LIBERI DALLA FORMA

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martedì, agosto 23, 2005

L'ha detto... papa Benedetto XVI

"La vittoria dell'amore sull'odio, la vittoria dell'amore sulla morte" è la fissione nucleare portata nel più intimo dell'essere". "Soltanto questa intima esplosione del bene che vince il male può suscitare la catena di trasformazioni che a poco a poco cambieranno il mondo". "Tutti gli altri cambiamenti rimangono superficiali e non salvano".

"Libertà non vuol dire godersi la vita, ritenersi assolutamente autonomi, ma orientarsi secondo la misura della verità e del bene, per diventare il tal modo noi stessi veri e buoni". L'adorazione è un "gesto di sottomissione, il riconoscimento di Dio come nostra vera misura, la cui norma accettiamo di seguire". Un gesto "necessario, anche se la nostra brama di libertà in un primo momento resiste a questa prospettiva. La sottomissione diventa unione, perchè colui al quale ci sottomettiamo è amore". In questo modo "la sottomissione acquista un senso, perche' non ci impone cose estranee, ma ci liberra in funzione della più intima verità del nostro essere".

Benedetto XVI, Colonia 21-08-2005

Questo papa ha davvero la testa per cambiare il mondo. La profondità spirituale e la densità concettuale dei suoi interventi mi lasciano sempre più sorpreso e ammirato. Mi auguro che in tanti comprendano e seguano il suo messaggio.
Antonio Saccoccio

12 Comments:

At 01 settembre, 2005 21:23, Anonymous Anonimo said...

Ratzinger è veramente unico e senza precedenti come Papa ed essendo superiore e cristallino come pensiero si attira le cattiverie e le invidie della massa materialista.

 
At 02 settembre, 2005 13:27, Blogger Antonio Saccoccio said...

A mio avviso se si verificheranno 2 condizioni il papa potrà dare una scossa a questo mondo che ormai sta morendo:
1) papa Ratzinger deve mantenere questa lucidità per almeno 5 anni.
2) Deve rendersi conto che il suo linguaggio è troppo difficile per quasi tutti. Un pensiero troppo profondo e lontano dalla normalità della nostra vita deve essere secondo me spiegato con termini semplici. Invece spesso il papa non spiega adeguatamente il suo pensiero. Chi non è in grado di comprendere rimane così tagliato fuori dal messaggio. Insomma prendiamo le frasi "La sottomissione diventa unione, perchè colui al quale ci sottomettiamo è amore". E poi "la sottomissione acquista un senso, perche' non ci impone cose estranee, ma ci libera in funzione della più intima verità del nostro essere".
Queste sono parole straordinarie. In queste parole c'è la salvezza del mondo. E non occorre essere cristiano per mettere a frutto questo pensiero. Posso anche non credere nel Dio di Ratzinger e lo stesso capire il significato di quell'"amore" e di quella "verità".
Insomma noi eravamo abituati ad un papa che non andava troppo in profondità e si esprimeva semplicemente. Ora ne abbiamo uno che va in grande profondità e usa un linguaggio poco diretto. Questo non facilita la diffusione delle sue idee.
Se vogliamo infliggere un duro colpo al materialismo lunga vita a papa Ratzinger e che spieghi le sue straordinarie idee.
Antonio

 
At 02 settembre, 2005 21:11, Anonymous Anonimo said...

In effetti il suo pensiero a me pare crstallino perchè parlo dal mio punto di vista.
Il linguaggio dovrebbe essere reso più alla portata considerando che si rivolge anche a popolazioni più analfabete, come quella africana, che accoglierebbero di buon grado il suo messaggio ma lo sentono forse un pò astruso.
Invece agli atei materialisti la cosa non interessa: sono prevenuti e in malafede.
Anche se magari capiscono il messaggio lo vogliono interpretare comunque in modo distorto, vogliono trovarci la pagliuzza anche quando è totalmente chiaro.
Insomma parla il Papa? Non possono che parlarne male.

 
At 02 settembre, 2005 21:58, Blogger Antonio Saccoccio said...

