LIBERI DALLA FORMA

IL PRIMO BLOG NET-FUTURISTA

domenica, aprile 02, 2006

Berlusconiani, antiberlusconiani… e anti-antiberlusconiani

Le tre categorie in cui si è divisa la società italiana negli ultimi dodici anni

Forse fra pochi giorni si chiuderà un’era. Chissà. Se la Casa delle Libertà verrà sconfitta, forse Silvio Berlusconi si allontanerà dalla scena politica italiana.
Non si sa ancora. Ma potrebbe essere questa la novità: uno scenario politico senza Berlusconi.
Mi domando allora cosa ne sarà di tutte queste discussioni che da dodici anni animano i giornali, i bar, i ristoranti, la televisione, gli autobus, i treni, le scuole e le università.
Mi chiedo quanti giornali in meno si venderanno se Berlusconi deciderà di abbandonare la politica.
Sì, perché Silvio Berlusconi, comunque lo si voglia giudicare, sta segnando e segnerà comunque un’epoca.
Mai in Italia un personaggio pubblico era stato tanto discusso.
Mai in Italia si era creata una divisione così netta come quella che c’è ora tra chi è pro e chi è contro di lui.
Perché non c’è stata scelta in questi anni. O si era pro o si era contro. O si era berlusconiani o antiberlusconiani.
Io, sia idealmente che istintivamente, sono stato sempre a favore di Silvio Berlusconi.
Ma c’è stato sempre qualcosa che non mi tornava nella dicotomia berlusconiani vs antiberlusconiani.
Certo, perché io ho sempre difeso Berlusconi, ma non mi sono mai sentito berlusconiano.
Berlusconiano significa condividere il modello di vita di Berlusconi.
Ebbene, Berlusconi ha condotto e conduce una vita che io mai avrei voluto e vorrei condurre. Tutto vorrei nella mia vita meno che dovermi preoccupare ogni giorno delle mie aziende. E non vorrei mai andare a dormire con quel tipo di preoccupazioni che ha avuto Berlusconi. Così come non mi sottoporrei mai né ad un trapianto di capelli, né ad un lifting.
Quindi, sicuramente non sono un berlusconiano.
Eppure ho sempre difeso Berlusconi.
Sì, perché di fronte alla cultura anti-berlusconiana non ho mai saputo restare impassibile. Proprio istintivamente non tollero chi si scaglia con furia contro gli altri. Non tollero chi vuole il male degli altri. Ritengo davvero questo l’unico vero peccato mortale. Volere il male degli altri, odiare.
Ho visto in questi dodici anni cose che non avrei mai voluto vedere. Nella nostra vita abbiamo fatto tutti l’esperienza di sentirci odiati. Eppure io un tale odio non l’avevo mai visto prima. A Silvio Berlusconi è stato detto di tutto. Solo qui sul web ogni giorno si legge di persone che arrivano ad augurarsi addirittura la morte del nostro Presidente del Consiglio. Basta leggere qualche blog, partecipare ad un forum, entrare in una chat. E ci troviamo di fronte un’orda di barbari, pronti a scagliarsi contro Berlusconi animati da un rancore e un odio sconvolgente.
E allora è qui che l’istinto (e poi il pensiero) mi dice da che parte stare. Non prima. Finchè Berlusconi non viene aggredito in questo modo barbaro, Berlusconi è per me uno come gli altri. Anzi, rappresenterebbe una persona con uno stile di vita per molti versi opposto al mio. Ma quando ascolto e percepisco quanto odio c’è dall’altra parte, allora non posso non difenderlo. È umanamente che lo difendo.
E allora è chiaro che, non essendo anti-berlusconiano, non sono neppure un berlusconiano. Sono un anti-antiberlusconiano: ecco chi sono!
La mia priorità non è il successo di Berlusconi, ma che tramonti la cultura risentita dell’antiberlusconismo.
Berlusconi non sarà l’alfiere della cultura dell’amore, ma dall’altra parte c’è di sicuro la cultura dell’odio.
E allora sia chiaro una volta per tutte. E mi rivolgo a voi antiberlusconiani. Io difendo Berlusconi dal vostro risentimento. Come ho sempre difeso e difenderò sempre chiunque è stato e sarà oggetto di odio.
C’è questa terza categoria, che nessuno ha mai calcolato. Gli Anti-antiberlusconiani sono tanti. La stampa e la televisione, che amano le semplificazioni, li hanno sempre ignorati. Hanno pensato sempre a due sole categorie. Mentre di categorie ce ne sono almeno tre. L’Italia è piena di gente che, pure non essendo berlusconiana, non sopporta l’antiberlusconismo. Così come c’è molta gente che non sopporta l’anti-americanismo, pur non amando la cultura americana.
Per me Berlusconi può sbagliare o può far bene, come chiunque altro. E posso anche pensare che Prodi sia più bravo di lui (me lo auguro per il bene del nostro paese). Ma mai tollererò che il dibattito politico generi una caccia all’uomo come quella che abbiamo visto in questi ultimi dodici anni.
Io qui mi dichiaro anti-antiberlusconiano. I berlusconiani mi sono indifferenti. Gli antiberlusconiani saranno i miei avversari.

Antonio Saccoccio

56 Comments:

At 02 aprile, 2006 21:48, Anonymous Anonimo said...

purtroppo Berlusconi ha sovrastato la scena.
Non so se questo derivi da una sua tattica, oppure in maniera opposta sia una tattica della sinistra per demonizzarlo.
La cosa peò mi da altamente fastidio....per un semplice motivo: fortunatamente ci sono tante altre realtà diverse da Berlusconi....non vedo perchè dobbiamo sempre parlare di lui....a desra ci sono altri politici migliori di lui, e a sinistra i sono tantissime persone "peggiori" di lui.
L'Italia non si ferma a Berlusconi: c'è dell'altro....parliamone.

 
At 02 aprile, 2006 22:07, Blogger Antonio Saccoccio said...

Certo Tommaso, stiamo qui per parlarne e ne parleremo.
Credo fermamente che il vero problema non sia Berlusconi.
Il problema sono gli antiberlusconiani.
Si tratta di persone che hanno sempre usato questi metodi anche in precedenza.
La demonizzazione dell'avversario politico da parte dei comunisti è una costante da decenni in Italia.
A mio avviso ci sono almeno quattro fattori che hanno reso questo fenomeno più evidente con Berlusconi.
1. Il bipolarismo, che ha costretto molti a schierarsi, pro o contro.
2. La grande personalità, a tratti la superbia, di Berlusconi.
3. Berlusconi rappresenta anche il padrone, che per chi adotta una logica di classe è sempre il nemico numero uno.
4. Berlusconi è sceso in campo nel momento in cui erano ormai certi di governare con una maggioranza schiacciante.

Ripeto, se togliamo Berlusconi, costoro non cambieranno di certo. Magari non arriveranno a questi eccessi. Ma il loro animo pieno di risentimento di certo non si quieterà.
Bisogna estirpare il male alla radice.
O bisogna chiedere a Bertinotti che spieghi ai suoi elettori e agli altri politici di sinistra che si può credere nel sogno comunista anche senza odiare il prossimo.

 
At 02 aprile, 2006 23:22, Anonymous Anonimo said...

"Qualunque sia il governo del mondo, sarò sempre all'opposizione, l'espressione naturale del mio spirito è la protesta, l'attitudine spontanea del mio corpo è l'assalto alla baionetta, la mia figura preferita è l'invettiva e l'insulto: Oh, se ogni mia parola fosse una palla di carabina fischiante nella libertà dell'aria!"
(G.Papini)

 
At 02 aprile, 2006 23:32, Blogger Antonio Saccoccio said...

Totenkopf sei venuto a citare Papini proprio in questo blog Neo-futurista!
Non puoi che essere il benvenuto!

 
At 03 aprile, 2006 09:40, Anonymous Anonimo said...

