FORME MORTE: arriva la prima rubrica settimanale Neo-futurista.
“FORME MORTE” prende spunto dal pensiero di Pirandello, autore di riferimento per il mio Neo-futurismo.
Sappiamo che per Pirandello ogni cosa che si fissa in una forma inizia a morire. La vera vita è invece caratterizzata dal movimento continuo, dal flusso che scorre.
In questa rubrica ogni settimana presenterò (con tono spesso irriverente) persone e situazioni di vita che, essendo ormai imprigionate nella forma delle convenzioni sociali, sono ormai cose morte, prive di reale vita. Si parlerà, appunto, di “forme morte” e pochi saranno risparmiati.
La rubrica è aperta a chiunque voglia intervenire per pubblicare le proprie “forme morte”. Benvenuti come al solito sono i suggerimenti e le critiche.
Allora… a domani per il primo “morto”!
Antonio
Sappiamo che per Pirandello ogni cosa che si fissa in una forma inizia a morire. La vera vita è invece caratterizzata dal movimento continuo, dal flusso che scorre.
In questa rubrica ogni settimana presenterò (con tono spesso irriverente) persone e situazioni di vita che, essendo ormai imprigionate nella forma delle convenzioni sociali, sono ormai cose morte, prive di reale vita. Si parlerà, appunto, di “forme morte” e pochi saranno risparmiati.
La rubrica è aperta a chiunque voglia intervenire per pubblicare le proprie “forme morte”. Benvenuti come al solito sono i suggerimenti e le critiche.
Allora… a domani per il primo “morto”!
Antonio
1 Comments:
DI Pirandello ho letto di recente due delle sue opere più famose, Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno, centomila.
è un grande scrittore e come i tutti i grandi italiani mi sembra meno considerato di quello che merita. Papini, sembra non esistere per le scule, a Pirandello invece non gli si nega spazio ma mi pare sempre poco rispetto al suo effettivo valore. E dire che è anche uno dei pochi italiani ad aver vinto il Nobel...
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