolo che ho scritto sul Caso Moro...è la seconda parte, troverai anche la prima. Se vuoi fare prima, vieni sul mio BLOG e scaricala...ma ti consiglio di vedere il sito....è bello e scrivono fior fior di storici

 
At 03 maggio, 2006 19:59, Anonymous Anonimo said...

Ciao, è un po' che non passo, ma è solo questione di tempo (ne ho troppo poco a disposizione.
Ti leggo sempre con piacere.
Saluti, Sleepers

 
At 03 maggio, 2006 22:05, Blogger Antonio Saccoccio said...

Giuseppe,
grazie per l'interessante segnalazione.

Sleepers,
ti ringrazio. Sono passato da te.
ciao

 
At 04 maggio, 2006 10:31, Anonymous Anonimo said...

Ogni volta che leggo di "egemonia culturale della sinistra" vengo preso da raffiche di risate incontrollabili.

Comunque concordo, lasciamo fare agli storici il proprio dovere.

 
At 04 maggio, 2006 16:42, Blogger Antonio Saccoccio said...

Eugenio, siamo d'accordo allora.
Lasciamo lavorare seriamente gli storici.
Poi quando hai tempo spiegami meglio perchè ridi quando leggi dell'egemonia culturale della sinitra ;-)
ciao

 
At 04 maggio, 2006 19:20, Anonymous Anonimo said...

Avevi forse qualche dubbio in proposito. Sono tremendi, ed in più, saccenti.
Ti aspetto da me.
Baci, Sleepers.

 
At 12 maggio, 2006 22:36, Anonymous Anonimo said...

Revisionismo nel senso etimologico del termine e che valga entrambe le parti: diciamo che a censure e a vere e proprie rimozioni anche la storiografia di dopoguerra di destra non ha brillato di onestà intellettuale. In Russia gli archivi sono stati aperti solo negli anni Novanta e alcuni "piani" della polizia segreta sono ancora chiusi. Io mi occupo di un paese che opera una continua rilettura di se stesso, una continua ricostruzione delle sue zone d'ombra.Mettere in discussione la propria identità è giusto anche se doloroso. Ma più che revisionismo lo chiamerei fare storia o ricostruire approfondire la storia.

 
At 12 maggio, 2006 22:46, Blogger Antonio Saccoccio said...

Laura,
siamo d'accordo allora.
Non vedo perchè si debba bollare con il termine "revisionismo" la più normale delle ricerche storiche.
Mah! siamo proprio strani a volte!
O in malafede?
Beh, forse è meglio mettere da parte le polemiche, almeno tra persone ragionevoli. ;-)
ciao!

 

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