Berlusconi ha cambiato il modo di fare politica, lo ha degenerato. Io l'ho sempre guardato con inquietudine, è un gene che ha intrecciato diversamente la nostra storia politica. Tranne l'inglese a scuola e la doppia lingua in seguito, non c'è cosa che non mi lasci perplessa. Poi c'è un lato di Berlusconi che mi incuriosisce: manda a casa depliant in cui si fa ritrarre con il beretto da pompiere e io non posso fare a meno di pensare alle bamboline di Berlusconi-operaio, Berlusconi-pompiere lanciate la scorsa campagna elettorale da Avanzi...senza Berlusconi ci saremmo annoiati un pò di più..questo non toglie che mi abbia lasciato perplessa il suo potere censorio: quante persone in Italia sono state oscurate anche solo per una gag simile a questa? Per il resto quando vedo i confronti politici mi sento molto Moretti, guardo Prodi, D'alema e anch'io mi dico "dì qualcosa di sinistra"...fino a dieci anni fa ero orgogliosa di essere di sinistra, oggi mi ritrovo a votare per chi mi rende meno inquieta e perplessa...

 
At 03 aprile, 2006 12:01, Anonymous Anonimo said...

C'è un'aspetto che, secondo me, ha avuto un ruolo fondamntale nell'antiberlusconismo lanciato dalla sinistra: ovvero il fatto Berlusconi si è dimostrato un pericolo per l'egemonia culturale della sinistra dalla fine della guerra ad oggi.
La sinistra ha paura di perdere il potere acquisito.....questo è una aspetto da non sottovalutare assolutamente.
Sono perfettamente d'accordo nel ritenere che, una volta tolto Berlusconi, la situazione non cambiaerà. la sinistra troverà un'altro nemico da demonizzare...

 
At 03 aprile, 2006 14:48, Anonymous Anonimo said...

Ragazzi, si apre un'era triste se Berlusconi perde. Niente più discussioni da bar, niente più satira sul nano, niente più pamphlet a orologeria di Travaglio&co., niente più blog o siti Internet che spernacchiano il premier, solo conformismo a un potere che è sempre quello: il capitalismo familiare malato, unito al vecchiume ideologico dei sindacati, alla parte più retriva dell'università e della scuola, ai gattopardi che dietro lo slogan della "serietà al governo" mirano solo a perpetuare le loro inaccettabili rendite. La creatività al potere sparirà, non vi rendete conto che Berlusconi era il più sessantottino dei presidenti del consiglio? Se lo rispedite a casa ora, renderete questo paese più grigio e senza idee di quanto già non lo sia. Pensateci bene, o voi indecisi, e filate a votare ché tempo per andare al mare, dopo, ne avrete a iosa. Perché sarete rimasti direttamente in mutande.

 
At 03 aprile, 2006 15:13, Blogger Antonio Saccoccio said...

Non c'è dubbio (giggimassi ok) che Berlusconi sia il più sessantottino di tutti.
Ma proprio perchè ha portato un'innovazione radicale, chi aveva il potere ormai in mano, frutto anche di un'egemonia culturale durata decenni (tommaso ok), lo ha inquadrato subito come un nemico da abbattere, senza farsi tanti scrupoli.
Tommaso, riferendoti all'egemonia culturale, hai toccato un punto fondamentale. Era quello che intendevo dire nel mio punto n. 4. Grazie a quell'egemonia erano ormai certi di avere un potere quasi assoluto nei settori strategici della nostra società.
Laura (steppe), io con il mio post volevo dire questo: tutto è criticabile, tutto è censurabile, ma non nei toni e nei modi che hanno usato contro Berlusconi. Quei toni sono la spia di una cultura dell'odio che è ben lontana dallo scomparire.
Vedi, io posso ritenere che Prodi abbia meno qualità di Berlusconi. Posso muovere critiche circostanziate al suo lavoro (e spesso non potrei perchè non ne sono all'altezza). Ma mai mi permetterei di dire che Prodi è un incapace, un ladro, un mafioso, un pagliaccio, un pazzo. Se così facessi, non muoverei critiche, ma diffamerei e inciterei all'odio.
Ora, con Berlusconi io ho notato che questo meccanismo mistificante è stato la norma.
Per questo nel mio post mi dichiaravo anti-antiberlusconiano.
Per me è normale provare a vedere se Prodi è più bravo di Berlusconi.
Anzi sarò il primo ad applaudirlo se mi abbassa le tasse e alza lo stipendio!
Quello che non capisco è per quale motivo fomentare l'odio, per quale motivo far credere alla gente che siamo governati da un delinquente che ci sta affamando.
No, non è Berlusconi il problema. Tolto Berlusconi, se ne faranno un altro. Magari avrà meno carattere dell'originale, sarà meno superbo. E quindi lo odieranno meno. Ma sempre quella logica uscirà fuori.
Finchè noi tutti non ci uniremo nel dire basta a tutto questo.
E mi riferisco anche all'altra parte, che a volte usa i medesimi toni che tanto dice di non condividere.
Vi annuncio che scriverò un altro post su destra e sinistra.
Ma soprattutto, sto pensando ad un Manifesto della politica Neo-Futurista. ;->
un saluto a tutti e grazie per i vostri contributi.
Antonio

 
At 03 aprile, 2006 18:13, Blogger textman said...

Per quello che può valere, vorrei iscrivermi anch'io al club degli anti-antiberlusconiani. Condivido premesse e conclusioni del suo embrionale statuto. Inclusa la sensazione di disagio verso quest'orda di fomentatori d'odio ....

 
At 03 aprile, 2006 18:39, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sei iscritto Textman.
Leggi se vuoi il mio Manifesto del Neofuturismo e fammi sapere cosa ne pensi.
ciao

 
At 03 aprile, 2006 20:34, Anonymous Anonimo said...

