Materialismo, civiltà dell'immagine e Neo-umanesimo.
Vittime del materialismo e della vuota "civiltà dell'immagine", dobbiamo convincerci sempre più che c'è bisogno di un Neo-Umanesimo. L'uomo deve tornare a guardarsi dentro.
Ormai guardiamo solo ai beni materiali e soprattutto a ciò che siamo (anzi sembriano) esteriormente. Stiamo diventando delle cortecce imbalsamate, dei manichini incerati. Finti. Finti, perchè troppo poco umani.
L'estetica è ormai degenerata in estetismo. Infatti, come sosteneva Kierkegaard, non ci può essere vera bellezza se all'estetica non si accompagna l'etica. E noi non abbiamo più etica per sostenere una corretta visione della bellezza. E chiamiamo ormai bello ciò che non lo è assolutamente. Come può essere bella una donna che ha subito tre interventi di chirurgia estetica e ora ha le labbra gonfie che quasi toccano il naso, il seno che sta per scoppiare, e le cosce "liposolute"? Eppure qualcuno la considera bella. Per me ovviamente è patetica, ridicola. Pirandello avrebbe detto che provoca "umorismo". Non certo bellezza quindi.
Per questo motivo occorre tornare a riflettere, tornare a pensare, a guardarci dentro. Ogni sera bisogna fermarsi a pensare su quello che è stato il giorno che sta per concludersi. Ogni sera bisogna tornare a chiedersi come ci si possa migliorare, e come si possano eliminare gli errori compiuti in precedenza. Bisogna scoprirsi giorno per giorno. In questo modo riscopriremo anche cos'è la vera bellezza, che non è mai disgiunta dalle altre doti umane.
Per far questo non so se possano bastare questi generici inviti e simili argomentazioni filosofiche. Forse è parimenti importante un'azione più energica. Per combattere la degenerazione dell'uomo contemporaneo, occorre combattere le mode decandenti proposte dai mass-media (soprattutto giornali, radio, tv). Bisogna limitare drasticamente la cura fanatica (e ridicola) del corpo. Chi scrive è decisamente contrario all'uso smodato del trucco per camuffare l'aspetto fisico. Decisamente contrario alla cosiddetta chirurgia estetica (sempre molto poco estetica), tranne i casi in cui sia riparativa. Bisogna persino cercare di guardarsi il meno possibile allo specchio (intanto non si diventa più belli guardandosi di più!). Inoltre bisogna tornare a privilegiare la scrittura all'immagine. Stop alle riviste interamente composte da immagini, che ci rendono tutti più cretini. Sì ai blog, ovviamente, vera risorsa umana.
La sera, dopo cena, non accendiamo la televisione e riscopriamo il piacere di pensare. Non lasciamo imporci da quello schermo le cose a cui pensare. Scegliamole noi!
Il Neo-Umanesimo, che propongo con forza in questo blog, ha individuato la battaglia che occorre condurre nei prossimi anni: lo spirito contro la materia, la riscoperta dell'interiorità contro la società del mostrarsi, dell'apparire, del vuoto estetismo.
Vi lascio con una superba affermazione, ancora di Kierkegaard.
"E' una superstizione credere che sia qualcosa che viene dal di fuori ciò che può render felice un uomo"
vi saluto
Antonio Saccoccio
6 Comments:
Antonio,
non ho la tua email e non la trovo.
Se vuoi mettiamoci in contatto, per il progetto di RadioALzoZero.net Ciò che scrivi è molto interessante. Stiamo cercando autori, co-autori, conduttori per nuove trasmissioni. Se ti va, parliamone.
ciao,
Valerio
redazione@radioalzozero.net
Parole molto condivisibili. La televisone ormai per me è un mezzo di ripiego, internet ormai permette di fare quasi tutto.
Sul "limitare drasticamente la cura fanatica (e ridicola) del corpo" sono d'accordo se si intendono le cure artificiali: quelle che in sostanza citi e che portano a dei veri freak o mummie.
antonio, un saluto al volo è una nuova occasione per dirti che ancora una volta concordo con ciò che scrivi!
M.
'la vera bellezza, che non è mai disgiunta dalle altre doti umane'.
...le belle doti degli esseri umani vengono quotidianamente stordite dal trillo di un telefonino, acidificate dal sapore del ketchup e fissate in una immagine accattivante..anzi fossilizzate, stereotipizzate..un desiderio spasmodico di piacere a tutti.. per poi non riuscire ad instaurare mai nessun vero contatto umano..perchè in realtà..tutti vogliamo sembrare più belli, affascinati e brillanti…ma poi…scoprirsi davvero è fonte di innumerevoli angosce e di dolori così profondi da paralizzarci! ..meglio ci sembra indossare dell'intimo dai colori sgargiati, che tiene su..di quì..e stringe di lì..piuttosto che stare nudi e sentirsi esseri umani, imperfetti ..ma meravigliosi.. la vera bellezza è quella che effonde sulla pelle dall'anima.. ma certe volte si è talmente sconvolti dalla solitudine che ogni appiglio, anche il più ridicolo, appare come un porto sicuro e quest’anima ci sembra solo fonte di sofferenza.. una coscienza implacabile che non mente mai...Quella donna parata come un pappagallo lo sapeva bene cosa significa non essere più amati (..non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre..)..lo sapeva prima dell'avvento di Glamour e Donna Moderna... ed è questa la tragedia vera dell’essere umano…la sua fragilità..
..ma alla fine siamo comunque fatti di carne..e questa carne non va svilita, ma apprezzata.. perchè fonte di gioia ..l’acqua che scivola in gola..il morbido pelo di un cane.. l’odore del cibo ed il sapore di una persona amata.. in tutte queste cose ..non c’è forse anche l’anima? gli eccessi sono dovuti a dinamiche sbagliate.. e la negazione totale della ‘nostra’ materia non è un eccesso?
Ciao Antonio, Serbilla.
La bellezza sta nella verità, ma la verità non va di moda.
L'etica la dovrebbe proteggere, ma minando la verità anche l'etica diventa relativa.
E ci si sbrana per paura dei lacci.
Io invece mi domando..
Che succede?
Davvero pensiamo che fare tutto quello che ci va ci renderà felici senza farci fermare da nulla o quasi?
Non viene no dal di fuori quello che può farlo..quello dura un attimo, se talvolta non fa addirittura male, poi svanisce e noi continuiamo a cercare avidi qualcos'altro portandoci dietro il vuoto che di nuovo si è formato a volte anche più grande, diventando sempre più schiavi di quello che dobbiamo ottenere per sperare di esserlo.
Schiavi non liberi..senza capire qual'è la verità delle cose.
Ciò che giova ciò che no..anche quando potessimo davvero far tutto.
Valerio ti mando un'email.
Metafisico, ovviamente mi riferisco alle cure artificiali, non a quelle naturali. Proprio qui sta il punto. Sembrare o essere?
Marina ti saluto anch'io e ti visiterò presto.
Serbilla grazie per il commento affascinante, ti ho risposto già sul tuo blog.
Unapersonaintorno è proprio qui il punto. La verità. La verità. La verità. Nessuno vuole più la verità. Tutti vogliono la finzione. E con la materia la finzione può reggere. Con l'anima invece non si può scherzare.
Cercare la verità significa cercare la bellezza.
Grazie a tutti e scusate se vi ho risposto solo ora. Sono stato fuori.
Ciao
Antonio
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