In questo articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia viene riportata una breve citazione tratta dal saggio intitolato Natura, cultura e tecnoscienza nel
Futurismo italiano, che appare nel catalogo della mostra "Il futuro sopravvissuto" (curata da G. Carpi e G. Stagnitta, Lantana editore).
Riesaminando alcune pagine fondamentali dei testi futuristi (marinettiani, ma non solo), appare chiaro che il primo movimento europeo d’avanguardia fu molto più di un’entusiastica, ingenua, acritica esaltazione della tecnoscienza.Nel saggio chiarisco il senso di questa affermazione, analizzando manifesti e testi teorici in primo luogo di Marinetti, ma anche di Pratella, Boccioni e i pittori futuristi.

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