Devo dire che stavolta, pur condividendo anche qui molte cose di quello che dice Antonio, nella sostanza non sono d’accordo. O meglio sarei anche d’accordo sulla realtà italiana suddivisa in queste 3 categorie.
Ma io non voto Berlusconi perché sono antiantiberlusconiano.
Di berlusconiani, se per questi si intendono coloro che ne condividono esperienza di vita e di carriera, esisterebbe solamente Berlusconi stesso, per la sua unicità e per l’irripetibile percorso.
Berlusconiano si può definire anche un pezzente che ne condivide ideali, scopi e metodi.
Che sono PRO e non sterilmente ANTI.
Pro un Italia migliore e non di parassiti don Abbondi e mercenari della nazione.
Io sono si antiantiberlusconiano ma ancor più, e fieramente, berlusconiano, nel senso che Berlusconi è il PRIMO, e per ora UNICO, che dal dopoguerra a saputo irrompere su una scena politica cristallizzata, parassita, monotona, anonima e …da Italietta in cui cattocomunismi ( ex DC e sinistra) hanno rovinato la millenaria credibilità dell’Italia come stato PRIMO al mondo per STORIA; ARTE, CULTURA e GENIO.
Non dico che Berlusconi rappresenti il mio ideale o che sia perfetto e infallibile ma che ponendo su una bilancia meriti e demeriti suoi, raffrontati a quelli degli antiitaliani ex DC e di sinistra, il piattino indiscutibilmente pende dalla sua parte.
Berlusconi ha COSTRUITO e AVUTO SUCCESSO nei suoi ambiti, è insomma un self mad man agli antipodi dei poltrona man merdocratici cattocomunismi la cui unica priorità non è l’ITALIA ma la propria POLTRONA e il loro ORTICELLO politico.
Questa gentaglia di partito, non tutto il popolo che la vota, ha vissuto da parassiti alle spalle della nazione e l’ avrebbe venduta all’URSS se non si fosse sciolta.
Ha chiuso gli occhi sui crimini perpetrati ai suoi cittadini da parte di stati nemici come Slovenia e URSS. Solo per aver taciuto sulle foibe e sui gulag, Andreotti, De Gasperi e la marmaglia di sinistra dovrebbero sparire dalla faccia della terra.
Poi, la cultura: la sinistra ha devastato, insozzato questo settore appellandosi il titolo di depositaria di essa mentre è la sua prima negatrice. Ha cancellato artisti, scrittori, pittori, ecc… migliori dei suoi, osannati e incensati in primo luogo in quanto “partigiani”. Ha cancellato così dalle antologie coloro che, magari di livello stratosferico artisticamente, non si siano inchinati alla loro ideologia politica.
Ogni antologia letteraria o storia dell’arte contemporanea italiana presenta solo il tal partigiano , marxista o ateo come primario titolo di merito per essere considerato artista. Tutti gli altri, cattolici, liberali o non schierati: cancellati!
Perché per loro artista è chi fa arte di sinistra, ovvero arte che esplicita il nichilismo morale, estetico, mentre il vero artista per loro è da cancellare perché esprime una dimensione divina, metafisica ed estetica che per sua definizione è più elevata della prima e insondabile dall’ateismo dei primi..
Solo per questo i partiti rappresentati da Don Abbondio Prodi dovrebbero essere boicottati in massa.
Perché sono i perpetuatori e tutelatori dell’ “elite culturale” che sta rovinando artisticamente e spiritualmente l’Italia. Perchè il nichilismo dei valori si riflette nel nichilismo artistico.
Basterebbe questo, anche se però Berlusconi e la destra culturalmente non hanno rappresentato un’alternativa valida e facilemtne fattibile a fronte della nullità di quella di sinistra.
Ma politicamente l’alternativa è un abisso rispetto a quella di sinistra.
La prima da continuità, solidità e prestigio all’Italia senza spremere gli Italiani. E taglia i fondi ai comuni che foraggiano consulenze di parassiti di partiti rossi.
I secondi, la sinistra, pensano solo a spremere gli italiani per vivacchiare e mantenersi i loro privilegi ALLE SPALLE dell’Italia e degli Italiani di cui nulla gli frega e che li servono unicamente per rastrellare quei soldi, che ha parole detestano, ma che in realtà cercano avidamente per continuare a vegetare a dispetto del merito, del costruire e del realizzare, di cui non conoscono il termine.
La patria la venderebbero al primo paese straniero se gli pagasse profumatamente il mantenimento nei gangli di potere e della “cultura”.
Questa gente fallita e pure incapace ( si, si può dire) si sa già ciò che(non) farà, è inutile ascoltare le sue inutili e contradditorie parole di solidarismo.
Prodi si sa già che tasserà perché è un inetto che non avendo partito e quindi parlamentari non potrà fare nulla se non obbedire supinamente ai comunisti e ai menteccattocomunisti che spremono soldi per incamerarli, non per la gente che li vota, ma per vicacchiare.
Berlusconi vuole assolutamente bloccare l’avanzata di questi parassiti ingordi e antiitaliani e quindi, acnhe lo facesse per subdoli interessi personalistici, è un bene per il paese.
Meglio un ricco e vincente Capo di Governo che 1000 falsi morti di fame che vogliono foraggiare i loro partiti, i loro comuni, i loro enti e il loro “artisti”.
Alle spalle dell’Italia, degli italiani e della vera arte e storia italiana che ha sempre rigettato il nichilismo morale ed estetico.
Chi vota Prodi vota per l’annichilimento dell’Italia.
Dal nulla al qualcosa, anzi al molto, c’è un abisso.
Ecco perché Berlusconi e il Berlusconismo, è una priorità, anzi un dovere.
Per arrivare all’apice, artistico e spirituale, ci vuole ovviamente qualcuno che vada oltre Berlusconi. E per questo sarà ancor più odiato, sputtanato e magari aggredito fisicamente.
Al momento però , ed è fin troppo per l’Italietta degli ultimi 50 anni, Berlusconi non è che un gigante in mezzo a nani ed è quindi una scelta obbligata.
Votare Prodi e l’armata nichilista di sinistra significa consegnare definitivamente l’Italia all’incostanza e al marciume politico, artistico e spirituale,
Per compensare 50 anni di governi cattocomunismi rovina- Italia ci vogliono altrettanti anni di governi di centro- destra.
Con la continuità si costruisce e sradica il marcio.
Con il ritorno alla coalizione di sinistra si contribuisce a ridare vigore, consolidare e perpetuare l’antiitalianità, nello spirito e nei valori e nell’arte, del CATTOCOMUNISIMO.
Che è una contraddizione in termini e quindi non può portare altro che discordia, parassitismo, scissioni e livore.
Uno scenario politico senza Berlusconi non sarebbe una novità ma il ritorno alla sciatta, grigia, schifosa, vile e cristallizzata Italietta Degasperiana, Andreottiana, Craxiana, e Prodiana.
Dei mille governetti e della nulla Italia.
Tra la continuità, ovvero il miglioramento sulla via dell’ideale della grandezza, e il ritorno alla MERDA, io non ho dubbi.
Scelgo la prima perchè sono berlusconiano. Rigetto la seconda e quindi sono pure antiantiberlusconiano, cioè antinichilista, cioè antiprodiano, cioè antiItalietta.

 
At 03 aprile, 2006 21:05, Anonymous Anonimo said...

"a desra ci sono altri politici migliori di lui"

Fini?
Magari FOllini?
Non credo proprio, sono dei furbi calcolatori e moderati nel senso di appiattiti e privi di veri ideali politici.

 
At 03 aprile, 2006 21:09, Anonymous Anonimo said...

"Credo fermamente che il vero problema non sia Berlusconi.
Il problema sono gli antiberlusconiani".

Gli antiberlusconiani sono un problema ma sarebbe ancora più grave il problema se non ci fosse Berlusconi o uno meglio di lui.
Perchè la sinitra odia sommamente i veri artisti e chi fa il bene dell'Italia, perchè fanno vacillare i loro privilegi culturali e politici.

 
At 03 aprile, 2006 21:54, Blogger Antonio Saccoccio said...

meta capisco il tuo sconcerto e il tuo sfogo.
Credimi quello che tu vorresti è quello che vorrei anch'io.
Ma da decenni siamo un popolo depresso.
Quindi per ora lasciamo perdere il genio.
Cerchiamo di eliminare almeno l'odio e il risentimento.
Finchè ci sarà il risentimento non ci potrà mai essere spazio per il genio.
La cultura dell'odio spegne qualsiasi vitalità, qualsiasi entusiasmo.
Impegnamoci in questo, tutti.

 
At 04 aprile, 2006 13:24, Blogger textman said...

Antonio urge e-mail per non ocupare i reciproci post di messaggi non attinenti. Contattami attraverso il mio "profile".

 
At 04 aprile, 2006 17:53, Blogger Antonio Saccoccio said...

Fulvia, scusami, ma ho detto chiaramente che non si tratta qui di criticare. Quello è ovviamente lecito e anch'io sono molto critico con Berlusconi. Non si tratta qui di criticare. Qui si tratta di diffamare, insultare e fomentare l'odio costantemente.
Tra le altre cose, vedi, come si fa a negare che ci siano comunisti dovunque? E' una realtà.
Dire invece che Berlusconi è il diavolo non corrisponde evidentemente a realtà. O vogliamo discutere anche su questo?

 
At 04 aprile, 2006 19:41, Anonymous Anonimo said...

la cultura dell'odio appartiene esclusivamente alla sinistra. Che uccide gli intelletuali non allineati, fa sparire gli altri, brucia le bandiere americane, fa le devastazioni per opera dei falsopacifisti.
Che sputtana chi è MEGLIO di loro.
poerchè hanno invidia di tutto ciò che è più elevato del loro laido prodotto politico-culturale.
Insomma a dstrea c'è grande pazienza, sopportazione e civiltà.
GIustamente.
Ma il minimo è disprezzare e provare schifo per la condotta di quegli omuncoli antiitaliani.

 
At 04 aprile, 2006 19:54, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ragazzi, sono con voi.
Ma bisogna fare qualcosa contro questa cultura.
Senza urlare, senza gridare, altrimenti facciamo il loro gioco.
Avete visto come fanno con Berlusconi?
Alla minima parola fuori posto gli si scagliano contro.
E' una tattica subdola, di una violenza impressionante. Ma è stata vincente per anni. E lo è ancora.
Delegittimare gli altri per restare al comando. Questo fanno.
Non cadiamo nella loro trappola.
Attenzione.
Denunciare l'odio senza odiare.
Questo dobbiamo fare.
Denunciare le volgarità e la diffamazione senza essere volgari e diffamare anche noi.
Non cadiamo nella loro trappola.
Noi non siamo sottoposti agli attacchi continui a cui è sottoposto Berlusconi. Non abbiamo motivo di perdere la pazienza. Lui possiamo umanamente capirlo, noi abbiamo il dovere di dare l'esempio.