Il materialista ha paura della spiritualità e di quanto può produrre uno spirito elevato.
Materialista ateo è chi non crede in nulla, chi non brama l'Assoluto, chi non ha scoperto ancora se stesso, chi non ha scoperto l'amore, chi non è lontano dalla verità.
Prima o poi quasi tutto avvertono qualcosa di più grande della squallida materia.
Speriamo che il papa sappia risvegliare questi morti che camminano...
Antonio

 
At 05 settembre, 2005 21:38, Anonymous Anonimo said...

Adoravo Woytila perchè scuoteva andando in profondità nella mia vita con le sue parole calde, forti di risveglio, ora comprendo Ratzinger forse perchè quel cammino è già iniziato in me, ma credo che il problema non sia farsi capire. Alcune parole diventano chiare quando scatta una corrispondenza con quello che desideri o cominci a vivere. Allora quello Spirito che è la Verità in noi riconosce se stesso.

 
At 09 settembre, 2005 14:42, Blogger Antonio Saccoccio said...

"Alcune parole diventano chiare quando scatta una corrispondenza con quello che desideri o cominci a vivere. "
Verissimo. Penso solo che in qualche caso quella corrispondenza sia difficile da comprendere. Il papa potrebbe aiutare a renderla più esplicita, a tirarla fuori dal nostro animo con una spiegazione che sia in grado di farci comprendere meglio il suo messaggio? Penso di sì. Ma probabilmente non è cosa possibile. Il messaggio spiegato perderebbe in carica emotiva e in misteriosa sacralità. Chissà!
Antonio

 
At 09 settembre, 2005 16:26, Anonymous Anonimo said...

Chissà a parte alcuni passaggi forse più ostici per chi ancora non li vive, io credo che altri siano di una semplicità e una profondità disarmante insieme.

Pensa che quando trovai sul giornale quello che disse a noi ragazzi che andavamo a Colonia rimasi allibita.
"Cari ragazzi date a Dio il diritto di parlarvi".
Rimasi colpitissa perchè c'è una profondissima verità in quella semplice frase.
Se non gli diamo il diritto che avrebbe di per sè come Dio di essere ascoltato da noi, non ci può parlare.
Incredibile che Dio aspetti il permesso pur avendo ogni diritto.
Incredibile che aspetti noi e che lo faccia per amore di un rapporto autentico e libero dove noi, dopo essere stati scelti da Lui, a nostra decidiamo se sceglierlo.

 
At 09 settembre, 2005 16:28, Anonymous Anonimo said...

a nostra.."volta"..ovviamente. :-)

 
At 09 settembre, 2005 18:36, Blogger Antonio Saccoccio said...

Sai Upi il nostro tempo è così lontano da quelle parole che a quasi tutti il significato rimane totalmente oscuro.
E' proprio quella libertà che i più non riescono a capire. Sembra assurdo che la Chiesa ci parli di libertà: eppure è proprio così.
Intelligenti pauca? ;->
Antonio

 
At 09 settembre, 2005 19:14, Anonymous Anonimo said...

La chiesa?..Io nella chiesa l'ho trovata la libertà.
Per questo mi vien da ridere quando sento aizzarsi contro di lei come liberticida.
La verità..rendi liberi.
Di fare ciò che vuoi davvero e che spesso non sai nemmeno, non ciò che sei costretto a fare per conquistarti un po' di felicità a buon mercato che costa tanto e dura poco.
Ma davvero sò che sono parole incomprensibili per chi non l'hai mai provata questa libertà.

Avventurosi pochi.
E ci metto anche me, eh!
Che il viaggio è lungo e l'avventura con i suoi entusiasmi e timori pure.
;-)

 
At 09 settembre, 2005 20:08, Blogger Antonio Saccoccio said...

Upi sei una scoperta piacevolissima!
La verità rende liberi, ovviamente!
E la felicità a buon mercato è incoscienza. Apro un post con una citazione che mi hai fatto ricordare.
ciao!

 
At 09 settembre, 2005 21:41, Anonymous Anonimo said...

Letto ora! ;-)

 

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