 
At 05 aprile, 2006 11:37, Anonymous Anonimo said...

Hai perfettamente ragione ma bisogna chiamare ogni cosa con il suo nome.
Questa non è aggressione ma semplicemente appellare lo schifo e il livore di certe persone senza falsi moderatismi.
Ricordati che io mi ritrovo completamente nella schiettezza papiniana.
Sennò dovrei tradire il mio convincimento e "Da qui innanzi non dirò più la verità, perchè la verità non è altro che calunnia ; non criticherò più nessuno perchè la critica è una sfacciata intrusione nelle faccende altrui; non dirò più quel che penso, perchè la sincerità trascina quasi sempre all' ingiuria ; non farò più polemiche, perchè le polemiche non son altro che risse di pre­giudicati. Non parlerò più contro le persone ma contro alle parole, il pane non lo chiamerò più pane ma pasticcino; il maiale non lo chiamerò più maiale ma animale necessario all’umanità; la merda non la chiamerò più merda, ma bensì nobile madre dei cavoli".
I calunnatori e guerrafondai spargi-odio di sinistra gli chiamerò signori rispettosi del prossimo e onesti benefattori dell'Italia.



P.S Non credi che si possa cambiare il blu del logo futurista in verde?
Così, per riviare con fierezza alla nostra italianità, senza per questo escludere dal neofuturismo eventuali stranieri.

 
At 05 aprile, 2006 15:15, Blogger Antonio Saccoccio said...

Meta,
se si è sinceri, non si diffama MAI. Quindi sono d'accordo!
Io dicevo solo che se non vogliamo scomparire, dobbiamo essere un attimo furbi. Rischiamo di confonderci con la tanta immondizia che si trova sul web. Chi vuole oscurarci ha tutto l'interesse ad occultare le nostre idee e prende qualsiasi cosa a pretesto.
E non è nel nostro interesse contribuire alla loro strategia. Sarebbe un suicidio.
Ogni tanto basta cambiare le parole, e il risultato non cambia!
Dobbiamo essere inattaccabili nei contenuti. Su quello dobbiamo essere invincibili.
Per il logo vedrò appena ho tempo, farò una prova cambiando i colori. In linea generale mi trovi favorevole, ma temo che con il verde sia un po' più scialbo. Senza calcolare che con quei colori sembrerebbe un qualcosa di già visto. Insomma, ho più di un dubbio! Anche se la tua idea non è niente male.
ciao

 
At 06 aprile, 2006 20:33, Anonymous Anonimo said...

http://www.timesonline.co.uk/article/0,,542-2111813,00.html

Ciao Antonio, eccomi qua, purtroppo non conosco l'inglese ma ho letto che contiene dei complimenti per Berlusconi(di solito ne sono avari) e delle critiche per Prodi.

Se fosse interessante facciamo copia-incolla su tutti blog dei sinistri.

Ti avevo lasciato un commento, mi sembra dopo il primo faccia-faccia prodi - Berlusconi mettendoti l'inizio e la fine del discorso del 1994 di Berlusconi per la sua discesa in campo.Lo avevo fatto dopo avere letto un tuo commento sul blog di Daw, avevi colto nel segno, mancava la passione, il sogno mi sembravi spiaciuto e così pensavo di farti sorridere.
Textman ha gentilmente preso le mie difese sul blog di Garbo, forte Textman.
Passerò a trovarvi più spesso.
Ciao

 
At 06 aprile, 2006 20:45, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ah ricordo il tuo commento!!!
Cercavi di tirarmi su il morale! ora ricordo! grazie!
In effetti ci sono delle cose che non vanno. A mio avviso la strategia comunicativa di comunisti e soci è stata nettamente migliore di quella dei liberali in questa campagna elettorale.
E il fatto che abbiano il 90% della stampa in mano non è una giustificazione. Si poteva fare meglio.
Comunque volevo dirti un'altra cosa. Hai visto il nostro multi-blog Neo-Futurista?
Hai letto il mio Manifesto Neo-Futurista?
Se ti trovi d'accordo fammi sapere. Potresti entrare anche tu nel gruppo! Textman è già dei nostri!
Ci sentiamo presto allora!
e grazie!
Anto

 
At 07 aprile, 2006 17:47, Anonymous Anonimo said...

Cara Laura, che pur nella difficoltà di scelta che ho anche io, ti renda meno inquieta un programma politico come quello dell'Unione, soprattutto su temi che so o dovrebbero essere ancora tanto cari anche a te, inquieta me purtroppo.
Parlando in generale però (mi sarebbe piaciuto confrontarmi con te che stimo) rispetto a tanti discorsi ascoltati e letti) dico comunque che: che si riesca a farci inquietare più per Berlusconi che per tutto ciò che di gravissimo sulla vita (per esempio) viene offerto dalla controparte, dà la misura del potere sulle coscienze di chi io ritengo davvero pericoloso e potente.
Ed è dei veri potenti tra l'altro, non nulla sapere su di loro, non degli altri.
Questo già dovrebbe far impallidire la figura del Berlusca tanto temuto a cui si rimprovera poteri di censura che solo facendo zapping sulle reti mediaset mi fanno ridere. [persino spettacoli di intrattenimento come zelig o le iene - addirittura contro la porno tax che priva di "materia prima" il cinema italiano (sic! Dove sono le femministe?!) - è assistere ad una palese controprova].
Non parliamo dei giornali e delle notizie "interessanti" che trovo da sempre - solo - spulciando in siti e blog (ovviamente quasi mai letti da chi non è d'accordo e che meriterebbero più dei 4 lettori che la nostra capacità di confronto concede loro) che se non sono sul solito tormentone, non passano proprio.
Forse farci un giretto per chi non l'ha già fatto, schiarirebbe le idee a molti o comunque accenderebbe forse qualche dubbio sui i duri e puri, sinceri e caritatevoli "cristiani adulti" della nostra politica.
Attirarsi i voti per l'odio verso un uomo che santo sicuro non è, ma a mio avviso produce meno danni di un onorevole Capezzone & co., non mi sembra un modo di fare politica corretto.
Non si dovrebbe votare "contro" qualcuno, ma "per" e possibilmente per un'idea di mondo che si confà alla nostra percezione di buono, anzi forse di meno peggio a questo punto.
So che ognuno avrà cercato di farlo, ma comprendo chi il mondo lo vede come un radicale il voto a chi così lo vuole costruire, mi stupiscono invece tutti quelli con cui parlo che ne vorrebbero uno diverso e poi votano viceversa.
Più contro che per.
Ci sono temi davvero su cui non si può, a mio parere.
E se chiedessi a mia zia, cosa vuole e cosa vota davvero mi spaventerei del potere molto più sottile che la spinge a votare tutto il contrario di ciò che ogni giorno professa.

Beh termino, davvero impaurita io.
Augurando comunque un buon voto a tutti. Davvero in piena coscienza di ciò che si vuole creare almeno.
Poi ognuno scelga di conseguenza.

A tal poposito Antonio, ti lascio un buon link http://samizdatonline.splinder.com/post/7598739
C'è anche un forum con notizie davvero interessanti.
A proposito del buon Prodi poi..spulcia in giro e fatti queattro amare risate.
Ricchissimo di notizie poco diffuse, come sai poi è questo: http://kattolikamente.splinder.com/

Un abbraccio.
Upi

 
At 07 aprile, 2006 17:59, Anonymous Anonimo said...

E a proposito parolacce o parole di morte (quella vera) perfetto il commento di un blogger che poi ho scoperto incredibilmente di conoscere..un certo Don Antonello (ehilà..grande che sei!) qua: http://www.samizdatonline.it/forum/action.lasso?-anyresponse=showtopic.lasso&-anyerror=showtopic.lasso&-database=SOLmsgs.fp5&-layout=web&-op=eq&idForum=97&-op=eq&idtopic=54&-op=eq&approved=1&-sortfield=creDateTime&-sortorder=descending&-maxrecords=20&-search
commento N° 33727.

Aribaci!

 
At 07 aprile, 2006 19:46, Blogger Antonio Saccoccio said...

Cara Simo,
a me questa situazione spiace doppiamente.
1. Perchè sappiamo tutti (anche i comunisti) che l'egemonia culturale della sinistra sta raggiungendo livelli insopportabili. La presa di posizione del Corriere della Sera ha privato altri milioni di cittadini di un'informazione super partes. Tu sai che io darei un calcio nel sedere a tutti i baroni universitari e a tutti i professori che al posto di rendere critici i ragazzi li indottrinano con le loro banalità. Tu dici che qui sul web si possono trovare molte notizie e infatti è vero. D'altra parte i blog di area liberale sono il triplo di quelli di area comunista. Qui l'egemonia culturale non c'è. Perchè a tutti è data la possibilità di esprimersi, senza censure preventive. E allora si vede che la cultura non è di sinistra; è l'egemonia culturale che è della sinistra.
2. Perchè spesso quest'odio classista spinge (come dici tu) amici a diventare ostili. Non dobbiamo lasciarci accecare e fomentare. I politici fanno il loro sporco gioco. Ci usano. E giocano con la nostra emotività, con la nostra infinita debolezza di uomini. Il desiderio di trovare un nemico è in fondo alla nostra indole. Fa parte di quell'aggressività che quasi mai riusciamo a dominare. E loro giocano su quell'aggressività, su quell'istinto sfrenato che costituisce la parte meno nobile dell'uomo. Non lasciamoci dividere. Il nostro obiettivo resta solo quello di pretendere il massimo dai politici. Di qualsiasi parte essi siano.
IO PRETENDO CHE SIANO POLITICI ALL'ALTEZZA.
CHE GOVERNINO IL PAESE RISOLVENDO I NOSTRI PROBLEMI.
PER QUELLO SONO PAGATI.
NON PER FAR LA GARA A CHI INGANNA MEGLIO L'ELETTORE.
SIAMO NOI CITTADINI A COMANDARE. NON LORO!

 
At 08 aprile, 2006 00:14, Anonymous Anonimo said...

Lo spererei tanto anche io che non ci dividano.
Io cerco davvero che non accada. Ma accadde Antonio e non solo sul piano delle idee, ma sul piano affettivo.
Il che mi pare più grave ancora.
Una delle cose che mi amareggiò di più del passato referendum è stato vedere come la campagna fosse condotta cercando di spaccare in due la società, di mettere uno contro l'altro, inventando o alimentando di sana pianta schieramenti che nemmeno in realtà erano così rigidi: il partito dei laici (sapessero almeno che significa laico, capirebbero almeno che lo sono tanto quanto loro) e quello dei credenti.
La battaglia viceversa fu trasversale, ma convenne porla su questo piano al solito per raggranellare i voti di chi semplicemente è anticlericale e vota, come dicevamo, per votare "contro" .
Funzionò (e funziona).
Si inasprì, almeno nella mia esperienza, l'abitudine (spero non completamente consapevole) ma davvero umiliante per chi ne è oggetto a non considerare, disprezzare e liquidare (con una forma mentis che non si può scusare - almeno a livello intellettuale - a chi si strappa continuamente le vesti in nome dei diritti di uguaglianza) qualunque ragionamento e argomentazione scientifica, giuridica, logica a mio avviso senz'altro molto più puntale che viceversa (che tra l'altro il proseguo della storia conferma e ribadisce in pieno) e che nemmeno lontanamente verteva su concetti di fede (cosa che si sarebbe dovuta comunque rispettare se ben esposta, ma che era semplicemente superflua e non avrebbe costituito un comune campo di facile discussione) secondo il.."Siccome so che sei (io direi anche, al limite) credente, la tua ragione è quindi marcia a prescindere, le tue considerazioni confessionali, dunque spesso nemmeno degne di un confronto alla pari, nè tantomeno degne di essere esposte pubblicamente senza piegarti all'ammissione di essere in grado, al massimo, di fare solo propaganda di parte.

Bruttino da provare.
Ma chi crea queste situazioni che poi entrano nelle pieghe delle coscienza sociale dei singoli, ha più responsabilità di chi ne è poi anche vittima e carnefice, io credo.
Davvero "quelli lassù" dovrebbero avere più a cuore gli uomini che governano e visto che promettono addirittura la felicità (rabbrividisco al sentire questa parola in bocca allo stato) sapere che una delle vie per cui non passa certamente, è renderci nemici.
Il fatto che dopo 5 anni di politica basata sull'odio, il contro a tutti i costi, il disprezzo continuo e spesso anche l'insulto, ormai vissuto (e questa è la parte più grave) come legittimo da parte di tutti verso l'avversario politico (che a forza di essere martirizzato come responsabile di tutto il male del mondo, cito testualmente un mio amico, comincia - bontà loro..da solo non ci era mai riuscito! - a starmi pure umanamente vagamente simpatico) ci si travesta da agnellini sacrificali negli ultimi 5 giorni, a casa mia fa davvero ridere i polli. ;-)

Beh, mi son sfogata! Grazie Antonio! Eheheh!
Speriamo che comunque vada, almeno questo ci venga risparmiato..essere nemici.
Accetto al massimo una roba tipo Peppone e Don camillo! ;-)

Notte!

 
At 08 aprile, 2006 00:35, Blogger Lo PseudoSauro said...

Tanto non lo decidiamo noi se siamo "berlusconiani" o meno. Quello che e' certo e' che sono venute fuori tante balle che altrimenti sarebbero state nascoste dall'unanimismo generale. Il fatto che sia un ricco industriale non cambia la situazione; e se non lo fosse stato l'avrebbero spazzato via in meno di sei mesi. E' questo che deve preoccupare. C'e' piu' possibilita' di far cambiare idea a Berlusconi di quanto non si possa fare alla parte avversa. Che poi agli ideali si debbano contrapporre altri ideali e non l'economia, mi pare pacifico, anche se pare cosa pressoche' incomprensibile.

 
At 08 aprile, 2006 00:51, Anonymous Anonimo said...

Domanda:
Se nel '94 fosse stata in vantaggio la destra Berlusconi sarebbe andato a destra ?
Lui era della "corte" di Bettino Craxi, ed aveva bisogno della politica.
Riguardatevi il messaggio con cui è sceso in campo, guardatelo alla luce della celebre frase "se non vado in politica fallisco" e pensateci un attimo.
Forza Italia non è un partito di destra, è un anomalia che stà incancrenendo la destra (sempre meno democratica, sempre più fascista).
Dimmi Antonio, ho torto?

 
At 08 aprile, 2006 01:11, Blogger Antonio Saccoccio said...

Conte è evidente che Berlusconi avesse interessi personali nello scendere in campo.
Il fatto è che facendo i suoi interessi Berlusconi ha fatto anche quelli di milioni di italiani.

Agli altri rispondo domani!
Scusatemi, ma è tardi!

 
At 08 aprile, 2006 01:20, Anonymous Anonimo said...

Antò, leggi qua:
http://piccolozaccheo.splinder.com/post/7698784/a+buon+intenditor.
Tra le due segnalazioni, molte delle righe (ovviamente anche meglio scritte) che avrei potuto risparmiarmi.
E se ci arriva anche pincapalla Upi, è preoccupante che se ne accorgano ancora troppo pochi.

Arinotte!

 
At 08 aprile, 2006 14:36, Blogger Antonio Saccoccio said...

Upi, Pseudosauro,
io credo che bisogna essere sereni. Io sono convinto di non aver mai offeso e insultato nessuno, e soprattutto so di non odiare nessuno. Molti comunisti antiberlusconiani, invece, non riuscirebbero a farsi tanto facilmente un esame di coscienza.
Ti dico cosa spero per il futuro.
Io spero davvero che la gente cattolica e liberale non compri più il Corriere della Sera. Non so come sono andate le vendite da quando si sono schierati così apertamente. Ma credo che la battaglia vada combattuta con tutti i metodi pacifici e leali di cui abbiamo a disposizione.
Io non compro nulla che provenga dalla gretta cultura comunista. Nulla! Non ho mai speso un centesimo per vedere i loro inutili e grezzi film propagandistici (spacciati per arte! e qui davvero viene da ridere!), non compro musica commerciale, non compro libracci di serie C scritti da autori marxisti, pacifisti etc.
Insomma, secondo me dovremmo boicottare la loro pseudo-cultura, proprio come loro fecero e continuano a fare con la nostra.
La battaglia Berlusconi l'ha persa sotto il punto di vista culturale. Parlando solo di economia, non si cambia la testa della gente.
In questo la sinistra è più progredita, anche se poi usa la cultura come una clava!
Come fanno in Italia ad esserci 2 partiti ancora comunisti, uno ecologista (che è teoricamente post-marxista), e un altro che pochi conoscono addirittura leninista?
Perchè abbiamo lasciato che operassero indisturbati.
C'è molto da fare.
Con calma, si può fare qualcosa.
E proprio partendo da questi nostri blog, piccoli grandi spazi di libertà, per diffondere una cultura nuova, autenticamente serena.
ciao!

 
At 09 aprile, 2006 00:56, Anonymous Anonimo said...

CIao Antonio ho letto tutti i commenti a Simo vorrei dire che sì qualcosa è cambiato, se ti ricordi per le scorse elezioni abbiamo parlato tanto tu eri indecisa per alcune cose ma non avresti mai potuto votare a sinistra. Questa volta la tua posizione è più netta, la mia più critica nel senso che mi faccio molte domande perché non c'è più un partito che mi rappresenti, non c'è un'entità che sì metto la croce e delego veramente la mia volontà. Ma non penso che qualcuno tocchi la mia coscienza. Per il referendum so quant'è stato doloroso per te, eppure sappi che tu hai cambiato due delle mie crocette, a dimostrazione che resto una capace di modificare il suo modo di vedere. Nonostante questo, la destra m'inquieta ancora più della sinistra...
Per Antonio, a volte mi spaventa questa presa di posizione così netta: boicottare la cultura di sinistra, è un contenitore così grande che vuol dire tutto e vuol dire nulla. La pagina della cultura del Corriere della Sera mi sembra una delle migliori, va a finire che in questo boicottaggio finiscono anche i blog dei tuoi amici virtuali di sinistra...

 
At 09 aprile, 2006 02:19, Blogger Antonio Saccoccio said...

Laura, io ero indeciso fino a ieri se votare o no. Sinceramente non mi sento rappresentato da nessuno.
Quello che dico, a proposito della cultura, è che i cattolici hanno permesso ai marxisti di entrare prima nelle università e poi nelle scuole, di introdurre interpretazioni faziose di eventi storici e di ideologie tristemente note.
Io, che non sono un marxista, mi chiedo: "Cosa abbiamo fatto per contrastare tutto questo?" Nulla. O pochissimo.
Bisogna capire che per contrastare questa egemonia culturale bisogna essere "culturalmente forti". E Berlusconi non porta una cultura forte. Anche se nel '94 qualcosa avevo intravisto.
Quello di cui parlo è un qualcosa che si avvicina a quello che sta provando a fare il presidente Pera (anche se non ho aderito al suo manifesto, perchè mi sembra ancora poco innovativo).
Insomma, come non possiamo cibarci di grandi fratelli e maria de filippi, non possiamo ugualmente cibarci di biagi, moretti e benigni!
Tu, Laura, non la penserai come me.
Ma per me sono le due facce della stessa medaglia: sono prodotti di massa entrambi, sia il grande fratello che benigni. Uno è sotto-cultura, l'altro è pseudo-cultura. Ma sempre lontani dalla vera cultura sono.
E gli effetti di entrambi sono dannosi per la società, seppure in modi differenti.
Quindi io non butto 7 euro al cinema per vedere le ridicole ricostruzioni storiche di Alexander o il gladiatore, ma neppure li butterei mai per vedere moretti o benigni che mi fanno propaganda con i loro banalissimi film.
Insomma, la cultura è un'altra cosa.
E io credo che tutto quello che è sottocultura danneggi noi tutti.
Io in questo sono molto radicale.
Perchè penso che ci sia bisogno di una scossa.
Io so che il comunista vero, quello che ha coscienza che il proprio potere risiede soltanto nella capacità di mantenere questa egemonia culturale, so che quel comunista non mi può vedere. Perchè mi guarda con diffidenza. Spesso mi ha odiato.
Sa che io ho capito come hanno fatto a rendere l'Italia il paese occidentale in cui le idee comuniste sono più presenti e radicate nella società.
Ma non per questo mi tiro indietro.
Sono sempre disponibile a parlare con chiunque si dimostri disponibile al dialogo. E sono sempre il primo a cercare di distendere i toni. Altrimenti sarei come loro.
Con Bertinotti parlerei per ore. Ma un Diliberto ho paura che non reggerebbe un istante il confronto.
Ora, in Italia di gente come Bertinotti ne vedo sempre meno. Ed è per questo che domani andrò a votare. Perchè avrei voluto assistere ad un confronto civile, non ad una caccia all'uomo.
Comunque ci sono tanti blog che sono molto più interessanti delle pagine culturali del Corriere della Sera (che sono ottime, concordo con te!)
ciao!

 
At 09 aprile, 2006 15:37, Anonymous Anonimo said...

allora scommetto che sei anche anti-antifascista...

 
At 09 aprile, 2006 16:00, Anonymous Anonimo said...

Ecco l'odio comunista

http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=48651

 
At 09 aprile, 2006 16:13, Blogger Antonio Saccoccio said...

Se essere antifascista significa fucilare i fascisti dopo averli catturati, allora sono anche anti-antifascista.

 
At 09 aprile, 2006 16:17, Blogger Antonio Saccoccio said...

Meta non ci potevo credere quando l'ho letto!
Ma sono totalmente fusi di testa.
Risentimento, livore, invidia, rancore, odio: non trovo altre parole per definire quell'articolo.
L'ho salvato sul pc, per tenerlo come ricordo!
Davanti a certi articoli due sono le possibili soluzioni.
O ci si indigna. E allora useremo quell'articolo per ricordare a tutti cosa significa essere comunisti.
O ci si ride sopra. E allora la prossima volta che invito gli amici a casa al posto di vedere un film di Banfi o Totò leggeremo l'articolo di Colombo!!!

 
At 09 aprile, 2006 20:26, Anonymous Anonimo said...

Cara Laura io una cosa soprattutto so, anche se nessun partito mi rappresenta pienamente, che non posso farmi complice (ed è così che lo sento) di una politica che uccide i diritti fondamentali dell'uomo, quelli per cui mi sono battuta e ho tanto sofferto, come soprattutto tu sai, durante i referendum.
La vita di un bambino prima e dopo la nascita (e se non si sta attenti prima o poi anche qui, persino di un minorenne) di un handicappato, di un anziano, di un malato va difesa, assistita, amata con una solidarietà individuale e io spererei anche sociale, non arbitrariamente valutata e pietosamente, o per "miglior fini" legittimamente soppressa.
E' un delitto.
Ed è un delitto di cui non mi voglio sporcare le mani con una croce su un pezzo di carta e combatterò finchè posso perchè la gente non si beva le menzogne tanto ben articolate che si inventa chi l'eugenetica non la può più imporre, ma è riuscito benissimo a farla richiedere dal basso.
Danneggiati, beffati e pure contenti! (anzi contenti no..conosco bene il dolore di chi certe cose le ha scelte e ha i segni sulla pelle).
I "rientri (demografici) dolci" che Pannella non vuole per sè, ma propone come cura di un mondo troppo affollato per lui.
(Quante menzogne già nell'uso delle parole!! Possibile che non si avvertano già più?! Che non facciano salire una nausea tremenda?!!)
E non tocco tutti gli altri temi, perchè già questi dovrebero bastare.

Chi non conosce Dio, pensa di dovere avere scappatoie (che sono solo vicoli ciechi al cui fondo c'è la solitudine e l'infelicità che ha tanto ben descritto la Bonino nella sua bella intervista, perchè finalmente pregna di vita vera, e che molto dovrebbe far riflettere per prima lei) alla sofferenza e le cerca come e dove può.
Lo comprendo e nel mio piccolo quando non mi fido di Dio lo vivo anche io e per qesto tanto bene lo comprendo, ma le vie che vie non sono fanno pagare le loro pene (amare) e se le "scegliamo" per noi, non possiamo però scaricarle sulla pelle di altri.
Qui credenti o non credenti ci si deve fermare. Dio o non Dio ci si deve fermare. Bisogna tremare ad andare oltre.
Ma chi conosce Dio, come te Laura perchè so che ne hai sentito il profumo, visto qualche frutto, sentito la presenza, ancor meglio dovrebbe riconscere il puzzo della menzogna che ti indica come soluzione della tua vita e della vita dell'altro, qualcosa che la vita la uccide o la aliena.
Non posso aprire la porta a questa menzogna.
La verità la vivo sulla pelle, checchè ne dicano quelli che si scandalizzano di ascoltare ancora quella parola e ne vedo i frutti e per questo e non per altro..verità la chiamo.
Quella e non altro, anche nel timore, sono chiamata a indicare come la risposta che ogni uomo profondamente in cuor suo cerca (persino la Bonino che poi si batte per il suo opposto), proprio quella anche tu hai indicato per tanti anni (non ricordi?) ai tuoi ragazzi.
E quello siamo chiamati a continuare ad indicare, a non farci prima di tutto noi annebbiare. Ancora. Ogni giorno.
In questa politica la coscienza c'entra eccome.
Non mi interessa fare un ragionamento sui partiti.
Io un tempo votavo a sinistra.
Non ho preconcetti di base.
Combatto, o cerco di farlo, il male dove lo vedo (destra o sinistra non mi importa) e quando ovviamente sono in grado di vederlo.
E credo sia questo il punto.
Saperlo ancora vedere sotto i begli abiti distinti che gli fanno indossare.
E se un certo tipo di male c'è ovunque, sono chiamata a vedere soprattutto quello che fa più danno.
Come gli occhi di tanti che conosco, non lo vedano nell'ideologia che muove più una parte che l'altra, io davvero non lo so, purtroppo.
E mi fa soffrire, questo sì.
Perchè avrà conseguenze e conseguenze di cui saremo responsabili.

Ci sono tante cose che vorrei dirti, ma questo rettangolino è troppo stretto e troppo largo.
Forse capiterà.

Ti abbraccio allora forte e di cuore, scusa la foga con cui ogni volta non so fare a meno di parlare di cose che, come sai, mi toccano anche molto da vicino.
Mi sento così impotente a volte.
Vorrei saperle usare meglio le parole.
Che bastassero.
Ma poi ricordo, per fortuna, che non è loro il compito che gli vorrei affidare.
E torna la pace.

A presto cara.

 
At 09 aprile, 2006 23:29, Anonymous Anonimo said...

ti ringrazio per il post che mi hai lasciato....sull'antiberlusconismo puoi pure avere ragione ma non dimenticare che questo tratto è pure il riflesso di un anticomunismo epilettico del quale Berlusconi si è servito politicamente e come strumento di mobilitazione psicologica del suo elettorato..diciamola tutta: alla fine il Silvio ha puntato tutto sull'anticomunismo e come sai in Italia il Pci ha rappresentato qualcosa di importante e diverso rispetto ai paesi sovietici....e in questi casi è facile che si generino avversioni speculari...non è giusto politicamente ma puo' tranquillamente succedere

 
At 09 aprile, 2006 23:49, Blogger Antonio Saccoccio said...

ok codadilupo,
proprio perchè voti per rifondazione comunista,
sono contento di poter ragionare civilmente con te.
Sicuramente anche Berlusconi ha le sue responsabilità. Purtroppo quando i toni si surriscaldano tutto diventa stupidamente rissoso.
ciao

 
At 11 aprile, 2006 14:12, Anonymous Anonimo said...

è proprio vero...ma a tutto questo ha portato solo e soltanto questa sinistra odiosa e fascista.
una parte degli elettori che votan berlusconi poi, si trova necessariamente a difenderne le posizioni.
poi c'è quella parte di elettori che invece, per timore o per altro, preferisce esprimersi solo nell'urna.
ma non dimentichiamocelo: nasce tutto dall'odio e dalla violenza verbale di questa sinistra!!

 
At 11 aprile, 2006 22:49, Blogger Antonio Saccoccio said...

Marco ora che è tutto passato, possiamo dire: non sono riusciti ad abbattere Berlusconi.
L'antiberlusconismo è stato sconfitto.
Ha vinto il mio anti-antiberlusconismo!

 
At 12 aprile, 2006 14:52, Anonymous Anonimo said...

Miei cari signori "alea iacta est" come disse una volta un grande stratega, soldato, ma soprattutto politico...
non si può tornare indietro...riguardo a ciò mi piacerebbe esporre alcune riflessioni, che nascono dalla lettura di questo post.
Antonio, sicuramente la tua posizione è comprensibile e giustificabile, insultare una persona o addirittura augurargli la morte è una cosa disumana e bestiale e comprendo e condivido pienamente la tua posizione. Ma vorrei chiederti ti sei mai chiesto da dove nasce tutto questo risentimento? Io non odio Berlusconi, ma non riesco a tollerarlo, anche se dovrei...visto che lui promuove leggi e riforme che agevolano la persone nella mia posizione sociale, eppure sabato non ho avuto nessun dubbio a mettere la croce sul simbolo del partito che lo affronatava e quindi ad andare contro di lui e ciò che rappresenta, quindi anche contro i miei interessi, ma sentivo che era una cosa che andava fatta.
Nel 1994 ero troppo giovane per pensare all'andamento dell' economia e della politica italiana e poi il cavalier Berlusconi non aveva fatto ancora molto, a causa della caduta del suo governo,e per questo non è stato possibile giudicare il suo operato, magari sarà stato anche buono, ma come ho già scritto prima ero troppo giovane.Adesso dopo cinque anni del suo governo è possibile fare un resoconto dei suoi risulatti, che come tutti sappiamo non sono assolutamente soddisfacenti, hanno portato il Paese ad una crescita 0 e altri gravi problemi non solo nel campo dell'economia, ma anche in molti altri, per non considerare poi il tasso di povertà che è notevolamente aumentato...tutto ciò è frutto di una cattiva gestione e mi dispiace dirlo signori miei ma non era più possibile continuare con un simile governo. Tuttavia il sign Prodi, ha anch'egli una lista di "precedenti" non del tutto eccezionale, ma attualmente lo vedo come l'unico politico in grado di risollevare se pur minimamente o parzialmente il nostro Paese. Entrambe però le ritengo due figure dei "compromessi" cresciute nella politica dell'oscurantismo degli anni '70 e '80, ed entrambe anziane, da troppo tempo sulla nostra scena politica, e con mancanza di idee innovative. Mi piacerebbe moltissimo alle prossime elezioni poter vedere a confronto due politici che io ritengo i migliori o perlomeno i menopeggio della politica italiana, che reputo innovativi e sono Fini per la destra e Veltroni per la sinistra, in uno scontro così non saprei proprio chi sostenere.

 
At 13 aprile, 2006 12:24, Blogger Antonio Saccoccio said...

caro anonimo,
condivido in gran parte la tua analisi.
Mi permetto di dissentire totalmente sulle conclusioni.
Fini e Veltroni hanno qualche anno in meno di Berlusconi e Prodi, ma sono molto meno capaci a livello politico.
Fini e Veltroni sono davvero l'emblema del politico tutta forma e niente sostanza. Quindi rappresentano il vecchio, il passato.
Uno è erede del partito missino, l'altro del partito comunista. Non si sbilanciano mai su nulla, passano tutto il tempo a far finta di essere moderati per far dimenticare il loro passato. E il risultato è il nulla politico (vedi ultimi programmi di An e ultima amministrazione comunale a Roma).
Ci vuole gente nuova. Con idee davvero nuove.
Io tra Fini e Veltroni... scelgo una passeggiata al mare!

 
At 13 aprile, 2006 13:46, Anonymous Anonimo said...

Ben detto Antonio!

 
At 15 aprile, 2006 01:59, Anonymous Anonimo said...

No, anche di Mussolini si parlò tanto... finché lui decise che si sarebbe parlato solo bene.
per fortuna questa volta ci è andata meglio.

 
At 15 aprile, 2006 02:02, Anonymous Anonimo said...

P.S. Chi ama la libertà non può che odiare i dittatori (anche da operetta come Berlusconi).

P.P.S. Il primo ad odiare, ad aver seminato l'odio in questo Paese è stato proprio il nano di Arcore.

P.P.P.S. La tua difesa dell"odiato" scusa ma è patetica

 
At 15 aprile, 2006 10:08, Blogger Antonio Saccoccio said...

Massimiliano,
dovresti provare ad argomentare i tuoi convincimenti.
Ma mi rendo conto che l'odio non si può argomentare. Viene dallo stomaco, e non dalla testa.
Quando inizierai a riflettere con calma sulla tua esistenza, metterai l'odio da parte. Fidati.

 
At 16 aprile, 2006 13:45, Anonymous Anonimo said...

Cosa dovrei argomentare? Che Berlusconi possiede metà dei media italiani è l'uomo più ricco d'Italia ed è un'assurdità anche solo pensare di dargli in mano anche il potere politico?
Che l'Italia ha peggiorato la sua situazione economica negli ultimi 5 anni mentre il nano di Arcore ha quadruplicato il suo patrimonio?
Che in 5 anni di governo lui si è solo preoccupato di farsi leggi ad personam e ha lasciato che nei luoghi di potere (Inps, Impdap, Anas...) AN e Udc si spartissero (e mangiassero) tutto?
Tu sei un ex-liceale cha ha studiato molto e capito poco, secondo me, sei pieno di paroloni e privo di un vero senso democratico...
Credo che un paio di mesi in miniera ti sistemerebbero il cervello :)

 
At 17 aprile, 2006 19:40, Blogger Antonio Saccoccio said...

Massimiliano ti avevo chiesto di provare ad argomentare. Ma vedo che non hai seguito il mio consiglio.
Questo blog è uno spazio in cui riflettere serenamente, non dove scaricare le proprie frustrazioni.
Quindi commenti come il tuo sono totalmente fuori luogo.
Prendi come un atto di grande liberalità il fatto che io ora ti sto rispondendo e non ho cancellato il tuo commento.
Come è atto di liberalità il fatto che non rispondo alle tue offese e non mi calo nella rissa in cui vorresti portarmi.
Rifletti su questo, almeno.
Se vorrai lasciare commenti non offensivi, sarai qui il benvenuto.
Se continuerai su questo tono, verrai cancellato.
Questo blog ha dichiarato guerra ai troll già da tempo.
E non intendo abbassare la guardia proprio adesso.
Quindi se vuoi partecipare, rispondi al post.
Senza offese, senza insulti, senza volgarità.
Altrimenti verrai cancellato, o al massimo ignorato.

 
At 18 aprile, 2006 02:11, Anonymous Anonimo said...

Quanta magnanimità! Mi ricordi qualcuno...
Rammenti vero che il Futurismo fu legato a doppio filo con il fascismo? Penso che al liceo questo ti sia stato insegnato...
Mi stupisco che un cittadino italiano con tanta voglia di comunicare si metta a scrivere una tale sciocchezza a difesa del berlusconismo, piaga di questa Italietta da 4 soldi (ma li leggi mai l'Economist? L'Independent? Il NewYork Times? La Repubblica e il Corriere per te saranno solo covo di "comunisti coglioni"... Hai mai vissuto all'estero? Hai mai potuto guardare l'Italia da un'ottica che non sia quella patetica del tuo campanile? Non mi pare...).
Io, visto che ti piace tanto citare Erasmo (ma l'hai mai letto?), Seneca e compagnia bella, ti consiglio di leggerti anche il filosofo Giulio Giorello... Lui sì, grandissimo pensatore. Forse leggendolo con umiltà e voglia di imparare, qualcosa dal calderone di nozioni che hai potresti trarre anche tu.
Per quanto riguarda la tua ansia di censura: censura pure. Il tuo blog è poco scorrevole (io faccio il giornalista e amo la sintesi) non l'ho mai letto né credo lo leggerò ancora... Ero incappato nel tuo (ritengo) del tutto inutile sproloquio berlusconiano e con tutto il cuore ti ho detto cosa penso di te e delle tue argomentazioni. Tutto qua...
Con tristezza ti saluto

 
At 18 aprile, 2006 12:44, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ti ho dato più di una possibilità, ma non l'hai saputa sfruttare.
Segno che sei solo uno dei tanti disturbatori che affollano il web.
Penso che un ragazzino di 18 anni basterebbe per rispondere alle banalità e agli errori palesi contenuti nel tuo ultimo pseudo-commento.
Visto che continui a metterla sul piano personale (segno evidente che il mio post è dal punto di vista dell'analisi psico-sociologica perfetto e che il tuo risentimento deriva da non risolti disturbi comportamentali), mi vedo costretto a cancellare ogni tua ulteriore provocazione.

 
At 29 aprile, 2006 11:16, Anonymous Anonimo said...

"istintivamente non tollero chi si scaglia con furia contro gli altri. Non tollero chi vuole il male degli altri. Ritengo davvero questo l’unico vero peccato mortale. Volere il male degli altri, odiare"

Perché Lui non odia nessuno?
Ama tutti?
Suvvia, siamo seri, nessuno lo odia.

Io non odio Berlusconi, anzi vorrei che di Berlusconi ce ne fossero in Italia almeno altri dieci.

Purtroppo l'originale non vuole altri berlusconi tra i piedi, pretende l'esclusiva.

 
At 29 aprile, 2006 12:07, Blogger Antonio Saccoccio said...

Ultimamente Berlusconi è diventato anche lui aggressivo. Ma è solo una reazione di difesa. Chiunque si sente braccato, se ha una forte personalità tira fuori gli artigli.
Comunque, se hai letto bene, io non penso che Berlusconi sia la perfetto. Anzi.
Ho solo detto che l'odio nei suoi confronti mi sembra eccessivo e non mi piace.
E io starei attento a dire "Nessuno lo odia". Forse tu frequenti solo posti raffinati qui sul web. Ma basterebbe che tu girassi a caso e ne leggeresti di tutti i colori sul premier.
C'è gente che si augura la sua morte. E questo da dieci anni. Se non è odio questo, cos'è?

 
At 29 aprile, 2006 23:52, Anonymous Anonimo said...

Antipatia non significa odio.
Odio è quello da lui manifestato nei confronti di Montanelli (ricordi le parole usate da Sgarbi e da Fede) o nei confronti di Scalfaro.
Tanto per cirtare due esempi.
Con la sola attenuante di non aver avuto la correttezza ed il coraggio di dire le cose di persona, ma tramite i suoi fedelissimi, e senza possibilità di replica.
Che belli i processi televisivi.

Se c'è qualcuno demonizzato questi sono i comunisti, manco ce ne fossero come ai vecchi tempi, quando essere anticomunisti aveva un senso.

 
At 30 aprile, 2006 18:47, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sciac,
antipatia, odio?
forse è una questione di sensibilità diversa. Forse abbiamo sensibilità differenti.
Perchè quando io sento parlare Fassino, Cossutta, Diliberto, Pecoraro... io vedio l'odio nel loro volto.
Quando parla Berlusconi non c'è mai quell'odio.
Casomai qualche volta è aggressivo, ma (come ogni moderato) è sempre per difendersi.
Io sono moderato, non attacco mai una persona con astio e violenza. Cerco sempre di confrontarmi con serenità. Ma ti assicuro, che quando mi sono visto attaccare con tanto veleno in maniera simile a come è stato attaccato Berlusconi, allora ho tirato fuori anch'io gli artigli.
Chi attacca per primo? Questo devi chiederti. Perchè poi non puoi pretendere che chi è attaccato subisca senza reagire.
Si tratta solo di sensibilità e valori differenti.
I comunisti hanno alle spalle un'ideologia basata su risentimento e odio sociale. Questo è indiscutibile. Chiediti perchè Tony Blair non usa mai quei toni con i propri avversari politici. Perchè ha alle spalle un'ideologia differente da quella comunista, un'ideologia che non si fonda sul risentimento.
I marxisti, i leninisti (e chiunque pur non chiamandosi così si comporta in quel modo) non sono da demonizzare. Sono da combattere con tutte le energie possibili. Perchè da quell'ideologia non può nascere nulla di buono per la società.
Tutta la storia di questi ultimi 12 anni dimostra che i comunisti non sanno fare altro che mistificare e demonizzare (a volte anche in maniera puerile) il nemico politico, cioè Berlusconi.
Una caccia all'uomo indecorosa. Con l'appoggio di tutti i poteri forti, nessuno escluso.
Nessuno escluso.

 

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